Aumentano le crisi sociali nel Kurdistan iracheno

Ci sono stati almeno 5 scioperi e 7 dimostrazioni, fra cui quello degli insegnanti della città di Kalar e Chamchamal, in cui si chiedevano maggiori salari e il miglioramento delle condizioni di lavoro Mentre la presenza di 800 compagnie internazionali, fra cui Chrysler, Ford, Exxon Mobil, riflette una fiducia crescente da parte della comunità industriale internazionale nel regime nazionalista curdo, un ampio strato della popolazione della regione (5,5 milioni di

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Soppesando carote e bastoni per la Corea del Nord

Relazioni tra Usa e Nord Corea a partire dall’amministrazione Clinton… I diplomatici statunitensi chiedono un’ispezione internazionale dei carichi che entrano o escono dal Nord Corea per prevenire trasferimenti di materiali per le armi. La Cina si oppone a questi controlli e chiede, invece che la risoluzione presa dagli Usa sulla base del capitolo 7 dell’Onu che riserva azioni militari nei confronti del Nord Corea, la risoluzione sulla base dell’Articolo 41,

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Il test nucleare del Nord Corea pone dilemmi alla Cina

Il test nucleare nord coreano rompe il tacito accordo di Pechino con Washington di impedire a Pyongyang di fornirsi di armi nucleari se gli Usa avessero impedito ai suoi alleati- Giappone e Sud Corea- di fare lo stesso La Cina teme che il test coreano possa provocare una corsa al nucleare nel Nord Est asiatico, e che soprattutto possano fornirsi della bomba atomica Giappone e Sud Corea. Il test nucleare

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Il parlamento iracheno ha adottato il federalismo senza i sunniti

Cécile Hennion Il parlamento iracheno ha adottato il federalismo senza i sunniti 11 ottobre 2006: approvata dal parlamento iracheno la legge che crea lo Stato federale (200 articoli), grazie ai voti dell’Alleanza sciita e della coalizione curda hanno 181/275 seggi, oltre la maggioranza richiesta del 50%. Il federalismo sarà applicato solo fra 18 mesi. contraria la coalizione dei partiti sunniti, che ha cercato di boicottare la seduta; si sono uniti

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In Iran due centri di potere in lotta nello stallo sul nucleare

Bill Spindle, Wall Street Journal 13/10/06: potere in Iran tutt’altro che monolitico: due gruppi di potere in continua lotta. Gruppo di giovani fondamentalisti intransigenti, con Ahmedinejad; Elite clericale, vecchi ex rivoluzionari e uomini d’affari, pure profondamente conservatori e diffidenti verso riforme, ma contro eccessiva esposizione anti-USA. Ipotesi accordo Ahmadinejad-Chirac Ali Khamenei, 67, Capo Supremo, succeduto a Khomeini, è la più alta autorità del Paese, che ha l’ultima parola su tutte

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Il mito del multilateralismo

Tesi GFP: Ue e Germania si illudono di conquistare l’India come partner contro l’egemonia USA: l’India che vuole assurgere a grande potenza ha deciso di porsi sotto la tutela USA perché per il momento non è forte a sufficienza per un “a solo”, a scapito della cooperazione indo-europea. Vertice di Helsinki UE-India: La Confindustria tedesca (BDI): necessario concludere un accordo di libero scambio per rafforzare l’influenza tedesca in India, dove

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Tokyo decide sanzioni unilaterali contro Pyongyang

Nord Corea, Giappone, sanzioni Le Monde              061013 Tokyo decide sanzioni unilaterali contro Pyongyang Approvate oggi sanzioni unilaterali contro N-Corea: –   sospensione di tutte le importazioni norscoreane; –   divieto di entrata nei porti giapponesi alle imbarcazioni N-C; divieto di accesso in territorio giapponese di quasi tutti i cittadini N-c –   durata iniziale 6 mesi. L’impatto sarà limitato, perché il commercio bilaterale è di soli 21,2 MD Yen (€141mn), due volte meno

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Gas – Gazprom dirige l’espansione partendo dalla Germania

Tesi Welt: Sarebbe mutata, come comunicato dal presidente russo Putin, la strategia di espansione di Gazprom: anziché aumentare le vendite di GPL verso gli USA e l’Asia, aumenteranno quelle verso l’Europa occidentale; ad esempio il gas proveniente dal nuovo giacimento Schtokman nel Mar di Barents (riserve stimate 3700 MD m3, pari a circa 4 volte il giacimento siberiano di Juschno Russkoje, a cui vogliono partecipare le tedesche E.on e Wintershall,

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E a Istanbul si reagisce boicottando i prodotti francesi

Antonio Ferrari IL PREMIER ERDOGAN «La Francia pensi a quello che ha fatto in Algeria» ISTANBUL — È un’alluvione silenziosa e invisibile, ma più penetrante ed efficace dei cortei e dei sit-in di protesta. Decine di migliaia di sms paralizzano da giorni le reti dei telefoni cellulari. I messaggi si incrociano, si moltiplicano, si arricchiscono, e raggiungono tutte le città della Turchia, annunciando un invito-divieto che accende l’orgoglio popolare: «Aiuta

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«Iraq, 655 mila morti dall'inizio della guerra»

Michele Farina Studio americano sulle vittime del conflitto. Bush: «Dati inattendibili» L’ospedale Yarmouk ha un obitorio nuovo. Più spazioso. Ce n’era bisogno. I morti in Iraq affiorano, si ammucchiano: nel giro di 48 ore, questa settimana, 110 cadaveri recuperati. Solo nella capitale. L’equivalente di dieci squadre di calcio. Corpi interi, come i 50 ritrovati con un proiettile in testa, vittime senza nome nella rubrica quotidiana denominata «violenza settaria» sciiti-sunniti. Oppure

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