L’assemblea di Bologna “Dalla liberazione della Palestina alla liberazione del proletariato e delle masse oppresse” (10 dicembre 2023): gli interventi, i saluti internazionali, la risoluzione finale

Poiché non dobbiamo vendere a nessuno la fontana di Trevi, è giusto dire che la partecipazione alla assemblea di Bologna di domenica 10 dicembre è stata al di sotto delle necessità e, in parte soltanto, delle aspettative. Stiamo già discutendo i differenti perché sia di carattere occasionale e locale, sia di più ampia portata (abbiamo appena ricevuto da Londra un messaggio che dice: purtroppo sabato 9 alla manifestazione per la

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Una fabbrica di omicidi di massa: dentro i bombardamenti calcolati di Israele su Gaza

In nome della lotta al “terrorismo” lo Stato sionista sta attuando una delle più massicce operazioni terroristiche della storia, ai danni di una popolazione che, chiusa su tre lati da Israele e uno dall’Egitto, non ha neppure possibilità di fuga. Riportiamo la traduzione di un’inchiesta della rivista online +972 Magazine e Local Call, basata in Israele, che sulla base di informazioni fornite dagli stessi militari israeliani denuncia il fatto chegli

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BREVE STORIA DELLA QUESTIONE PALESTINESE

(articolo pubblicato su Pagine Marxiste n. 53) Gli avvenimenti in Palestina obbligano a riandare al passato per spiegare il presente. Ribadiamo la lezione che si trae da alcuni momenti chiave della storia. Le Origini La questione ebraica affonda le sue radici nella diaspora in epoca romana (70 d.C. distruzione del tempio di Gerusalemme), si intreccia con la storia europea segnata dalla creazione dei ghetti, dai pogrom, dalle discriminazioni di ogni

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GAZA, Finita la tregua, riprende la pulizia etnica?

La tregua è finita, dopo appena sei giorni durante i quali la mattanza si è interrotta e un po’ di aiuti umanitari hanno portato un limitato sollievo agli sfollati di Gaza, calcolati ormai in 1,6 milioni su una popolazione anteguerra di 2,3 milioni. L’auspicio che la tregua si trasformasse in cessate il fuoco è miseramente fallito. Adesso inizia la infowar per decidere di chi è la colpa. Per certo Netanyahu

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Perché in un singolo Paese come il Sudan si concentrano tali e tante rivalità interimperialiste?

PCT Togo, 21/08/2023 “I capitalisti si spartiscono il mondo non per la loro speciale malvagità, bensì perché il grado raggiunto dalla concentrazione li costringe a battere questa via, se vogliono ottenere dei profitti.” Questa citazione costituisce la spina dorsale delle idee sviluppate dal rivoluzionario russo Lenin nel suo libro “L’imperialismo, fase suprema del capitalismo”. In quest’opera, Lenin spiega, con precisi fatti economici, che il capitalismo del XIX secolo è caratterizzato

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Riflessione sui colpi di stato militari in Africa occidentale

L’Africa, con le sue enormi risorse minerarie e agricole, la sua crescente e giovane forza lavoro, continua ad essere terra di conquista per il capitale internazionale e per le vecchie e nuove potenze in cui si incarna. Nell’Africa Occidentale la potenza ex coloniale francese sta cercando di mantenere il proprio monopolio commerciale, finanziario e politico, ma i recenti colpi di stato militari l’hanno costretta a ritirare le truppe da paesi

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SULLA TERRA E SULLA LUNA
LA STORIA INCREDIBILE DI ISIDORO AZZARIO

Isidoro Azzario (Pinerolo, 1884 – Luino, 1959) è stato ferroviere, dirigente del Sindacato Ferrovieri Italiani, rivoluzionario, consigliere comunale a Cuneo, membro di spicco della locale Camera del Lavoro, fondatore del Partito Comunista d’Italia a Livorno nel gennaio del ’21, delegato al IV congresso dell’Internazionale comunista a Mosca, redattore di giornali militanti tra i quali «il Sindacato Rosso». Schedato dalle prefetture come “elemento estremamente pericoloso”, è “oratore formidabile, freddo, preciso, impeccabile”

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Riyad: i falsi amici della causa palestinese

Riportiamo il commento sul vertice arabo-islamico pubblicato dal Pungolo Rosso Si è concluso a Riyad il vertice congiunto fra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica: all’ordine del giorno era ovviamente il massacro dei Palestinesi di Gaza ad opera delle forze armate israeliane – con l’appoggio determinante di Stati Uniti, Unione europea, Italia. Una riunione “d’emergenza” che si è tenuta dopo ben 35 giorni di massicci bombardamenti sulla Striscia e che l’Arabia

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Anche l’Italia vuole il suo Burundi

E’ dai tempi di Minniti che la destra e la sinistra italiane tentano la carta dei lager fuori del territorio nazionale per “contenere” l’immigrazione. In buona compagnia naturalmente. Lo fece Merkel nel 2016, foraggiando la Turchia e i suoi campi profughi per trattenere gli immigrati del Medio ed Estremo Oriente, prodotti dalle guerre “per la democrazia” dell’Occidente e anche l’Italia se ne è giovata. Ci ha provato il britannico Boris

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