Il 5 dicembre doveva essere in Brasile sciopero nazionale (‘generale’ viene detto solo dai settori più combattivi), proclamato unitariamente da tutte le forze sindacali e i movimenti popolari, contro l’approvazione della Riforma della Previdenza, la Riforma e le politiche del Lavoro, contro il governo corrotto di Temer. Ma alla vigilia della giornata le stesse centrali sindacali che sabotarono lo sciopero del 30 giugno hanno ritirato la loro adesione. Per quale
Continua a leggereYemen: lo scontro di potere è sulla pelle dei civili
L’uccisione dell’ex presidente Saleh, il 4 dicembre, riporta alla ribalta della cronaca il sanguinoso conflitto. Nessun personaggio ufficiale si era invece mosso per la strage dei bambini a causa del colera e della fame, per non parlare dei morti sotto i bombardamenti o lasciati sul terreno. Saleh è stato ucciso da quei ribelli Houthi (appoggiati dall’Iran) con cui si era strumentalmente alleato e che si apprestava a tradire in favore
Continua a leggereL’ANTIFASCISMO DI CLASSE E QUELLO DEL DASPO
Decenni dopo la caduta del fascismo, qualcuno sta realizzando che lo squadrismo non è una pratica politica estinta a seguito della fine del governo Mussolini. A Como come davanti alla sede di Repubblica i fascisti usano l’eco mediatica per farsi pubblicità elettorale tramite azioni squadristiche. E il PD insieme a qualche vecchio e nuovo trombone dell’antifascismo borghese cercano nelle loro azioni il pretesto per accreditarsi come i garanti della democrazia.
Continua a leggereEcologia e giocattoli nello sfruttamento capitalista cinese
La Cina si prepara a vincere la gara per la prima autostrada solare La Cina è veloce nelle innovazioni infrastrutturali, come dimostra la stupefacente urbanizzazione e l’introduzione della ferrovia ad alta velocità su tutto il territorio nazionale. La prima autostrada che produce energia solare è in costruzione nella città di Jinan, nella provincia orientale di Shandong, e aprirà al pubblico in dicembre. Il collaudo dei primi 160 metri di strada
Continua a leggereSinai: solo l’internazionalismo può porre fine al terrorismo
L’attentato in Sinai avviene in un contesto di forte tensione fra gli Stati dell’area: Iran, Arabia, Turchia, Egitto), con un ruolo attivo più o meno evidente di Israele e Turchia. continua nel silenzio assordante della stampa occidentale il sanguinoso conflitto in Yemen e il blocco del Qatar, le velleità indipendentiste del Kurdistan iracheno sono state per ora represse, mentre l’acuirsi dei contrasti fra Iran e Arabia Saudita stanno coinvolgendo il
Continua a leggereI CONTI COL NEMICO: il nuovo quaderno di Pagine Marxiste
Rivoluzione, controrivoluzione staliniana, imperialismo in Russia e nell’Europa dell’Est (1917-1956) di Graziano Giusti Due volumi, 744 pagine, indici dei nomi, note biografiche, bibliografia Nel febbraio del 1956 il XX Congresso del PCUS denunciava i crimini di Stalin ed apriva l’era di una revisione del sistema politico interno, che di comunista non aveva ormai nulla da decenni. Infatti, dopo otto mesi, l’esercito russo invadeva l’Ungheria, soffocando nel sangue i Consigli Operai.
Continua a leggerePagine Marxiste n. 44 (ottobre 2017)
– Editoriale. Uno sciopero da generalizzare. Sciopero generale per ripartire – L’ITALIA ARMATA in Medio Oriente e Libia. Il punto sulle spedizioni italiane – Italia-Francia, la contesa sulla Libia. L’Italia fa accordi con bande di trafficanti di uomini – Alternative für Deutschland, non per i lavoratori tedeschi – 100° DELLA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE. Ottobre 1917: rivoluzione ieri, rivoluzione oggi – Daniel De Leon e la lotta per il socialismo in un
Continua a leggereContro la repressione del governo spagnolo, per il diritto di autodeterminazione dei catalani
Come comunisti siamo contro ogni forma di nazionalismo nei paesi capitalistici sviluppati, perché siamo per l’internazionalismo dei lavoratori, ma siamo anche contro ogni forma di oppressione nazionale su minoranze etniche, linguistiche, religiose e per il diritto di autodeterminazione di queste minoranze. Per questo denunciamo la brutale repressione dello Stato spagnolo – oltre 760 i feriti mentre scriviamo – per impedire lo svolgimento del referendum catalano, per impedire che la popolazione
Continua a leggereNOTE sull’affaire Fincantieri Saint-Nazaire
Premessa Da comunisti quel che più interessa politicamente nella vicenda è il tentativo di utilizzare una disputa fra gruppi capitalistici (e vertici statali connessi) per scatenare una pretestuosa ondata di sdegno nazionalistico in Italia e legare così al carro del proprio padronato i lavoratori italiani. Affidiamo all’articolo dei compagni di Cuneo Rosso che pubblichiamo di seguito la denuncia politica sulla sceneggiata socialimperialista che si è svolta parallelamente in Italia e
Continua a leggereVenezuela: contro l’impostura del regime dei profittatori e l’opposizione borghese, per il potere proletario
In Venezuela le condizioni dei lavoratori sono drasticamente peggiorate negli ultimi due anni. Un’inflazione del 180% nel 2016, e che punta verso il 700% nel 2017, falcidiando i salari, è l’altra faccia della penuria di generi di consumo nei negozi, del mercato nero per i prodotti scomparsi dagli scaffali, della riduzione del potere di acquisto sotto il minimo vitale per gran parte della popolazione. Mentre un’altra parte si è arricchita
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