Mercoledì 15 maggio 2024, ore 18.30
Nella sede dell’Associazione Eguaglianza e Solidarietà
via Cadibona, 9 Milano
Filobus 90-91 Passante Ferroviario fermata Porta Vittoria
CUB RAIL e l’Associazione Eguaglianza e Solidarietà organizzano la presentazione del libro
di Massimo Lunardelli e Alessandro Pellegatta
ISIDORO AZZARIO sulla terra e sulla luna
Storia del Capostazione rosso che fondò il Partito Comunista d’Italia e che il fascismo rinchiuse in manicomio
Isidoro Azzario (Pinerolo, 1884 – Luino, 1959) dirigente dello SFI, più volte soggetto a trasferimenti punitivi, consigliere comunale a Cuneo, membro di spicco della locale Camera del Lavoro, redattore di numerosi fogli sindacali, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia a Livorno nel gennaio del ’21, è il capo dei ferrovieri comunisti, conduce un’aspra battaglia all’interno dello SFI contro tutte le altre correnti. Delegato al IV congresso dell’IC a Mosca, viene schedato dalle prefetture come “elemento estremamente pericoloso”. Secondo la definizione di Gramsci è “oratore formidabile, freddo, preciso, impeccabile”. Nel 1927 parte in missione nell’America del Sud per conto dell’Internazionale Sindacale Rossa.
Arrestato in Colombia in condizioni pietose, viene estradato in Italia e torturato a più riprese a bordo del piroscafo durante il viaggio. Processato dal Tribunale speciale, mentre parte una campagna mondiale per denunciare la sua situazione viene condannato e inizia il suo calvario nei manicomi criminali del regno. E dopo i manicomi, il confino a Ponza e alle Tremiti. Anni in cui elabora complesse teorie astronomiche, scrive di Bimanità e Trimanità, si dichiara figlio illegittimo di Nietzsche.
Dato per morto o disperso, dopo la guerra ricompare alla testa dei ferrovieri.
Questo libro, frutto di una meticolosa ricerca in diversi archivi, racconta per la prima volta tutta la sua storia.