Migliaia di miniere private sfruttate in modo del tutto illegale+ Reportage – I sacrificati del carbone cinese

Cina, minerario, incidenti Bruno Philip Migliaia di miniere private sfruttate in modo del tutto illegale + Reportage – I sacrificati del carbone cinese La Cina, primo produttore mondiale di carbone, nel 2004 ne ha prodotto 1,95 MD di tonnellate, nel 2006 2,4 MD; con l’attuale crescita nel 2010 sarebbero 2,7MD. In contraddizione con il crescente bisogno di fonti energetiche, il governo cinese cerca di mantenere ridurre le ineguaglianze sociali, secondo

Continua a leggere

L’Irak non riesce a spendere i miliardi delle sue entrate petrolifere

Nyt          061211  L’Irak non riesce a spendere i miliardi delle sue entrate petrolifere JAMES GLANZ Il governo iracheno ha i capitali, ma non è in grado di investirli: –   per il ricambio nel personale di governo –   corruzione endemica e carenza di tecnocrati preparati per la conclusione di contratti e per la gestione di progetti complessi; –   ma anche per il timore da parte dei burocrati delle misure anti-corruzione introdotte

Continua a leggere

Politica estera tedesca – La Grosse Koalition in disaccordo su Irak e Turchia

Germania, politica estera, partiti, Turchia, Irak Die Welt                061211 Politica estera tedesca – La Grosse Koalition in disaccordo su Irak e Turchia Peter Dausend Sulla politica tedesca verso l’Irak e l’ingresso della Turchia nella UE  emergono divergenze tra la Cancelliera cristiano-democratica, Merkel, che segue una linea filo-americana, e il ministro Esteri socialdemocratico, Steinmeier, che mantiene la posizione del precedete governo rosso-verde. Dopo l’incontro con il presidente egiziano Mubarak, la Merkel

Continua a leggere

Afghanistan – La NATO, la guerra e l’oppio

Non c’è pace in Afghanistan, dall’occupazione russa del 1980 ad oggi. Scosso da cinque anni di scontri dopo l’occupazione americana nel 2001, il paese continua a vivere all’insegna del lutto e delle devastazioni. Lunga è la conta dei morti. Secondo Peace Reporter, 14.000 afgani sarebbero caduti nel 2001, in seguito all’invasione Nato. A queste vittime, vanno aggiunti i 20.000 civili morti nei mesi successivi alla fine del conflitto per malattie

Continua a leggere

I PREZZI DELLE ARMI AL MERCATO NERO NEL CAOS IRACHENO

Nyt          061210 I prezzi delle armi al mercato nero nel caos iracheno C. J. CHIVERS –   I prezzi delle armi crescono assieme all’espandersi della Guerra tra le fazioni, e riflettono la discesa dell’Irak nel caos. –   L’aumento dei prezzi ha incoraggiato il furto delle armi dalle armerie di forze armate e polizia contrabbandate sul mercato nero. Nel Sud Irak quando gli americani trasferiscono armi agli iracheni, il giorno seguente finiscono

Continua a leggere

L’Iran sulla via libanese

L’Iran mantiene una certa influenza su alcuni partiti sciiti che hanno attualmente il controllo nel sud dell’Irak. I funzionari iraniani lasciano intendere che qualsiasi azione militare contro il nucleare iraniano avrà conseguenze nell’arena irachena Nawaf Obaid, analista sulla sicurezza e consigliere di Turki al-Faysal, l’ambasciatore dell’Arabia Saudita a Washington, ha avvertito che il ritiro delle forze statunitensi dall’Arabia Saudita potrebbe spingere la stessa Arabia Saudita a dare contributi finanziari, armi

Continua a leggere

Un rapporto documenta gli estremi livelli di disuguaglianza nella ricchezza globale

Un rapporto rilasciato il 5 Dicembre dall’Onu documenta gli sconcertanti livelli di disuguaglianza sociale nella ricchezza delle famiglie Secondo il rapporto, pubblicato dall’Istituto Mondiale per la Ricerca Economica dello Sviluppo (WIDER), secondo dati a partire dal 2000, l’1% più ricco della popolazione adulta mondiale (circa 37 milioni di persone) possiede il 40 % della ricchezza mondiale, mentre il 2 % più ricco ne possiede oltre la metà e il 10

Continua a leggere

Olmert non si fida di Baker: «Abbiamo opinioni diverse»

Davide Frattini A GERUSALEMME GERUSALEMME — «Quando gli israeliani saranno pronti a parlare seriamente di pace, possono telefonare alla Casa Bianca. Il numero è 001-202-456-1414». Così James Baker aveva risposto sprezzante, durante un’audizione al Congresso. Sono passati sedici anni. Il numero è rimasto lo stesso e — sono convinti a Gerusalemme — anche l’attitudine dell’allora segretario di Stato. Ehud Olmert ha respinto le «raccomandazioni» proposte dal rapporto Baker-Hamilton. «Abbiamo opinioni

Continua a leggere

Il Vietnam è entrato nel WTO

Due eventi recenti hanno confermato la trasformazione del Vietnam in una importante base di lavoro a basso costo per molte delle maggiori imprese del mondo. Il 7 Novembre, il Wto ha presentato i termini per l’ammissione del Vietnam come membro, che avrà luogo il 28 Dicembre. Il 18-19 Novembre, il Vietnam ha ospitato per la prima volta la riunione annuale dei dirigenti dell’APEC (Cooperazione Economica Asia-Pacifico), composta da 21 membri.

Continua a leggere

«Deve restare Stato ebraico» Da Israele applausi a Prodi

Maurizio Caprara Il «Jerusalem Post»: «Archiviato il diritto al ritorno dei profughi palestinesi» Il premier Olmert la settimana prossima a Roma ROMA — Bravo Romano Prodi, è quasi come George W. Bush. In sostanza è questo il giudizio positivo che arriva da Israele dopo che il presidente del Consiglio italiano, sabato scorso, ha indicato «la garanzia» che in futuro il Paese «continuerà a essere uno Stato ebraico» come una condizione

Continua a leggere