Il 5 ottobre noi saremo in piazza a Roma al fianco delle associazioni palestinesi / Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660

La Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660 aderisce alla manifestazione chiamata a Roma per il 5 ottobre dai GPI, dall’Udap e da altre associazioni e organizzazioni palestinesi.

Questa decisione esprime la nostra solidarietà al popolo palestinese e alla sua straordinaria resistenza allo stato di Israele colonialista, genocida, razzista, e ai suoi protettori della NATO, dell’UE, dell’Occidente tutto – Italia in prima fila.

Non siamo certamente soli/e in questo. Siamo dentro la grande compagnia di un movimento internazionale e, di fatto, internazionalista con la Palestina, mai come ora sentita ai quattro angoli della terra come “la patria degli oppressi di tutto il mondo”.

Stando alle esternazioni del ministro Piantedosi, il governo Meloni appare intenzionato a contrastare e, forse, ad impedire questa manifestazione. Denunciamo questa intenzione come ennesima riprova dell’aperta complicità con l’operazione genocida in corso in Palestina, che ha già causato a Gaza il massacro di decine di migliaia di palestinesi, in larghissima maggioranza donne e bambini, e ha prodotto una tale devastazione dell’ambiente di vita da rendere questo territorio inabitabile per decenni. Lo è a maggior ragione perché appare ormai imminente l’aggressione dello stato sionista anche al territorio libanese nel tentativo di schiacciare nel sangue l’attiva solidarietà che da questo paese, ancora una volta, arriva alla lotta di liberazione palestinese.

Il 5 ottobre noi saremo in piazza anche contro il DDL 1660, una legge liberticida, schiavista, da stato di polizia con cui il governo Meloni intende far fare alla repressione statale delle lotte, delle proteste e finanche del semplice dissenso, un salto di qualità, grazie anche all’aiuto di un’opposizione parlamentare di centro-sinistra che negli anni precedenti ha spianato la strada a queste nuove norme che in qualche caso vanno perfino oltre quelle del fascista codice Rocco.

Il DDL 1660, introducendo nuovi reati e nuove aggravanti di pena, colpisce insieme le manifestazioni contro le guerre, a cominciare da quelle contro il genocidio di Gaza, e quelle contro la costruzione di nuovi insediamenti militari; i picchetti operai; le proteste contro le “grandi opere”, la catastrofe ecologica, la speculazione energetica; le forme di lotta di cui questi movimenti si dotano per aumentare la propria efficacia come i blocchi stradali e ferroviari; le occupazioni a scopo abitativo di case sfitte. E contiene norme durissime contro qualsiasi forma di protesta e di resistenza, anche passiva, nelle carceri e nei Centri di reclusione degli immigrati senza permesso di soggiorno, perfino contro le proteste di familiari e solidali a loro supporto. Nel mentre assicura alle forze di polizia nuovi poteri e, di fatto, l’impunità per qualsiasi loro condotta sancendone l’intoccabilità, e arrivando a punire duramente perfino le lesioni lievissime da loro riportate.

Nel rendere pubblica questa nostra decisione, chiamiamo tutti/e coloro che in questi anni hanno preso parte alle manifestazioni per la Palestina, alle lotte proletarie, sociali, ecologiste, femministe, ad unirsi in un grande movimento unitario contro le guerre coloniali e imperialiste che già si affacciò a Milano il 24 febbraio scorso, e che oggi deve assumersi come compito urgente anche quello di impedire l’approvazione della legge e, se questa verrà approvata, contrastarne l’applicazione facendo da argine collettivo alla montante repressione di stato e padronale.

Rivolgiamoci con fiducia a quell’amplissima parte della società composta da lavoratori/lavoratrici, disoccupati/e, studenti/studentesse e persone comuni che forse intuiscono i pericoli da noi denunciati, ma ancora non si sono mossi. Invitiamoli ad unirsi alle associazioni palestinesi e alla nostra Rete per una grande manifestazione di protesta e di solidarietà.

TUTTI/E A ROMA IL 5 OTTOBRE!

DALLA PARTE DEL POPOLO E DELLA RESISTENZA PALESTINESE!

CONTRO IL DDL 1660 E LO STATO DI POLIZIA VOLUTO DAL GOVERNO MELONI!

PER IL RILANCIO DELLE LOTTE CONTRO LE GUERRE E L’ECONOMIA DI GUERRA!

18 settembre 2024

Rete Libere/i di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660

Questa Rete si è costituita l’8 settembre a Roma, dopo tre intense e molto partecipate assemblee di discussione e di lavoro chiamate dal Movimento dei disoccupati 7 novembre, dal Laboratorio politico Iskra e dalla Tendenza internazionalista rivoluzionaria. Ad essa, sulla base di un Manifesto che esprime in sintesi la posizione della Rete sul DDL 1660 e fissa i principali impegni di mobilitazione, hanno aderito, in sequenza, i seguenti organismi :

Le prime adesioni (in ordine alfabetico)

Assemblea in solidarietà con la resistenza palestinese, Trento – Associazione Libertade, Sardegna – Blocchi precari metropolitani, Roma – Brescia anticapitalista – Cagliari Social Forum – Casa del popolo, Teramo – Centro Handala Ali – 22 comitati sardi contro la speculazione energetica (*) – Comitato 23 settembre – Comitato No TAV di Trento – Comitato permanente contro le guerre e il razzismo, Marghera – Coordinamento dei Comitati di lotta di Roma e Viterbo – CPA Firenze Sud – CUB Pisa – CUB Rail – “Dobbiamo vivere” / Lavoratori disoccupati e precari, Torino – GPI / Giovani Palestinesi d’Italia – International Migration Alliance / sez. Italia – Laboratorio politico Iskra – Liberare tutt*, coordinamento contro la repressione e il carcere – Madri contro la repressione – Movimento di lotta per il lavoro 7 novembre, Napoli – Movimento NO TAV – Osservatorio Repressione – Panetteria occupata, Milano – SI Cobas – SBM / sindacato di base multicategoriale, Trento – Verona per la Palestina – Tendenza internazionalista rivoluzionaria – UDAP / Unione Democratica Arabo-Palestinese – Ultima generazione – USB sociale Sardegna

Nuove adesioni (in ordine alfabetico)

Associazione culturale La credenza, Bussoleno – Associazione marxista rivoluzionaria Controvento – Associazione Yairaiha onlus – Associazione politico-culturale Notti rosse Casalgrande (Reggio Emilia) – Attac Italia – Cobas Cagliari – Cobas Pubblico Impiego, Lombardia – Collettivo radiofonico Radio Grad, Pisa – Collettivo studentesco Liceo B. Croce, Palermo – Comitato anti-razzista 5 luglio, Fermo – Comitato Piazza Carlo Giuliani ODV, Genova – Giovani comunisti/e – Laboratorio politico perUnaltracittà, Firenze – Mamme in piazza per la libertà di dissenso, Torino – Movimento Nonviolento Sardegna – No Camp Derby, Pisa – Parallelo Palestina – Rifondazione comunista – Pcl – Terra e Libertà, Calabria.

Ulteriori adesioni

Collettivo di inchiesta sociale Ipazia, Napoli – Collettivo Hurriya, Pisa – Centro sociale FOA Boccaccio, Monza – Comitato Besta, Bologna – Comitato internazionalista, Como – Csoa ex-Snia, Roma – Carc – Melitea – Odissea, giornale di Milano – Plat, Bologna – Rete ambientalista/Movimento di lotta per la salute G. Maccacaro – Rosa rossa, blog anticapitalista – Soccorso Rosso Internazionale (Torino, Roma) – Pcmli – Uds della Campania

Ultime adesioni

Campagna Lasciatecientrare/MaipiuCIE, Gruppo anarchico Bakunin (Roma e Lazio), CUB Trento, Bilocale Popolare di Sferracavallo (Orvieto), Presidio No Inceneritori No Aeroporto (Firenze), Collettivo transfemminista FuoriGenere (l’Aquila), Rete Jin – nodo di Milano, Collettivo Controtendenza (Piacenza), Ambulatorio medico popolare, Milano – Casematte (L’Aquila), Genova antifascista, Nuova Resistenza.

Eventuali nuove adesioni vanno inviate a fermiamoidecretisicurezza@gmail.com