Infuria la repressione in Birmania. A centinaia di migliaia sono scesi in piazza, operai e studenti in prima fila, contro il regime dell’esercito-padrone che ha deposto Aung San Suu Kyi, rieletta con oltre l’80% dei voti. Nella maggioranza vi è ancora l’illusione della democrazia parlamentare, che ha coltivato il compromesso coi militari, che si era fatta garante del regime di sfruttamento capitalista da parte delle multinazionali (anche italiane) come dei
Continua a leggereGrave attacco repressivo a Piacenza contro lavoratori e coordinatori SI Cobas
Questa mattina alle ore 6 agenti della Polizia hanno perquisito le abitazioni di 21 lavoratori di Fedex-TNT e organizzatori SI Cobas, sequestrando indumenti, cellulari e quant’altro ritengano utile ad acquisire prove a loro carico, e hanno messo agli arresti domiciliari i coordinatori del SI Cobas Mohammed Arafat e Carlo Pallavicini, mentre altri 5 lavoratori hanno ricevuto il foglio di via e 7 la notifica della revoca del permesso di soggiorno,
Continua a leggereDONNE MIGRANTI
Con la scheda che segue tratta da due articoli del Daily Star (18/12/2020 e 7/3/2021), in occasione dell’8 Marzo, giornata di lotta delle donne, presentiamo un breve spaccato della condizione delle donne, in questo caso delle migranti bengalesi, impiegate soprattutto per servizi alla persona e lavori domestici, in 21 paesi. Si stima che ci siano 67 milioni di lavoratori domestici nel mondo, l’80% dei quali sono donne e 11,5 milioni
Continua a leggereLa rivolta di gennaio nel carcere di Varese
Pubblichiamo una lettera di sei detenuti trasferiti dal carcere di Varese a quello di Busto Arsizio. Spiegano i motivi della rivolta scoppiata a gennaio nel carcere di Varese: un suicidio, un carcerato lasciato morire senza cure, un altro che dopo un pestaggio si accascia ma non viene portato all’ospedale. Questi sei detenuti, cinque immigrati e un italiano, hanno avuto il coraggio di denunciare la violenza e il disprezzo con cui
Continua a leggereIl Bangladesh, “toro” economico del Sud Asia, basato sul super sfruttamento delle operaie del tessile abbigliamento
Il Bangladesh, finora classificato da un’agenzia ONU tra i paesi a basso sviluppo (capitalistico), è il paese a più rapida crescita economica della regione Asia-Pacifico, + 5,4% anche nel 2020, anno della peggior crisi sanitaria, sociale ed economica del dopoguerra. Una crescita economica che tuttavia non si traduce in condizioni di vita migliori per la stragrande parte della popolazione, che non ridurrà le diseguaglianze sociali, ma andrà ad ingrassare la
Continua a leggereVaccini di classe
L’ineguaglianza sociale, che giunge fino alla negazione del diritto fondamentale alla vita, è un tratto caratteristico – e ineludibile – del sistema sociale ed economico capitalista. Lo abbiamo denunciato più volte rispetto alle ricadute sanitarie, economiche e sociali della diffusione della pandemia Covid-19. Nei vari paesi i proletari subiscono conseguenze più pesanti, in termini di contagio, di morti, di licenziamenti e perdita di salario, rispetto ai borghesi. Questo è vero
Continua a leggerePutsch a Myanmar
Pubblichiamo le schede riassuntive di due articoli di German Foreign Policy e del Financial Times sul colpo di stato a Myanmar. Colpo di stato a Myanmar German Foreign Policy 03/02/2021 Dopo il colpo di stato di lunedì in Myanmar, la UE e gli USA stanno considerando nuove sanzioni contro il paese, a difesa della democrazia, dice la UE. In particolare si parla di sanzioni contro i gruppi economici delle forze
Continua a leggereLavoretti, lavoracci e sindacati dei padroni
“Gli “shopper” sono quei lavoratori che ricevono sullo smartphone l’ordine di spesa effettuato online, si recano al supermercato, riempiono il carrello e trasportano le buste fino a casa”. Così su “Il Fatto Quotidiano” del 5 febbraio scorso si descrive una categoria di lavoratori che oggi, tramite il “sindacato” UNIONE SHOPPER ITALIA, si vedono firmare il “contratto nazionale di lavoro”. Sigla avvenuta in meno di 24 ore da parte di un
Continua a leggereArmi, calcoli politici ed etica umana
Nel pasticciato scontro politico in svolgimento dentro le stanze del parlamento italiano, uno dei contendenti, il pentastellato ministro degli Esteri Di Maio, si è ieri affrettato, sulla scia di Biden, a decretare lo stop delle vendite di armi italiane, missili e bombe, all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi, che fino ad oggi erano state solo sospese. Un tentativo di prendere le distanze su una questione morale dall’avversario Matteo Renzi, posizionandosi
Continua a leggereLe proteste preoccupano ancora il regime egiziano
Il 25 gennaio, l’Egitto ha celebrato il decimo anniversario della rivoluzione del 2011 che rovesciò il governo di Hosni Mubarak. Cosa è cambiato? Ben poco per i lavoratori e in generale per la popolazione egiziana, se, nonostante la forte repressione statale, anche nel settembre 2020, lo stesso giorno delle proteste del 2019, nei villaggi e nelle città che si estendono da Damietta nel nord a Luxor e Assuan nel sud,
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