Il risultato non voluto della crisi irachena

Per l’ennesima volta si combatte in Iraq e le cancellerie occidentali sono in tensione, non per i morti o i profughi, ma perché il conflitto è pericolosamente vicino alle raffinerie di Irbil e Baiji e rischia di mettere in discussione i rifornimenti, le concessioni di sfruttamento, gli accordi siglati. Anche se l’Iraq ha minore importanza rispetto al passato come produttore e anche se i pozzi più importanti si trovano a

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La legge del padrone e la dignità operaia

Pennivendoli, commentatori televisivi, accademici e politicanti ci descrivono quotidianamente una realtà tinta di rosa. A loro dire vivremmo in un sistema democratico, in uno stato di diritto in cui vige il principio di legalità e i diritti di tutti, dagli oligarchi della finanza al più umile lavoratore, sarebbero rispettati e protetti dallo stato. La realtà è ben diversa: lo stato per mantenere il dominio di classe della borghesia e nello

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Per il reintegro di Mimmo. Contro le rappresaglie di Marchionne!

In queste ore il Tribunale di Nola deciderà dopo oltre 5 anni le sorti di Mimmo Mignano, licenziato dalla Fiat a causa della sua opposizione ai piani di ristrutturazione voluti da Marchionne e che hanno portato a migliaia di casse integrazioni, all’attacco ai diritti salariali e sindacali e a un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro in tutti gli stabilimenti italiani. Non a caso, proprio alla vigilia di questo processo,

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Francia: la lotta corre su rotaia

Da giorni in Francia continua la lotta dei ferrovieri contro il disegno di legge che riforma il settore. A seguito di una riforma del governo socialista di Jospin le ferrovie franciesi sono divise in due società: la SNCF (Societe Nationale des Chemins de Fer) a capitale pubblico, che si occupa dei treni circolanti, e la RFF (Réseau Ferré de France), che gestisce la rete ed è aperta agli investimenti privati.

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INDUSTRIE METALLURGICHE SPOLETO: arrestati Santoro e Castiglioni, direttore e padrone dello stabilimento

Senza nulla concedere alla magistratura dello Stato dei padroni, impegnata da sempre in una lotta senza quartiere contro tutti quegli sfruttati che osano alzare la testa, non possiamo non soffermarci sulle clamorose novità riguardanti la vicenda I.M.S.-I.F. (Industrie Metallurgiche Spoleto – Isotta Franceschi, conosciute in città come ex Pozzi): venerdì 14 giugno la Guardia di Finanza ha arrestato il Direttore dello stabilimento, Massimo Santoro, e il padrone, Gianfranco Castiglioni. Insieme

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Lotte operaie emergenti nell’emergente capitalismo sudafricano

Migliaia di scioperanti di Lonmin, in marcia contro i cancelli della miniera di Karee, a Marikana, 5 settembre 2012 Continua lo sciopero di 70 000 (80 000 secondo altre fonti) minatori delle miniere di platino del Sudafrica, iniziato il 23 gennaio. Hanno respinto la recente mediazione al ribasso offerta dal padronato al sindacato AMCU. Quello in corso è, secondo il Financial Time, lo sciopero più lungo e costoso negli oltre

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[Nola] 19 giugno: Per il reintegro di Mimmo Mignano! Presidio di lotta ore 9.30 presso il tribunale di Nola

AL TRIBUNALE DI NOLA SI TERRA’ LA CAUSA DEL LICENZIAMENTO DI MIMMO MIGNANO LICENZIATO NEL 2007 PER RAPPRESEGLIA SINDACALE. In occasione dell’udienza al tribunale di Nola, dopo 5 anni dal licenziamento di Mimmo Mignano, il 19 giugno Presidio di lotta presso il tribunale di Nola dalle ore 9.30 per sostenere Mimmo Mignano licenziato politico buttato fuori dalla fiat per rappresaglia antisindacale, per sostenere le resistenze e le lotte operaie, per

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[Pomigliano] 17 giugno ore 11.30: Presidio di Lotta fuori al cancello 2 dello Stabilimento G. Vico

Dopo le false promesse, dopo i 316 di Nola, le migliaia di cassintegrati, e i suicidi degli operai della fabbrica, l’ennesimo atto criminale da parte della FIAT. Stamattina sono arrivate 6 lettere di pre-licenziamento per i membri del Comitato Cassintegrati Fiat, a seguito delle iniziative di lotta organizzate all’esterno della fabbrica di Pomigliano, e dello stabilimento di Nola. Alle richieste dei cassintegrati di un nuovo piano industriale che permetta il

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ENNESIMO ATTO INTIMIDATORIO ALLA FIAT!

Dopo le false promesse, dopo i 316 di Nola, le migliaia di cassintegrati, e i suicidi degli operai della fabbrica, l’ennesimo atto criminale da parte della FIAT. Stamattina sono arrivate 6 lettere di pre-licenziamento per i membri del Comitato Cassintegrati Fiat, a seguito delle iniziative di lotta organizzate all’esterno della fabbrica di Pomigliano, e dello stabilimento di Nola. Alle richieste dei cassintegrati di un nuovo piano industriale che permetta il

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[Milano] 12 giugno: presidio al Consolato Brasiliano

In queste settimane i lavoratori brasiliani stanno dando prova di grande combattività nel rivendicare un miglioramento delle loro condizioni di vita e di lavoro. La risposta del governo con i suoi appartati poliziaschi e giudiziari è principlamente finalizzata a non disturbare il grande evento dei mondiali su cui il capitalismo brasiliano ha fatto degli investimenti colossali, in particolare in questi giorni ha assunto un rilievo internazionale lo sciopero dei lavoratori

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