Milano: presidio al Comune del Comitato per il Salario Minimo Garantito

Presidio milanese Salario Minimo Garantito

Lunedì 31 marzo il Comitato per il Salario Minimo Garantito di Milano ha debuttato in maniera indipendente nella piazza di Milano, presidiando per circa un ora e mezza, durante la riunione della giunta comunale, Palazzo Marino in piazza della Scala.
Il Comitato ha fatto la prima uscita cittadina “autonoma”, dopo un paziente lavoro di contatto coi disoccupati ai Centri per l’Impiego, dopo assemblee e riunioni regolari che hanno cementato il gruppo promotore e diffuso in esso le motivazioni di questa lotta sacrosanta e quanto mai attuale, necessaria per unificare le forze proletarie disperse da governanti borghesi, padroni e sindacalisti collusi.

Dietro al nostro striscione (“salario minimo garantito a disoccupati, precari, sottopagati”), abbiamo esposto alla popolazione le nostre ragioni, invitando i passanti ad unirsi a noi, e ad organizzarsi in modo indipendente da ogni organo politico o sindacale istituzionale.

Abbiamo colto l’occasione per denunciare pubblicamente, tra le altre cose, le folli spese per Expo 2015, che Governo, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano finanziano tagliando i sussidi ai senza lavoro e la cassa in deroga, in barba ai 400.000 disoccupati lombardi ed ai 3.300.000 disoccupati “ufficiali” d’Italia, e facendo strage di ogni altra “spesa sociale”. I grandi affari di Expo sono la manna per faccendieri e politicanti, come dimostra l’ultimo “scandalo” di Infrastrutture Lombarde, in attesa dei prossimi che verranno.

Durante il presidio è stata consegnata al sindaco di Milano una lettera del Comitato dove si elencano alcuni punti della nostra piattaforma, con relativa richiesta d’incontro. Essi sono:
1) sostegno ai disoccupati per il pagamento dei canoni e delle spese di locazione;
2) assegnazione immediata di alloggi prima dell’esecuzione dello sfratto;
3) gratuità del trasporto pubblico per tutti i disoccupati,
4) sussidio alimentare per le famiglie dei disoccupati e dei lavoratori o pensionati indigenti,
5) esenzione dalle spese sanitarie;
6) sostegno per le spese scolastiche dei figli nella scuola dell’ obbligo e secondaria superiore.

Sotto il palazzo del Comune sono riecheggiati più volte slogan per l’allargamento del fronte di lotta e per l’unificazione tra proletari disoccupati, precari ed occupati, al fine di costruire un fronte unico degli sfruttati che faccia pagare la crisi a chi l’ha provocata: i padroni ed il loro marcio sistema di oppressione!

Ci siamo riconvocati davanti a palazzo Marino qualora la nostra richiesta d’incontro rimanga inevasa.
Venuti a sapere dell’occupazione , nella stessa giornata di ieri, degli Uffici del comune di Palermo da parte dei disoccupati di quella città, abbiamo inviato loro un saluto ed un augurio di lotta, auspicando che si saldi un movimento vasto ed articolato che rivendichi un salario per vivere!

Lavoro o non lavoro vogliamo vivere!
Paghino gli sfruttatori, gli evasori, i parassiti, gli speculatori!
Salario minimo garantito di 1.250 euro al mese a disoccupati, precari, sottopagati!

Comitato per il Salario Minimo Garantito di Milano
salariogarantito.milano@gmail.com

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