[Napoli] Contro la Militarizzazione dei Territori

Oggi un folto gruppo di attivisti si è riunito in presidio all’esterno della base NATO, nella cerimonia di chiusura della permanenza militare nella zona del colleggio ciano a Bagnoli. Realtà territoriali e cittadine si sono riunite per legittimare immediatamente la pretesa sui territori della ex base: i piani della giunta comunale e regionale prevedono la riallocazione degli stabili alla regione campania, commettendo l’ennesimo furto ai cittadini di Bagnoli e dell’area flegrea che dopo la mancata riqualificazione della zona dell’ex italsider vedono ancora lo spettro della speculazione e dell’affarismo che ha contraddistinto i politicanti di questa città per decenni, affacciarsi su questi territori. Dopo il presidio siamo partiti in corteo spontaneo per il quartiere, volantinando tra la popolazione.

Questo il testo distribuito:

Quale futuro per la NATO

Dopo 58 anni di presenza a Bagnoli la base NATO si trasferisce a Lago Patria ma tutt’ora gli enormi spazi e le innumerevoli strutture presenti all’interno sono inaccessibili a qualunque cittadino.

Siamo in piazza oggi nel giorno della parata di chiusura per richiedere cosa si voglia fare di questa struttura, sappiamo che la stessa verrà riaffidata alla Fondazione Banco di Napoli ma sono mesi che sentiamo parlare dei più disparati progetti sul futuro della zona senza avere nessuna informazione certa, si è parlato di uno stadio e adesso dello spostamento degli uffici regionali.

Come al solito queste risposte ci sembrano molto lontane dai problemi reali dei cittadini.

In questi giorni gli studenti sono in grande fermento, le scuole di Bagnoli e Fuorigrotta sono per la maggior parte occupate, la richiesta di nuove strutture che possano risolvere il problema dell’edilizia scolastica è un punto all’ordine del giorno condiviso da tutti.

Analogamente a ridosso della, oramai, ex base associazioni e cittadini lottano assieme per riappropriarsi della collina San Laise lasciata al degrado dopo anni di inutilizzo. Li è presente uno degli ultimi fondi agricoli del napoletano, i contadini che da anni lavorano quelle terre rischiano di essere cacciati dovendo far passo a pesanti speculazioni edilizie su quella zona.

Da sempre abbiamo appoggiato e partecipato alla lotta degli studenti e allo stesso modo abbiamo richiesto spazi aggregativi e abitativi per i proletari del quartiere. Sappiamo che dietro queste mura sono presenti risposte e soluzioni a questi disagi.

Noi come cittadini e associazione rivendichiamo questa zona e le strutture al suo interno, per troppo tempo ci è stato negato l’accesso a questo posto e per troppo tempo abbiamo dovuto sottostare al giogo della militarizzazione.

Di certo come internazionalisti non possiamo credere che il trasferimento di una base sia una vittoria da noi conquistata. La battaglia per la smilitarizzazione dei territori non è vinta, il comando si sposta andando ad occupare un altro posto, mantenendo intatto il suo ruolo nel mediterrano lasciando immutato il potere imperialista americano in Europa.

Rivendichiamo la necessità di ridare quest’area ai proletari Casa, Lavoro, Servizi e Spazi sociali!

Laboratorio Politico Iskra

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