La guerra civile dell’Islam si sposta in Egitto

Asia Times      130708 SPENGLER La guerra civile dell’Islam si sposta in Egitto   Tesi Asia Times: –       La questione non è se islamismo sì o no in l’Egitto, ma l’islamismo di chi, da chi è finanziato. La volontà di un popolo che non è in grado di nutrirsi da solo non ha peso. –       L’Arabia Saudita, con le sue riserve liquide di $630MD, è la sola a poter fornire all’Egitto

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Dopo il colpo al Cairo – Gli Usa non devono togliere gli aiuti al nuovo governo egiziano/Cos’è un colpo? in gioco aiuti per

  Wsj     130704/07 Dopo il colpo al Cairo – Gli Usa non devono togliere gli aiuti al nuovo governo egiziano A Washington si discute su come definire il ruolo dei militari egiziani nella cacciata di Morsi Cos’è un colpo? in gioco aiuti per miliardi di $     JOHNSON Tesi WSJ: Il recente colpo in Egitto arresta temporaneamente lo sprofondamento, ma non garantisce che non accada in futuro; tutto dipende dalla

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I militari egiziani nel golpe hanno tenuto conto della posta economica in gioco

Al Monitor    130706 I militari egiziani nel golpe hanno tenuto conto della posta economica in gioco Pelin Cengiz (tradotto dal turco da Taraf, Turchia)  Le forze armate egiziane, 2 anni fa’ intervenute a sostegno delle manifestazioni anti-Mubarak, nella sollevazione di massa contro Morsi, hanno assunto una funzione dirigente, a difesa dei propri interessi economici. Il nuovo golpe ha radicalmente mutato la lotta di piazza in corso da due anni. –         

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L'opposizione siriana si sceglie un capo

Libération     130706   L’opposizione siriana si sceglie un capo –          Le lunghe discussioni per la scelta del nuovo presidente del principale raggruppamento degli oppositori a Bashar al-Assad hanno fatto emergere la lotta per l’influenza tra Arabia Saudita e Qatar. –          La coalizione di opposizione si era accordata per allargare il movimento, prima ampiamente dominato dai Fratelli Musulmani sostenuti dal Qatar, a personalità più vicine all’Arabia Saudita.   –          Il nuovo

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Il partito egiziano Tamarrod – ribelli della maggioranza silenziosa

Faz      130704 Il partito egiziano Tamarrod – ribelli della maggioranza silenziosa Rainer Hermann Tre uomini e due donne, tutti trentenni e fino a poco fa sconosciuti, sono saliti alla ribalta delle proteste in Egitto: Mahmud Badr, Hassan Shahin, Muhammad Abdalaziz, Mai Wahba e Iman al Haghi. –       La scorsa primavera hanno lanciato una campagna di raccolta firme su Twitter e Facebook, il progetto venne chiamato “Tamarrod” (ribellione). –       Sono riusciti

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Proteste in Turchia

Proteste in Turchia            130602 Scheda Turchia Da alcuni giorni piazza Taksim a Istanbul è teatro delle più importanti manifestazioni di massa mai tenute contro il governo turco. La polizia ha ferocemente represso il movimento con largo uso di elicotteri, cannoni d’acqua e gas irritanti (più di 1000 i feriti), ha arrestato 939 persone, ma alla fine ha lasciato la piazza ai manifestanti. (CNN 2 giugno) Secondo tutti i commentatori il parallelo

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L’elezione del nuovo presidente dell’Iran (14 giugno 2013)

L’elezione del nuovo presidente dell’Iran (14 giugno 2013)   L’elezione di Hassan Rouhani al primo turno, a sorpresa, con 18.613.329 voti, pari al 50,71% dei voti validi, ha suscitato commenti prudenti sulla stampa estera.   Dal punto di vista della strategia elettorale la vittoria è stata favorita dal ritiro, l’11 giugno, di Mohammad-Reza Aref, il candidato di Khatami. Khatami ha ritenuto opportuno infatti rinunciare a una candidatura “riformista” e concentrare i voti sul

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Granarolo: operai che non si piegano

Riuscitissimo sciopero alla Granarolo di Bologna. Fin dalle ore 3,00 di sabato 29 giugno si sono formati i primi presidii davanti ai cancelli. Poi, in un susseguirsi pressocchè ininterrotto, sono arrivati pulmann carichi di lavoratori in lotta: a partire dalle principali logistiche della provincia, poi di Piacenza, Milano, Brescia, Verona, Padova, insieme a compagni e lavoratori provenienti, oltre che da queste località, da Bergamo, Modena, Reggio Emilia, e pure da

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Cronaca di una persecuzione politica

Democrazia, libertà, Stato di diritto sono le parole con cui veniamo continuamente bombardati da giornali e televisioni al servizio della classe dominante. I mass media sono pronti a denunciare le violazioni di questi sacri principi in paesi stranieri, persino in quelli con cui la classe dominante del proprio paese fa lucrosi affari. Esempi recenti di questo comportamento dei media non ne mancano certo:dalla denuncia contro il”tiranno” Putin ai tempi del

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[Viterbo] Sabato 29 Giugno – Giornata di controinformazione alimentare

Viterbo : Arsenico nel bicchiere e monnezza nel piatto! Contro la logica del profitto ad ogni costo, per la libertà dell’uomo e della terra Contro lo scempio del panorama, perchè la bella galiana non sopporta la puzza di fritto Contro l’appiattimento del gusto e il business della filiera agro-alimentare Per la libera e consapevole scelta nell’alimentazione e nella vita Sabato 29 Giugno Giornata di controinformazione alimentare Via S. Paolo, fuori

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