Solidarietà al compagno Eddy Sorge!

Sul capo del compagno Eddy Sorge, dopo una serie illimitata di denunce, cominciano ad arrivare decreti di condanna penali. L’ultimo è di due giorni fa, emesso dal Tribunale di Napoli.

Eddy è da tempo nel mirino della repressione statale, non solo per la sua attività nel Movimento di lotta dei disoccupati napoletani 7 Novembre; non solo per la sua militanza sindacale con il SI Cobas; ma anche (o soprattutto?) per il suo essere un autentico militante di classe, internazionalista, capace di immettere con grande efficacia, e altrettanta generosità, nelle singole lotte, anche le più circoscritte, i temi generali della lotta allo sfruttamento del lavoro, ai governi del capitale, alla repressione padronale e statale, alla guerra, e – con essi – la necessità del lavoro politico necessario all’unità del fronte degli sfruttati a scala nazionale e internazionale. A lui la calda solidarietà della nostra redazione e della TIR. La repressione non potrà fermare le lotte! (Red.)

Qui di seguito il comunicato del SI Cobas di Napoli e Caserta

Oggi [25 febbraio] il Tribunale di Napoli, sezione penale ha condannato a 6 mesi di reclusione uno dei coordinatori provinciali SI Cobas Eddy Sorge per una manifestazione dei disoccupati 7 novembre avvenuta nel lontano 2019 fuori al comune di Napoli, nella quale i vigili urbani avevano aggredito i manifestanti che protestavano nel pressi del portone di via Verdi a causa di uno dei tanti rinvii dei tavoli istituzionali.

Altri 3 compagni disoccupati sono invece stati assolti, a riprova dell’inconsistenza del teorema accusatorio.

È evidente come si stia assistendo a un escalation di attacchi repressivi contro le lotte per il lavoro e il salario: attacchi che si concentrano principalmente contro quei compagni che assumono un ruolo di direzione o di punto di riferimento di queste lotte.

L’obbiettivo dello stato e dei padroni è di creare un clima di terrore attorno alla nostra organizzazione e al movimento dei disoccupati, attraverso “azioni esemplari” che fungano da disincentivo alle lotte e costringano i proletari ad abbassare la testa e ad accettare passivamente le loro politiche di guerra, di precarietà e di supersfruttamento.

Si tratta di un disegno che viene dall’alto ed é legato a doppio filo al clima da stato di polizia voluto dal governo Meloni e sintetizzato dal Ddl sicurezza: l’operato della Questura e della magistratura è funzionale a questo disegno politico.

Il SI Cobas e il movimento disoccupati 7 novembre dimostreranno ancora una volta coi fatti che le istanze di emancipazione degli sfruttati sono più forti di qualsiasi teorema repressivo.

Solidali e complici con Eddy

Solo la lotta paga!

SI Cobas Napoli e Caserta