Comunicato del SI-Cobas sui picchetti del 4 febbraio a Teverola.
Il presidio di martedì mattina organizzato dal SI-Cobas e dal Comitato a sostegno della lotta degli operai della logistica contro la messa in cassa integrazione di 20 operai della Server Coop.-Gesco Centro, cooperativa che gestisce in appalto le attivita’ di facchinaggio per la TNT di Teverola, alla luce di come sono andate le cose ha centrato gli obiettivi che si era prefissato.
Il blocco del transito delle merci provocato dai picchetti che fin dalle 5 di mattina e per oltre 4 ore hanno presidiato l’ingresso dei magazzini TNT, ha fatto male sul serio al padrone, al punto da costringerlo a convocare, coi picchetti ancora in corso, un incontro all’interno del magazzino col Si-Cobas e con quegli stessi facchini che solo 3 giorni prima erano stati mandati a casa dalla sera alla mattina col beneplacito della CGIL e “invitati” da quel momento a non avvicinarsi neppure all’ingresso dei cancelli.
Nel corso dell’incontro il sig. Busiello, dirigente di Gesco Centro, ha sottoscritto assieme ai membri della delegazione dei lavoratori un breve documento in cui si impegna a sollecitare un incontro con TNT in tempi brevi e si dichiara favorevole ad attivare tutte le soluzioni possibili per far assumere i 20 lavoratori nella nuova cooperativa subentrata il 1 febbraio a Server Coop. entro il termine di scadenza della cassa integrazione, al fine di evitare il baratro delle procedura di mobilita’ e quindi del licenziamento.
Si tratta di un primo ma importante risultato, che, per quanto parziale (il foglio firmato dal direttore di Gesco Centro e’ per ora solo una mera dichiarazione d’intenti) dimostra che la lotta paga e che il padrone sotto il ricatto del blocco delle merci e’ costretto a trattare: sta ora ai lavoratori proseguire la mobilitazione ad allargarla, a partire dai 100 che sono rimasti in TNT ma con l’orario ridotto da 8 a 6 ore e il salario notevolmente decurtato.
Allo stesso modo, la solidarieta’ attiva ai facchini portata fin fuori i cancelli TNT dagli operai del Comitato di lotta cassintegrati e Licenziati Fiat costituisce un episodio importante ed esemplare di unita’ reale tra lavoratori di differenti aziende, categorie ed etnie, ma uniti dal medesimo attacco padronale alle condizioni di vita e di lavoro.
Sappiamo che la battaglia per il reintegro a salario pieno di questi lavoratori e’ ancora lunga e in salita, ma la determinazione dimostrata dagli operai con la mobilitazione del 4 febbraio ci spinge a proseguire la lotta con ancor più convinzione e lavorare per un suo allargamento anche ad altri lavoratori seguendo l’esempio del movimento dei facchini che nel nord e nel centro Italia ha restituito diritti e dignita’ a migliaia di operai.
Per l’applicazione a tutti i magazzini TNT del CCLN della logistica
Per il reintegro a salario pieno di tutti i cassintegrati
Basta con lo sfruttamento schiavistico del sistema delle cooperative
No agli accordi truffa di Cgil-Cisl-Uil
Contro ogni tentativo di divisione tra gli operai: no alla cassa integrazione a zero ore; riduzione dell’orario di lavoro uguale per tutti ma a salario pieno, attraverso la CIG a rotazione.
5/2/2014
SI-Cobas Napoli