MARIO MONTI – RIVOLUZIONE IN SOLE TRE RIGHE

MARIO MONTI DRAGHI E LE BANCHE Con la fine della comunicazione preventiva a Bankitalia sulle grandi operazioni fra istituti Draghi cancella l’impronta dirigista del passato. È una svolta culturale, verso il mercato L’abolizione della comunicazione preventiva a Bankitalia per l’acquisizione di partecipazioni fra banche segna il passaggio da un mercato bancario “amministrato” dalle istituzioni a uno semplicemente “regolato”. «Riguardo all’autorizzazione all’acquisto di partecipazioni di controllo nelle banche, sarà abolito l’obbligo

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Spagna: un decennio di boom economico e di salari stagnanti

Spagna, mercato lavoro, economia Wsws 06-08-30 Spagna: un decennio di boom economico e di salari stagnanti Paul Mitchell In 10 anni la Spagna è passata dal 16° all’8° posto tra le maggiori economie del mondo; ha una crescita economia annua del 3-4%, pari al doppio della media europea. Il FMI ha lodato le riforme di apertura economica e aumento della flessibilità attuate dai due governi, Aznar, destra, e Zapatero, socialisti.

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Fisco – Riforma

Germania, riforme, fisco Die Welt       06-08-30 Fisco Le imprese dovrebbe risparmiare complessivamente circa €5MD di tasse, in base alla riforma fiscale concordata di principio dal governo tedesco che prevede la riduzione dell’aliquota fiscale sulle imprese e sulle attività. Ai primi del 2007 dovrebbe essere presentato un progetto di legge specifico L’imposizione per le imprese dovrebbe scendere sotto il 30%, allargato il numero delle voci di bilancio da calcolare fiscalmente. La

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Produttore di auto

Cina, settori, auto                        Die Welt       06-08-30 Produttore di auto SAIC, il produttore automobilistico cinese statale con il maggior fatturato, aumenta la propria partecipazione in Shanghai Automotive dal 68 all’84%. (Shanghai Automotive Industrial Corporation) Nuovo gigante dell’auto in Cina: Shanghai Automotive scambia assets con la casa madre SAIC Motor Corp per consentire l’espansione all’estero, senza che questa debba cedere proprie azioni. Shanghai Auto riceve 15 settori e immobili da SAIC,

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E la Farnesina gestirà i fondi per la cooperazione

1^ pagina   ROMA — Da una parte la cooperazione allo sviluppo, dall’altra la missione militare. Nessuna commistione, due livelli ben distinti e riconoscibili. Il ministro degli Esteri Massimo D’Alema lo spiega chiaramente: «I fondi per la cooperazione a favore del Libano saranno gestiti dal ministero degli Esteri e non da una struttura militare». Una precisazione che sembra una risposta alle polemiche passate (dall’Iraq all’Afghanistan, fino anche all’Albania) sulla confusione

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Hamas: "Se Gaza è un inferno è colpa dei nostri gruppi armati"

MARCO ANSALDO Sui giornali la pesante autocritica del portavoce del governo palestinese Ghazi Hamad Olmert: inchiesta militare e di governo sulla guerra. Caccia ai bunker di Hezbollah "L´occupazione va combattuta, ma non è il chiodo a cui appendere tutti i nostri problemi" GERUSALEMME – «Militanti, non prendiamocela solo con Israele. La colpa è anche nostra». Un´autocritica feroce e inattesa scuote Gaza. Bersagliata ogni notte dall´esercito israeliano (sei i palestinesi uccisi

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Testo completo della lettera del presidente iraniano Ahmadinejad alla cancelliera tedesca

Iran, Germania        Fars News Agency   Testo completo della lettera del presidente iraniano Ahmadinejad alla cancelliera tedesca  [N.d.R. – Il testo non è stato pubblicato in Germaia o su giornali europei e occidentali; Il giornale Spiegel spiega che la Merkel ha deciso di non rispondere alla lettera. Altre fonti che ne hanno parlato senza il testo integrale sembrano aver distorto alcune affermazioni iraniane sull’Olocausto, che non viene qui negato, e

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Editoriale – Fornitori di truppe

Germania, Ue, politica estera, Libano Editoriale – Fornitori di truppe Klaus-Dieter Frankenberger – I ministri delle (grandi e) medie potenze europee gareggiano a chi per primo si presenterà a Beirut come il risolutore della crisi, evidenziando tutta una serie di rivalità… – Il coordinamento è davvero scarso, se i paesi europei emergono dalle quinte della scena internazionale e (vogliono) avere un ruolo maggiore. Una dozzina di paesi UE hanno preso

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Prodi: nella missione Onu anche truppe musulmane

Francesco Alberti Il premier: l’intervento in Libano è sentito da tutto il Paese Partiti 120 lagunari. Domani il decreto: previsti 2500 soldati BOLOGNA – Se c’è un primo tempo in questo Risiko drammaticamente vero che è il conflitto libanese, allora si può dire che Romano Prodi rientra negli spogliatoi decisamente soddisfatto dei suoi primi 45 minuti: «L’Italia è tornata ad avere un ruolo importante nella diplomazia internazionale e ancor più

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Intelligence israeliana. Gli esperti tracciano scenari allarmanti «Operazione ad altissimo rischio&raquo

Cristina Balotelli TEL AVIV «I Paesi che invieranno truppe in Libano devono essere pronti a pagarne il prezzo: una volta percepiti come nemici, gli Hezbollah prepareranno attacchi terroristici nei loro confronti. Ci saranno morti e feriti». È l’opinione del colonnello riservista israeliano Eitan Azani, uno dei massimi esperti di Hezbollah. Incontriamo il colonnello Azani all’International Institute of CounterTerrorism di Herzliya, dove svolge attività di ricerca.Ha imparato a conoscere gli Hezbollah

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