Hamas frena le bande "No ai civili armati"

ISRAELE, MEDIO ORIENTE

Rep

Ma i miliziani di Fatah sfidano il divieto

 

GAZA – La polveriera di Gaza rischiava ieri di
sfuggire al controllo del neonato governo di Hamas. Dopo un giorno di scontri
fra fazioni rivali palestinesi, conclusosi con tre morti, il primo ministro
Isamil Haniyeh ha imposto il divieto ai civili di circolare armati per le vie
di Gaza
. «Quel che è accaduto è pericoloso», commenta Haniyeh, « e non deve
ripetersi».

Gli scontri sono iniziati venerdì in seguito all´assassinio di Abu Yousef
al-Quqa, comandante delle Brigate Salahuddin, braccio armato dei Comitati di
resistenza popolare
: una formazione che raggruppa vari movimenti radicali,
ex membri di Fatah vicini al partito del presidente Abu Mazen, di Hamas, della
Jihad islamica e dei martiri al-Aqsa. I Comitati accusano la polizia preventiva
palestinese di collusione con Israele nell´attentato all´autobomba costato la
vita ad al-Quqa: accuse degenerate in sanguinosi scontri.
«Riporteremo la legge e l´ordine a Gaza», promette Haniyeh che ha raggiunto al
telefono il presidente Abu Mazen in viaggio in Sudafrica per coordinare con lui
l´azione. «Tutte le milizie si astengano dalle accuse reciproche e dal
richiamare civili armati nelle strade»
. Il premier ha annunciato l´avvio di
un´inchiesta sulla morte di al-Quqa. Tuttavia 300 miliziani di Fatah hanno
sfidato il divieto: di scorta a Samir al-Mushrawi, leader di Fatah sospettato
d´aver agito di concerto con Israele nell´assassinio di al-Quqa, lo hanno
accompagnato esplodendo colpi in aria, e reclamando l´arresto di un capo dei
Comitati, colpevole a loro avviso d´avere scatenato le ostilità
.
«Siamo in contatto con le parti coinvolte sul campo per risolvere la crisi»,
conferma il portavoce del Ministero dell´interno Khaled Abu Hilal. I Comitati
hanno accolto il richiamo del premier. Si uniforma anche al-Mashharawi, che
assicura la propria collaborazione: «Mi rivolgo gli uomini di Fatah affinché
non si facciano trascinare nella sommossa».

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