Gas, l'asse Russia-Algeria spiazza l'Ue

Gabriele Dossena Accordo Gazprom-Sonatrach. I timori di Prodi e Bersani: l’Europa risponda Dalle parole ai fatti. La Santa alleanza russo-maghrebina nel gas ha preso corpo. Con il memorandum d’intesa siglato ieri a Mosca tra il colosso russo Gazprom e l’algerina Sonatrach il rischio di un duopolio nelle forniture di gas è diventato realtà: il primo e il quinto produttore mondiale di gas potranno gestire un potere contrattuale smisurato. E a

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"Abbiamo sprecato trent´anni e questa legge non basterà"

SEBASTIANO MESSINA Il pessimismo del presidente del Censis che nel ´77 ha svolto la prima ricerca sul tema in Italia De Rita: il paese non è pronto all´integrazione vera effetto mimesi Le banlieu in fiamme non le avremmo mai avute, perché gli stranieri sono dispersi tra ottomila comuni la rimozione Il fenomeno non è stato assimilato: lo abbiamo sempre rimosso perché pensavamo che fosse di dimensioni limitate ROMA – Pochi

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"Cittadinanza per gli immigrati"

CATERINA PASOLINI Ecco il ddl del governo: basteranno 5 anni per diventare italiani Diritto di voto. Anche un giuramento per i neoitaliani Stretta sui matrimoni misti I bambini nati nel nostro Paese acquisiranno la nazionalità automaticamente L´iniziativa di Amato mette l´Italia in linea con paesi come Inghilterra e Francia ROMA – Nascere, studiare o avere un lavoro in Italia per anni e restare comunque stranieri. Per migliaia di bambini figli

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Quel vertice in gran segreto tra Damiano, sindacati e imprese per «dividere» il cuneo fiscale

Sergio Rizzo Il nodo della ripartizione delle risorse ROMA — All’«incontro che non c’è mai stato», come una fonte bene informata lo definisce, allo scopo di sottolinearne la riservatezza, hanno partecipato in sei. C’erano il ministro del Lavoro Cesare Damiano, il vicepresidente della Confindustria con delega per le relazioni industriali, Alberto Bombassei, il direttore generale dell’organizzazione Maurizio Beretta e i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni, e

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Cuba, "direzione collegiale" il partito succede a Castro

OMERO CIAI Raul non compare: sarebbe solo uno dei leader Fidel avrebbe un ruolo simbolico, più simile alla regina Elisabetta che a un anziano Stalin Tra i cambiamenti più importanti l´apertura al mercato Il potere di CASTRO sarebbe definitivamente passato a una direzione collegiale, nella quale RAUL e le Forze Armate spingerebbero per aperture all’economia privata e a investimenti stranieri per ampliare la crescita economica dell’isola (+8%). MIAMI – Passata

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Prodi apre all´Iran: un ruolo essenziale

Francesca Caferri Nuove critiche al governo Olmert in un´intervista a un giornale egiziano. D´Alema al telefono con il ministro degli Esteri siriano Il centrodestra attacca il premier: dimentica le minacce a Israele Mentre D’ALEMA contatta il ministro degli Esteri sirano, PRODI propone un colloquio diretto con l’IRAN per risolvere la crisi fra ISRAELE e LIBANO. ROMA – Passa per Damasco e per Teheran la via italiana alla pace in Medio

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IL RIFIUTO EUROPEO

ANGELO PANEBIANCO Il Vecchio Continente e la sicurezza di Israele La parte di EUROPA (nell’opinione pubblica e nei governi) che attacca ISRAELE che si difende da Hezbollah preferisce i buoni rapporti col Medio Oriente alla sopravvivenza di ISRAELE. È stata una singolare doppietta. Il ministro degli Esteri francese, Philippe Douste-Blazy, aveva appena lodato l’Iran esaltandone il «ruolo di stabilizzazione nella regione» e subito il presidente dello stesso Iran, Ahmadinejad, ha

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Ucraina, addio alla rivoluzione arancione

Fabrizio Dragosei Larga intesa tra filorussi, comunisti, socialisti e filoccidentali. Ma l’accordo rischia di arenarsi sulla spartizione delle cariche Yushchenko indica come premier il suo grande rivale Yanukovich. Timoshenko: capitolazione MOSCA — Un accordo per salvare il Paese, bloccato da mesi in un’impasse politico-istituzionale. Se questa è la spiegazione ufficiale della «Grosse Koalition» concordata ieri in Ucraina, certamente il patto non soddisfa il «popolo arancione» che due anni fa aveva

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"Iraq, rischio guerra civile"

Arturo Zampaglione Burrascosa audizione in Senato del capo del Pentagono. E il generale Abizaid lancia l´allarme Prime ammissioni Usa. Hillary Clinton contro Rumsfeld NEW YORK – Per la prima volta il Pentagono ha ammesso che in Iraq c´è il pericolo di una guerra civile. «Ritengo che la violenza tra gruppi etnici abbia raggiunto, specie a Bagdad, un livello mai visto finora», ha spiegato ieri al Congresso il generale John Abizaid,

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I mille dubbi sulla Forza di pace "Questa missione sembra impossibile"

Riccardo Staglianò La Francia vorrebbe guidarla. Egitto e Turchia alle prese con una probabile resistenza interna  Israele non smetterà di sparare sino a quando non sarà dispiegata la forza multinazionale. «Dovranno essere sul terreno due ore dopo il nostro stop» ha scandito il premier Olmert. Ma Hezbollah non accetterà tregue sino a quando gli israeliani non si saranno ritirati dal Libano. E non è per niente detto che il governo

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