Oggi il Movimento disoccupati flegrei ha occupato per ore il tetto di una struttura all’interno della Porta del Parco dove il Sindaco De Magistris si era recato per inaugurare nuovamente, a distanza di pochi mesi, la struttura.
Alcuni aderenti al nostro Movimento si sono recati sul tetto mentre il Sindaco tagliava il nastro e brindava insieme ai suoi portaborse, giornalisti amici e zerbini vari.
Contemporaneamente, altri disoccupati del MDF, insieme a precari, lavoratori e studenti si sono radunati all’esterno dell’area di Bagnolifutura per contestare quest’ennesimo spot pubblicitario fondato sull’idea di una “Bagnoli-vetrina” che questa giunta comunale sta portando avanti: un idea campata in aria, che vuole gettare fumo negli occhi per nascondere il fallimento ventennale di BagnoliFutura e che soprattutto si scontra in maniera frontale con quella Bagnoli reale che anche a causa della grave crisi economica è sempre più alle prese col dramma della disoccupazione, della precarietà, dell’emergenza casa e della distruzione dei più elementari servizi pubblici (su tutti i trasporti e la sanità, entrambi allo sfascio!).
Come al solito, anche questa volta i soggetti della Bagnoli reale sono stati accolti dall’amministrazione paladina della “democrazia partecipativa” con lo stesso metodo usato dalle precedenti amministrazioni: schiere di poliziotti e di carabinieri schierati all’ingresso della porta del parco e disposti a tutto pur sbarrare il passo ai proletari flegrei ed impedire che la festicciola di De Magistris si trasformasse in un confronto vero sulle sorti di Bagnoli e di chi la vive. Ancora una volta la democrazia partecipativa secondo De Magistris si dimostra essere nient’altro che una farsa: il diritto di “partecipare” ai suoi banchetti è solo per chi è d’accordo in toto col sindaco ed è pronto a leccargli i piedi, chi invece ha una testa per pensare o un sacrosanto bisogno da rivendicare va tenuto alla larga e sotto stretto controllo della repressione poliziesca!
Questi signori (siano essi di destra, centro o “sinistra”, bianchi, neri, o “arancioni”) la crisi la leggono solo sulle pagine dei giornali, seduti comodamente in poltrona, rinfrescati dall’aria condizionata, con servizi bar-ristorante perennemente a loro disposizione e una lussuosa auto blu che li attende sotto al palazzo: per questo non tollerano che chi vive quotidianamente sulla propria pelle le conseguenze della crisi, il dramma della disoccupazione, la mancanza di stipendi o finanche di un tetto per dormire, si permetta di “disturbare” i sogni di sua maestà “Il sindaco”.
Ma se così stanno le cose, De Magistris e la sua giunta possono mettersi l’animo in pace: la nostra protesta nei confronti di chi si è autoproclamato paladino della democrazia partecipativa e in campagna elettorale prometteva un futuro diverso per Bagnoli ed i suoi abitanti non si ferma, continueremo con forza a contestarli non permettendoli più di venire nel nostro quartiere sin quando non si decideranno a convocare un tavolo permanente sulla vicenda di Bagnoli e di tutta l’area flegrea.
Se altri hanno la memoria corta e preferiscono “dimenticare” le promesse fatte da De Magistris in campagna elettorale pur di occupare qualche posticino privilegiato nell’establishment cittadino, noi non dimentichiamo: ha preso i voti dei cittadini flegrei ed è stato eletto con l’impegno di chiudere Bagnoli Futura, e ora banchetta allegramente con gli stessi personaggi che hanno dilapidato miliardi di euro; voleva mandare in galera Romeo, e ora consegna a quello stesso parassita a capo della lobby dei palazzinari le chiavi della città, e con esse l’intero patrimonio immobiliare…e la lista potrebbe continuare…
Questo quartiere non ha bisogno di auditorium o centri benessere: le persone che quotidianamente vivono il territorio è da tempo che chiedono alle istituzioni un tavolo per discutere di Lavoro, Casa, Spazi Sociali e Bonifica, argomenti che non possono più aspettare e che hanno la precedenza su tutto.
Non permetteremo a nessuno di farsi passerelle nel nostro quartiere, non potranno mai più brindare sui morti che Bagnoli ha pianto e che ancora piange. Non vogliamo più perderci in richieste e sollecitazioni verso chi con le orecchie tappate e gli occhi chiusi continua in un progetto fallimentare e dannoso per il futuro del quartiere.
Napoli, 27-07-2012
Movimento disoccupati flegrei