Grecia – FINE DELLE ILLUSIONI?

Il 12 novembre centinaia di migliaia di greci hanno espresso con forza la loro protesta con uno sciopero generale di 24 ore contro le nuove misure di austerità che il governo intende attuare per accedere al terzo “piano di salvataggio” dei finanziamenti dei creditori internazionali (per complessivi €86MD). Chiusi uffici e servizi pubblici, interrotto il trasporto pubblico in tutto il paese; i traghetti sono rimasti all’ancora nei porti, chiusi musei

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Per una risposta proletaria al terrorismo reazionario

Centoventinove i morti ammazzati a Parigi mentre stiamo scrivendo, colpiti a casaccio mentre passavano una serata di svago. L’obiettivo è seminare terrore in tutti i francesi e far arrivare la minaccia anche in Gran Bretagna, USA e Italia (con l’imminente Giubileo). Mentre esprimiamo tutto il nostro cordoglio per queste nuove vittime di questa guerra che ha ormai raggiunto le sponde europee, e denunciamo con forza la barbarie reazionaria dell’ISIS, che

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Armi e petrodollari non olent

Con la visita a Riad, il premier Matteo Renzi prosegue i suoi viaggi di promozione del Made in Italy nelle petromonarchie del Golfo. Non lo fermano né le loro continue violazioni dei diritti umani (fra cui la condanna a morte del diciassettenne Ali Mohammed Baqir al-Nimr per “partecipazione a manifestazioni antigovernative”), né le complicità col più feroce terrorismo mediorientale, né i bombardamenti sulla popolazione Houthi dello Yemen. Un cinismo perfettamente

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Successo dello sciopero nella logistica: guardare oltre

Il 30 ottobre si è tenuto lo sciopero nazionale del settore logistica e trasporti proclamato da SI Cobas e ADL Cobas per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore e contro le politiche antioperaie di Confindustria e governo. Tra le rivendicazioni non solo un aumento salariale, ma anche la riduzione dell’orario di lavoro (da 39 a 37,5 nella prospettiva delle 35 ore), misure per limitare il logoramento fisico

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L’ACCORDO TURCHIA GERMANIA, ENNESIMO CAPITOLO DELL’EUROPA DEI MURI E DEI RESPINGIMENTI

Quando i muri si moltiplicano come funghi La UE, che non ha mai applicato in modo conseguente uno dei principi fondamentali da essa proclamato, la libertà di circolazione della forza lavoro nell’area Schengen dosandola di volta in volta base alle esigenze di profitto del capitale, sta ora erigendo muri e recinzioni non solo sui suoi confini esterni, ma anche tra i paesi aderenti. È la guerra che gli imperialismi europei

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A volte ritornano. La vittoria della destra nazionalista e xenofoba alle politiche in Polonia

Poco seguite in Italia, le elezioni politiche in Polonia, come alcuni aspetti della vicenda greca, mostrano come l’aumento delle diseguaglianze e il peggioramento delle condizioni di lavoro possano essere cavalcati da frazioni borghesi, che additano come unici responsabili da un lato l’Europa, dall’altro gli immigrati, annegando nel nazionalismo le differenze di classe. Un rischio che si corre in tutti i paesi europei, sia pure coniugato con ideologie diverse, adatte alle

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MANOVRE ARMATE E DIPLOMATICHE E AFFARI DEL CAPITALE IN MEDIO ORIENTE

In Siria ed Irak proseguono le operazioni militari che ognuno dei paesi della pseudo coalizione per la cosiddetta guerra contro IS conduce per i propri interessi. Ma, con l’intervento diretto prima della Turchia contro i curdi e soprattutto della Russia a difesa del regime siriano e in accordo con l’Iran, i rapporti di forza tra le potenze globali e regionali si vanno fortemente modificando e le relazioni divengono sempre più

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L’Italia e la guerra che profuma di zafferano e oppio

Alcuni giorni fa, dopo lo scoop del Corriere su un eventuale intervento diretto italiano in Iraq, funzionari Nato hanno fatto intendere, poi confermati da Renzi in diretta, che l’Italia confermerà la missione Isaf in Afghanistan. Come è noto oggi in Afghanistan operano 9.800 soldati Usa, che resteranno anche nel 2016, 850 tedeschi, 760 italiani e 500 turchi. Isaf, iniziata nel 2003, è costata fino al 2013 quasi 5 miliardi di

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Comunicato dei soldati di 38 unità delle forze armate greche: «Non partecipiamo alla guerra contro i migranti, non reprimiamo le lotte sociali»

Pubblichiamo questo comunicato di molti proletari in divisa della Grecia. Mentre in Italia c’è chi solidarizza col governo borghese di Tsipras che svolge il lavoro più sporco contro i migranti, in Grecia c’è chi si rifiuta di obbedire ai suoi ordini. Le lotte dei proletari greci, per quanto prive di una direzione rivoluzionaria, hanno seminato una comune coscienza di classe che attecchisce anche all’interno delle istituzioni più reazionarie. Bisogna impegnarsi

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Notizie sulle proteste operaie in Iran raccolte dai nostri compagni tra il 2 e il 12 ottobre 2015

Pubblichiamo la traduzione di un articolo pubblicato da: https://communismeouvrier.wordpress.com/ Le proteste operaie continuano e si sviluppano quotidianamente in Iran. Ne sono un esempio le lotte degli insegnanti negli ultimi dieci giorni. In occasione della giornata internazionale degli insegnanti gli insegnanti si sono riuniti in diverse città e hanno reiterato le loro rivendicazioni come la liberazione dei loro colleghi incarcerati. Tra gli slogan di queste assemblee facciamo notare “i prigionieri politici

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