ITALIA, AFGANISTAN, SINISTRA
CORRIERE Mer. 22/3/2006 Virginia
Piccolillo
UMBERTO RANIERI
UMBERTO RANIERI (DS): nessun ritiro dall’AFGANISTAN senza
averlo concordato con l’ONU, nemmeno KARZAI non blocca l’esecuzione del
convertito al cristianesimo.
ROMA – «Se le pressioni fallissero e Karzai non fermasse
quell’esecuzione, l’Italia non può disporre il ritiro unilateralmente. La
decisione va presa in sede internazionale». Umberto Ranieri, responsabile
esteri dei Ds, non la pensa come il presidente emerito Francesco Cossiga, che
chiede auspica «o smentite e rassicurazioni o via "ora e subito"» da
Kabul.
Perché? Non pensa si debba intervenire?
«Certo. Un uomo corre il rischio della pena di morte per
aver abbracciato una fede religiosa. E’ un fatto aberrante. La comunità
internazionale si è assunta la responsabilità di intervenire per liberare
l’Afghanistan da un regime brutale come quello talebano e ora deve
scongiurarlo».
E il governo italiano?
«Deve adoperarsi, assieme alla Nato e all’Europa, perché
il presidente Karzai impedisca un simile crimine».
Ma con quale arma diplomatica?
«Bisogna capire se si tratta di un tribunale riconosciuto o
di un episodio tribale disapprovato da Karzai».
Se la disapprovazione continuasse a non esserci?
«Karzai non può sottrarsi alla richiesta di scongiurare
questo abisso. La magistratura del nuovo Afghanistan non può operare sulla base
di una versione integralista dei precetti islamici».
In caso si sottraesse?
«Tutto dovrebbe essere valutato».
Compreso il ritiro proposto da Cossiga?
«No. Tutte le misure, compreso il ritiro, vanno valutate.
Ma non unilateralmente dall’Italia».
Bensì?
«Dall’Onu, che dispone le missioni Isafs. Dalla Nato che
ha un ruolo nel processo di stabilizzazione. E dall’Unione Europea impegnata a
difenderlo».
E l’Italia?
«Può richiedere l’immediata convocazione dell’Onu».
Ma la partecipazione a questa missione in caso di
condanna non sarebbe contraria alla nostra Costituzione?
«Non sarebbe solo contro la nostra Costituzione, ma
anche contro l’intero consesso delle Nazioni Unite.