“Lo sfruttamento che nutre il pianeta”: Perché e come NO-EXPO

  Pubblichiamo il volantino distribuito in occasione del corteo del 1° Maggio a Milano dal Comitato Lavoratori organizzati e Campagne in Lotta. L’Expo, celebrazione internazionale (e laboratorio) dell’economia neoliberista, incarna le contraddizioni di un sistema basato sullo sfruttamento sistematico dei territori e delle persone, su scala mondiale. Il sistema agroindustriale, tema centrale dell’Expo 2015, è da sempre fautore delle più feroci forme di espropriazione secondo le logiche del mercato globale,

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Usa – La borghesia americana, senza distinzione di razza, fa reprimere le rivolte sociali a difesa del proprio predominio di classe

Migliaia di lavoratori e studenti hanno manifestato mercoledì 28 aprile a Baltimora, Maryland, sfidando il potente apparato di repressione statale messo in campo. La protesta si è subito diffusa per solidarietà ad altri centri, tra cui New York, Boston, Denver, Houston, Milwaukee, Minneapolis e Washington DC. La rabbia della popolazione è stata scatenata dall’assassinio del giovane 25enne nero Freddie Gray per opera della polizia, ma le sue cause profonde sono

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Yemen: guerra per procura le fra potenze del Golfo

Il 21 aprile l’Arabia saudita ha annunciato la fine dell’operazione militare in Yemen; il giorno dopo ha bombardato la seconda città industriale del paese Ta’ziz. In realtà sotto un nuovo titolo (operazioni antiterrorismo) la guerra continua con gli attacchi esterni e la guerra interna di tutti contro tutti. Non è escluso che i Sauditi deleghino le operazioni “sporche” sul terreno a soldati egiziani o pachistani. Lo Yemen potrebbe aggiungersi ad

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Contro fascismo e democrazia borghese

Settant’anni fa, il crollo militare del fascismo nel nord d’Italia. Il regime che aveva schiacciato un proletariato già in ritirata dopo la fine dell’occupazione delle fabbriche, portato l’Italia per la seconda volta in un massacro mondiale e ancora prima nelle guerre contro l’Etiopia e a fianco del golpe franchista, attuato stragi, rastrellamenti e torture nei territori occupati militarmente, instaurato un sistema repressivo senza precedenti, fatto il cane da guardia per

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SCIOPERO NELLA SCUOLA OGGI 24 APRILE

Oggi il personale della scuola sciopererà contro il disegno di legge governativo che si propone di “rivoluzionare” il sistema scolastico italiano. Il contenuto di tale disegno di legge è ampiamente noto e pertanto ne riportiamo solo i tratti salienti. In esso si prevede l’assunzione di una parte degli attuali insegnanti precari che però non andrebbero a ricoprire una cattedra loro assegnata ma verrebbero inseriti in un “organico funzionale” predisposto secondo

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Contro la tortura e contro lo stato di diritto!

Riceviamo questo contributo sulla sentenza della Corte di Strasburgo sull’irruzione alla scuola Diaz. Ne condividiamo lo scetticismo sullo stato di diritto della borghesia, sapendo bene che non possiamo affidare la difesa delle nostre libertà ad alcun tribunale o legislatore borghese, ma riservandoci di utilizzare qualsiasi spazio che la sua legge può offrire: identificazione dei poliziotti più violenti, sanzione della tortura, limitazioni nell’uso della forza repressiva. Contro la tortura e contro

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Una nuova strage delle frontiere chiuse

Quella che si è consumata nei giorni scorsi viene considerata la peggiore strage di migranti. La peggiore fra tante, che si susseguono ininterrotte con ritmo quasi quotidiano. E’ ancora difficile quantificare il numero dei morti, ma è certo che anche questa volta siamo nell’ordine delle centinaia. Ciò che sono invece ben chiare sono le cause di questa ennesima tragedia: è la chiusura delle frontiere europee all’immigrazione che costringe i migranti

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CONTRO I BASSI SALARI LA DISOCCUPAZIONE, IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO. BASTA CON I REGALI AI PADRONI, AI BANCHIERI E AGLI AZIONISTI

Rivalutazione dei salari,[1] riduzione dell’orario di lavoro, e tutte le misure necessarie per accrescere l’occupazione, sono le parole d’ordine dei lavoratori francesi scesi in sciopero generale giovedì 9 aprile contro la politica di austerità del governo di centro sinistra di François Hollande. Contro il progetto di legge Macron[2] e quello sulla sanità, contro il patto di responsabilità e l’attacco generale ai diritti dei lavoratori, per la difesa del salario e

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Le assunzioni “stabili” della “ripresa” renziana

Da diversi giorni molti mass-media, ma soprattutto il governo, ci danno buone notizie sull’andamento dell’economia, ma soprattutto dell’occupazione: la ripresa sarebbe dietro l’angolo, aumenta la fiducia, Jobs Act e Quantitave Easing farebbero già sentire i loro effetti. Allo scopo, il premier si è vantato di aver creato ben 79mila nuovi contratti a tempo indeterminato nei soli primi due mesi dell’anno, mentre il ministro del lavoro Giuliano Poletti il 30 marzo

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La nuova destra italiana e la riedizione nostrana attualizzata del socialfascismo

La “nuova destra” è attualmente l’opzione, perlomeno elettorale, di una fetta della borghesia italiana, con delle significative mutazioni rispetto alla vecchia Lega. Questo potrebbe già essere per noi una ragione di interesse, ma lo è anche di più per il disegno del suo leader Salvini di aggiogare fette consistenti di classe operaia e di lavoratori al proprio carro. Lo scopo: scatenarli, complice la crisi, contro i profughi e gli immigrati,

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