Dopo sedici ore di trattative e oltre 60 ore di scioperi, firmato il
rinnovo. Si allunga la durata.
Centrato l´obiettivo
simbolico della cifra piena. Epifani: l´unità sindacale determinante.
ROMA – Cento euro. Ci sono volute quasi
sedici ore di trattativa ininterrotta, ma alla fine Fiom, Fim e Uilm hanno
raggiunto il loro obiettivo, anche simbolico: cento euro di aumento mensile
per il rinnovo del biennio economico del contratto dei metalmeccanici. Si è
conclusa ieri mattina poco prima delle nove una vertenza aperta da più di un
anno, con oltre 60 ore di sciopero, una manifestazione a Roma e,
soprattutto, una serie di blocchi stradali e ferroviari concentrati negli
ultimi giorni. «Se non chiudevamo a cento, non chiudevamo. Per qualcuno i cento
euro erano diventati una bandierina», ha ammesso il presidente della
Federmeccanica, Massimo Calearo, dopo aver siglato un´intesa che non ha
esitato a definire «indubbiamente onerosa» e ribadendo che «non ci sono stati
né vinti né vincitori».
Dopo due contratti separati, torna anche la firma della Fiom in calce
all´accordo. E il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, ha attribuito
proprio all´unità tra i sindacati un ruolo «determinante» per il risultato.
Plausi anche dal presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo:
«Quando si fa un contratto è un fatto sempre positivo. A maggior ragione in un
momento così travagliato del Paese». Telegrafico il segretario della Cisl, Savino
Pezzotta: «Finalmente!», mentre quello della Uil, Luigi Angeletti ha
attaccato gli industriali: «Speriamo che la prossima volta ci facciano
vedere un altro film». Soddisfatti il governo e il capo dell´Unione, Romano Prodi.
L´accordo, che sarà ratificato oggi dall´assemblea dei
500 delegati sindacali e sottoposto al referendum dei lavoratori intorno alla
metà di febbraio, prevede un allungamento della durata di sei mesi, cioè fino a
giugno 2007. Un escamotage che ha permesso di toccare la soglia dei cento euro.
Di fatto, per il milione e mezzo di metalmeccanici, si tratta di un aumento
di 85 euro dal momento che ogni mese in più corrisponde a 2,5 euro. Gli
aumenti arriveranno in tre tranche: 60 euro da questo mese; 25 euro dal
primo ottobre 2006 e 15 dal primo marzo 2007. Per il 2005, trascorso senza
rinnovo, sarà erogata una una tantum di 320 euro (160 a febbraio e 160 a
luglio).
Innovativa la parte riguardante i lavoratori (circa 20 mila) che in busta paga
hanno solo il minimo tabellare, né contratto aziendale né aumenti individuali,
dunque. Per loro è stato previsto un "elemento perequativo" di 130
euro (in pratica 10 euro al mese) che saranno erogati in una tranche a giugno
2007 con l´intento di trasformarlo in una voce della retribuzione con il
prossimo contratto.
Confermate tutte le altre parti del rinnovo sulle quali era stata definita
un´intesa di massima nel pomeriggio dell´altro ieri. Imprese e sindacati
puntano molto sul restyling dell´apprendistato sulla base della riforma Biagi:
le assunzioni costeranno quasi il 40 per cento in meno e questa potrebbe essere
la via principale per l´ingresso nel mercato del lavoro. Sarà esteso, previo
accordo con i sindacati, l´orario plurisettimanale a tutte le aziende. Il tema
dei contratti atipici (interinale e tempo determinato) è stato demandato ad una
commissione che entro luglio dovrà fissare le percentuali per il loro utilizzo.
Istituita anche una commissione per monitorare la competitività del settore.