Dietro il sipario della Coppa del mondo, lo sfruttamento e il sangue degli immigrati

Il 20 novembre è iniziato il grande spettacolo, la Coppa del mondo di calcio 2022 a Doha, Qatar. Il palcoscenico è spettacolare, è stato preparato con ciclopiche opere infrastrutturali durate un decennio. L’insieme dei progetti lanciati nel paese in vista dei Mondiali è calcolato in 300 miliardi di dollari, di cui oltre 200 legati all’evento sportivo. È stato costruito un nuovo aeroporto, una rete metropolitana e stradale, sette nuovi stadi

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LULA NON RECIDE LE RADICI PROFONDE DEL BOLSONARISMO

Le elezioni in Brasile hanno confermato già dal primo turno la corsa a destra del paese e un maggior radicamento istituzionale delle forze reazionarie di estrema destra, sconfessando ogni prognostico. La vittoria di Lula non significa la sconfitta di Bolsonaro e del bolsonarismo. Sia il Senato che la Camera sono in mano alla destra di Bolsonaro. Il Senato viene occupato da 15 senatori affiliati all’ex presidente, guadagnando il primato come

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Opzione cinese per la Germania

L’opzione cinese del Cancelliere Scholz mina la coalizione di governo della maggiore potenza europea – contrapposta alla linea dell’Amministrazione Biden Il 4 novembre il Cancelliere tedesco Olaf Scholz si è recato in Cina, con una delegazione di una decina di top manager di grandi gruppi economici tedeschi (nota 1). Questa visita rappresenta una seconda esplicita sfida agli Stati Uniti del democratico Biden, che sono riusciti ad allineare dietro sé la

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Valditara, quando l’obbedienza è una virtù

In occasione dell’anniversario della caduta del muro di Berlino, il neo ministro dell’Istruzione Valditara, ha inviato ai presidi delle scuole italiane scuole un “ripensamento storico”, da comunicare agli studenti,  che è un vero e proprio manifesto programmatico. Nulla di nuovo nelle sue considerazioni, tutte già comparse e cavalcate dalla stampa filoamericana nel 1989: in sintesi afferma che la caduta del muro dimostra l’esito fallimentare del comunismo, definito, bontà sua, come

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Il Gigante Asiatico poggia i suoi piedi sulle morti per superlavoro – Disincanto e frustrazione delle giovani generazioni di proletari cinesi

Riguardo alla “questione cinese”, la propaganda delle grandi testate giornalistiche, dei think tank, talk shaw televisivi fino ai social media concentra in genere la propria attenzione sulle strategie di sviluppo economico dell’imperialismo cinese. La Cina presentata come il Grande Dragone, il Gigante Asiatico, etc., in ogni caso sostanzialmente intesa come stato unitario, forte di oltre un miliardo e quattrocento milioni di abitanti, omogeneo e coeso riguardo alla minacciosa proiezione internazionale

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“RAVE PARTY”, O COSA?

Ci eravamo sicuramente distratti pensando che il problema impellente di milioni di lavoratori, disoccupati, pensionati fosse come tirare a fine mese tra inflazione e bollette energetiche, effetti “indotti” di recessione e guerra. E invece veniamo a sapere dal primo D.L. del governo Meloni di lunedì 31 ottobre che il vero problema è in realtà il “Rave Party” … Con tale Decreto infatti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi introduce il reato

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I nostri punti fermi sulla guerra in Ucraina – TIR (italiano – deutsch)

Questo è il testo che la Tendenza internazionalista rivoluzionaria (TIR) ha presentato agli altri organizzatori del convegno del 16 ottobre a Roma come contributo da discutere in via preliminare quale schema per la relazione introduttiva. Ringraziamo tantissimo i compagni Hanna e Luca per la traduzione in tedesco. Il testo è ora incorporato nel libro La guerra in Ucraina e l’internazionalismo proletario appena pubblicato, 208 pp., 10 euro, che può essere richiesto scrivendo a com.internazionalista@gmail.com (Red.).

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La guerra in Ucraina e l’internazionalismo proletario – un libro della TIR

E’ uscito nei giorni scorsi un libro della Tendenza internazionalista rivoluzionaria (TIR) sulla guerra in Ucraina. Riportiamo qui di seguito uno stralcio dell’Introduzione (intitolata Il tempo stringe). Il libro (pp. 208, 10 euro) può essere richiesto scrivendo a com.internazionalista@gmail.com Il tempo stringe Essendo la guerra l’orgia delle menzogne, non ci è dato sapere quanti sono realmente: secondo il ministro della guerra russo Shoigu i soldati ucraini morti sono 61.000 e 49.000 i

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Russia, mobilitazione militare e società

Proponiamo la lettura della sintesi di alcuni articoli tratti per lo più da pubblicazioni indipendenti russe (almeno così si autodefiniscono) riguardanti la recente chiamata alle armi di Putin per la continuazione della guerra in Ucraina. Putin cerca di prolungare la guerra arruolando centinaia di migliaia di riservisti, puntando sulla possibilità che il collasso economico in Ucraina o i disordini politici in Europa o negli Stati Uniti possano aprire opportunità per la

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