I paesi del Sud divengono grandi investitori

Alain Faujas Da rapporto UNCTAD (Conferenza ONU per il commercio e lo sviluppo) 2006, sugli investimenti internazionali:su un totale di  Investimenti Esteri diretti (FDI) $916MD (+29% su 2005)-$542 MD sono finiti nei paesi sviluppati;-$334MD nei PVS o emergenti, in testa Cina, Hongkong, Singapore, Messico e Brasile.Considerando i paesi di provenienza:–          da PVS e emergenti $133MD, pari al 17% flussi mondiali, contro il 5% fine anni 1980;–          le imprese PVS ed

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Iraq, emergenza profughi

Nuova giornata di stragi. Sterminata una famiglia di dieci persone, ucciso un giornalista a Bagdad, ritrovati altri 25 cadaveri martoriati L´allarme dell´Unhcr: oltre tre milioni in fuga dalle violenze GINEVRA – Un milione seicentomila iracheni sono fuggiti dal loro paese e l´esodo continua ormai inarrestabile. Il nuovo allarme viene dall´Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), che in una nuova riunione a Ginevra ha annunciato che ogni mese

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Paralleli

Dibattito e in corso in Germania (ed in Europa) sulle linee di politica estera, filo-atlantica/ filo-russa o asiatica; discussione su accordi commerciali bilaterali o multilaterali (WTO) per liberalizzazione commercio. Proposte di area di libero scambio UE-USA incontrano opposizione soprattutto della Francia. Tesi GFP: Per mezzo di accordi bilaterali la Germania cerca di ottenere un maggior regime di libero scambio non raggiunto negli anni scorsi tramite il WTO; La creazione di

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Washington esamina l’opzione di attacchi aerei contro il Sudan

Sudan, USA, intervento militare Le Monde              061015 Washington esamina l’opzione di attacchi aerei contro il Sudan Sembrerebbe prospettarsi una cooperazione militare franco-americana in Sudan, in competizione con Cina e Germania. ——————- Da una fonte occidentale vicina ai servizi segreti americani: L’opzione in discussione nei circoli militari americani di “attacchi chirurgici” contro il governo sudanese si collega alla misura suggerita dal Gruppo internazionale di crisi (ICG) di divieto di sorvolo del

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L'Ue non segue la Francia: errore lo schiaffo ai turchi

Giuseppe Sarcina Dopo il voto sulla legge contro la negazione del genocidio armeno Anche il Nobel Pamuk disapprova Parigi BRUXELLES — La Ue prende le distanze dalla legge sul «genocidio armeno», approvata ieri in prima lettura (quindi non in modo definitivo) dall’Assemblea nazionale francese. Ma la reazione della Turchia, oltre a investire Parigi, chiama in causa le istituzioni europee e, con tutta probabilità peserà sul negoziato per l’ingresso di Ankara

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Aumentano le crisi sociali nel Kurdistan iracheno

Ci sono stati almeno 5 scioperi e 7 dimostrazioni, fra cui quello degli insegnanti della città di Kalar e Chamchamal, in cui si chiedevano maggiori salari e il miglioramento delle condizioni di lavoro Mentre la presenza di 800 compagnie internazionali, fra cui Chrysler, Ford, Exxon Mobil, riflette una fiducia crescente da parte della comunità industriale internazionale nel regime nazionalista curdo, un ampio strato della popolazione della regione (5,5 milioni di

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Soppesando carote e bastoni per la Corea del Nord

Relazioni tra Usa e Nord Corea a partire dall’amministrazione Clinton… I diplomatici statunitensi chiedono un’ispezione internazionale dei carichi che entrano o escono dal Nord Corea per prevenire trasferimenti di materiali per le armi. La Cina si oppone a questi controlli e chiede, invece che la risoluzione presa dagli Usa sulla base del capitolo 7 dell’Onu che riserva azioni militari nei confronti del Nord Corea, la risoluzione sulla base dell’Articolo 41,

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Il test nucleare del Nord Corea pone dilemmi alla Cina

Il test nucleare nord coreano rompe il tacito accordo di Pechino con Washington di impedire a Pyongyang di fornirsi di armi nucleari se gli Usa avessero impedito ai suoi alleati- Giappone e Sud Corea- di fare lo stesso La Cina teme che il test coreano possa provocare una corsa al nucleare nel Nord Est asiatico, e che soprattutto possano fornirsi della bomba atomica Giappone e Sud Corea. Il test nucleare

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Il parlamento iracheno ha adottato il federalismo senza i sunniti

Cécile Hennion Il parlamento iracheno ha adottato il federalismo senza i sunniti 11 ottobre 2006: approvata dal parlamento iracheno la legge che crea lo Stato federale (200 articoli), grazie ai voti dell’Alleanza sciita e della coalizione curda hanno 181/275 seggi, oltre la maggioranza richiesta del 50%. Il federalismo sarà applicato solo fra 18 mesi. contraria la coalizione dei partiti sunniti, che ha cercato di boicottare la seduta; si sono uniti

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In Iran due centri di potere in lotta nello stallo sul nucleare

Bill Spindle, Wall Street Journal 13/10/06: potere in Iran tutt’altro che monolitico: due gruppi di potere in continua lotta. Gruppo di giovani fondamentalisti intransigenti, con Ahmedinejad; Elite clericale, vecchi ex rivoluzionari e uomini d’affari, pure profondamente conservatori e diffidenti verso riforme, ma contro eccessiva esposizione anti-USA. Ipotesi accordo Ahmadinejad-Chirac Ali Khamenei, 67, Capo Supremo, succeduto a Khomeini, è la più alta autorità del Paese, che ha l’ultima parola su tutte

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