Pubblichiamo il comunicato del CSOA Vittoria per la morte del compagno Gnappo, che ci ha improvvisamente lasciati il 3 dicembre.
Passano le ore ma rimane incredibile doversi dire che Gnappo non c’è più. Non possiamo usare quella parola.
Non possiamo associare la morte alla faccia sorridente di Gnappo. Dolore, sgomento, tristezza e il senso della perdita di un amico e di un compagno che pesa come una montagna caduta sul nostro cuore e che ci ha piegato le spalle.
Abbiamo parlato a telefono con il suo compagno e amico Giorgio e anche noi, come loro che si sono trovati alla Corte, siamo rimasti in silenzio a guardarci perchè ora non è il momento di spiegazioni razionali.Ma adesso non vogliamo solo parlare di quanto ci mancherà il compagno di mille battaglie. Non vogliamo cadere nella retorica anche senza volerlo. Vogliamo invece parlare e ricordare Gnappo, semplicemente Gnappo per quello che era anche come uomo. Non vogliamo dividere ciò che è indivisibile, ma si è migliori come compagni proprio a partire da come si è cresciuti come persone, e lui era infatti un compagno, un ragazzo, un uomo sensibile, generoso e affettuoso, senza borie e fisime, pulito e semplice senza stupidi ruoli da assumere o da difendere o dietro ai quali nascondersi. Importante senza sentirsi tale. Sempre pronto a ridere per una battuta e sempre pronto a confrontarsi con gli altri compagni senza trincerarsi dietro ad un vuoto politichese ma, con empatia, sempre pronto a capire cosa potesse passare nella testa del suo interlocutore.
E’ una tragedia enorme quella che è successa cari compagni.
Per la sua famiglia, per i suoi compagni del Sicobas e della Corte Popolare, per i Ciapa No per noi e per tutti quelli che l’hanno conosciuto. Un vuoto di ricchezza umana, di sentimenti e di calore condiviso urlato insieme a squarciagola, magari anche stonando un po’, con le note di Stalingrado mentre sconquassavi la tua chitarra. Sognando con il cuore e con la mente il tempo di una rivincita contro le malefatte di una società prepotente e disumana come il popolo russo contro le armate naziste.
Dopo Adil, assassinato da un miserabile servo dei padroni, un altro pezzo di noi se ne è andato. Ed era un pezzo importante che ci scaldava il cuore anche e forse proprio per la tua semplicità che ti faceva riconoscere istintivamente come uno che aveva scelto da che parte stare della barricata. Uno che riconosceva immediatamente il senso dell’ingiustizia. Uno di noi tutti. Un pezzo della nostra lotta nella concretezza di ciò che abbiamo provato a costruire insieme. Una certezza però l’abbiamo. Ci sei.
Ci sei insieme ad Adil. Ci sei e ci sarai nella prossima lotta. Ci sei e ci sarai nella prossima battaglia.
Ancora molta strada ci aspetta. E la faremo insieme.
Hasta siempre compagno Gnappo con la tua voce e la tua chitarra, con il tuo cuore e la tua bella semplicità.
Ciao Gnappo
I compagni e le compagne del Csa Vittoria
Giriamo anche il link con il filmato dell’iniziativa di commemorazione per Adil il 5 settembre 2021 a Milano quando Gnappo canta una canzone per i fratelli Cervi.