Giordania, attacco ai turisti un iracheno spara tra la folla

MARCO
ANSALDO


Ucciso un inglese, cinque feriti. L´ombra di Al Qaeda

L´attentatore proviene dallo
stesso villaggio di Al Zarqawi, capo della rete terroristica islamica in Iraq
ucciso dagli americani
L´attentatore ha aperto il fuoco urlando: "Allah è il più grande"
Il gruppo stava visitando l´Anfiteatro romano della capitale giordana

GERUSALEMME – L´ombra del defunto al Zarqawi si
allunga dietro un misterioso attacco avvenuto ieri in Giordania. Nel pieno
centro della capitale Amman, un uomo ha improvvisamente aperto il fuoco su un
gruppo di turisti, al grido di «Allah è il più grande», uccidendone uno. La
caccia agli occidentali in Medio Oriente si arricchisce così di un nuovo,
inquietante capitolo.
La vittima è un britannico. I cinque feriti sono due donne britanniche,
un´australiana, una neozelandese e un olandese. Nella sparatoria è rimasta
ferita anche la guida turistica giordana
, che svolgeva mansioni di
poliziotto per il gruppo. L´attentatore è stato catturato dalla polizia e
arrestato
.
Ma a impensierire gli inquirenti, oltre alla decisione dell´attentatore di aver
voluto colpire precisamente una comitiva di turisti occidentali, è la sua
provenienza. L´uomo si chiama Nabil Ahmad Jaaoura, 37 anni, ed è nato in
Giordania nella stessa città natale del leader di Al Qaeda in Iraq, Mussab al
Zarqawi, ucciso all´inizio di giugno dalle forze americane
.

Il ministro degli Esteri, Eid Fayez, afferma che il terrorista non sembrava
avere dei complici. Ma la polizia di Amman sta setacciando la città e
ricostruendo le conoscenze dell´uomo per capire legami e motivi dell´agguato.
Le autorità giordane sono molto preoccupate dall´attacco, sferrato nel mezzo
della capitale, tra passanti e visitatori. Come il possibile attentato sfiorato
giorni fa in Egitto contro viaggiatori israeliani – sventato solo grazie al
deciso intervento del Mossad – così l´omicidio di Amman rischia di arrestare il
flusso della fiorente industria turistica giordana.
Non solo, ma il moderato sovrano Abdallah II teme un attacco interno, dovuto
alla propria condotta politica di dialogo e attenzione sia nei confronti di
Israele sia verso l´America. La Giordania, alleata affidabile degli Stati
Uniti, è stata per anni un´isola relativamente felice nel panorama di violenze
e conflitti che hanno insanguinato la regione
.

L´agguato di ieri si è svolto davanti all´anfiteatro romano, meta turistica
principale dei viaggiatori ad Amman. «Stavo passeggiando – ha raccontato un
testimone – quando ho visto un uomo estrarre dalla tasca una pistola, e
gridando «Allah è il più grande» ha cominciato a sparare. Poi ho visto un
turista che sembrava morto e altri tre feriti. Facevano parte di un gruppo di sette
persone».
L´attentatore ha sparato quattordici colpi, in due sequenze, prima di essere
neutralizzato dalla polizia.
«Noi come governo e come popolo – ha poi detto il ministro dell´Interno, Eid
Fayez – siamo rattristati per l´accaduto e speriamo che si tratti di un
episodio che non porti conseguenze sulla sicurezza e sul turismo». Il 10
novembre dello scorso anno, cellule di Al Qaeda provenienti dall´Iraq compirono
tre attentati suicidi simultanei in altrettanti alberghi della capitale
giordana. Il bilancio fu di 56 morti e di circa 300 feriti
, in quello che è
stato il peggior episodio di sangue nel paese. Ma è dal febbraio del 2002
che la Giordania viene scossa periodicamente da attentati terroristici, cioè da
quando una bomba piazzata per eliminare il capo dei servizi segreti provocò
invece la morte di due passanti, un egiziano e un iracheno
. Fu il primo
attentato mortale compiuto in Giordania dopo dieci anni. In ottobre, un
cittadino statunitense, Lawrence Foley, che lavorava per l´agenzia di sviluppo
delle Nazioni Unite, venne ucciso ad Amman da otto colpi di pistola. Per
quell´episodio furono condannate a morte otto persone, incluso al Zarqawi. Nel
settembre del 2003 le autorità annunciarono infine la scoperta di una «rete del
terrore», guidata da membri di al Qaeda e del gruppo curdo iracheno Ansar al
Islam. Furono arrestate 15 persone: tutti con l´accusa di progettare attentati
contro occidentali
.

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