Gazprom e Naftogaz – l’offerta di Putin + vari

Energia, gas, Russia, Ucraina
Faz      100504
Gazprom e Naftogaz – l’offerta di Putin

–   Il primo ministro russo, Putin, ha proposto al primo ministro ucraino di fondere il gruppo russo monopolista Gazprom con il gruppo statale ucraino Naftogaz.

–   La proposta russa va a toccare il cuore di quello che, secondo il campo filo-occidentale dell’Ucraina, consente di mantenere la sovranità del paese.

o   La proposta non è stata finora meglio definita; tuttavia in caso di fusione gli esperti prevedono, data la molto maggiore dimensione di Gazprom rispetto a Naftogaz, che il gruppo russo avrebbe il controllo completo del nuovo gruppo con il rischio per l’Ucraina di perdere la propria indipendenza.

●    Mosca ritiene evidentemente di avere in mano la leva per vincere l’opposizione ucraina:

o   i due gasdotti gestiti da Gazprom che presto aggireranno l’Ucraina verso l’Occidente,

o   Nord Stream (in costruzione, e passante per il Baltico) e South Stream (in progetto, e passante per il Mar Nero),

o   rotte alternative, con cui la Russia potrebbe minacciare di ridurre il gas passante per l’Ucraina, causando forti perdite a Naftogaz per mancati pedaggi.

●    Mosca sta probabilmente offrendo a Kiev di continuare il pieno utilizzo dei gasdotti ucraini,

o   ma solo se diventano proprietà comune.

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–   Grazie alla considerevole pressione che è in grado di esercitare su Gazprom, Neftogaz è considerato un’arma fondamentale del’Ucraina contro i tentativi egemonici della Russia, motivo per cui nessun governo ucraino ha mai voluto cederlo.

o   Come quest’arma funzioni lo si è visto nelle due settimane di scontri russo-ucraini del gennaio 2009, quando Neftogaz chiuse a Gazprom, causandogli perdite miliardarie, e alcune regioni europee non ricevettero gas.

o   Nei suoi 38 200 km di gasdotti attualmente l’80% dell’export di gas russo verso l’Europa occidentale.

o   Con i suoi 170 000 dipendenti Neftogaz è di gran lunga il maggior datore di lavoro della regione;

o   Neftogaz ha un ruolo centrale nel commercio del gas europeo, grazie al suo potere discrezionale sui gasdotti e depositi di gas (13) che l’Ucraina ha ereditato dall’Urss nel 1991.

o   Nei suoi 13 depositi sotterranei vengono accumulate d’estate el riserve invernali per l’Europa.

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Bloomberg   100430
Putin cerca di “unificare” Gazprom e il gruppo ucraino Naftogaz
Maria Levitov and Anna Shiryaevskaya

– Nel terzo incontro in dieci giorni tra i primi ministri russo ed ucraino, Putin e Azarov:

●    Putin ha proposto di “unificare” Gazprom e Naftogaz; un successo economico, se va in porto, dopo quello politico.

●    Secondo un analista, per tenere basso il pedaggio, Gazprom deve cooperare con l’Ucraina, e consentirle di investire nei gasdotti Nord Stream e South Stream.

●    South Stream, di proprietà di Gazprom e dell’italiana ENI, potrebbe non essere necessario se Gazprom riesce a conquistare il controllo di Naftogaz.

– In precedenza Putin aveva proposto la creazione di una holding nucleare tra Russia e Ucraina, dopo che Mosca aveva accettato di investire $45 MD in Ucraina per sussidi energetici per il prossimo decennio,

o   in cambio della proroga dell’affitto della base navale russa in Crimea fino al 2042, accordo raggiunto a due mesi dall’elezione a presidente del filo-russo Yanukovych, e definito da Putin «una necessità costosa».

– Negli scorsi 4 anni, Gazprom ha tagliato due volte le forniture di gas a causa di dispute sui prezzi e tensioni politiche.

– Gazprom è pronta ad uno scambio di azioni con Neftogaz, come ha già fatto con la tedesca Ruhrgas E.on e l’italiana Eni.

– Naftogaz possiede quote nella produzione, trasporto e immagazzinaggio di gas.

– Il controllo sui grandi depositi di Neftogaz in Ucraina occidentale consentirebbe a Gazprom di modulare a seconda della domanda i flussi verso l’Europa.

Gazprom intende portare le sue forniture dal 25 al 32% del fabbisogno europeo di gas.

MilanoFinanza          100501

Ucraina: l’opposizione respinge la fusione tra Gazprom e Naftogaz

Sabato 01 Maggio 2010 14:56

KIEV – Per l’ex premier ucraino l’idea di una fusione tra la società del gas di proprietà dello Stato con quella russa di Gazprom “potrebbe danneggiare la sovranità dell’Ucraina”.

Citata dalla PressTv,  Julia Tymoshenko ha definito come un “brutto scherzo” la proposta di fusione tra Gazprom e Naftogaz, annunciata ieri durante l’incontro tra i primi ministri di Ucraina e Russia. La Tymoshenko, attualmente leader dell’opposizione ucraina, ha inoltre affermato che dal suo punto di vista "si sta lavorando per la liquidazione dell’indipendenza dell’Ucraina".

Venerdì il primo ministro russo Vladimir Putin ha proposto la fusione tra il gigante nazionale Gazprom e la società energetica ucraina Naftogaz, al centro delle dispute sul metano tra Mosca e Kiev.

L’idea ha mandato su tutte le furie l’opposizione filoccidentale ucraina in una situazione già di grande tensione dopo la proroga dell’affitto alla flotta russa delle basi sul Baltico. La Tymoshenko ha quindi chiesto ai parlamenti di bocciare la proposta. L’ex premier ucraino ha anche sollecitato la messa a punto di un piano efficace che porta alla destituzione del presidente ucraino Viktor Yanukovich. "Solo una resistenza nazionale può fermare questo uomo. Abbiamo bisogno di elaborare un piano efficace per rovesciare Yanukovych", ha affermato senza mezzi termini.

Faz      100504
Gasprom und Naftogas – Putins Angebot

Unsittlicher Antrag von Wladimir Putin: Der russische Ministerpräsident will den Monopolisten Gasprom mit dem viel kleineren ukrainischen Staatskonzern Naftogas verschmelzen. Der Vorschlag rührt an die Grundfesten der ukrainischen Souveränität.

Von Konrad Schuller, Warschau

03. Mai 2010

–   Es sei nur so ein Einfall gewesen, ein „Impromptu“ des Gastgebers, sagten die Ukrainer, nachdem Putin gesprochen hatte. Nein, hielt der Sprecher des russischen Ministerpräsidenten entgegen, es sei vielmehr „ein durchdachter, durchgerechneter Vorschlag“. Vor laufenden Kameras hatte Putin dem überraschten ukrainischen Ministerpräsidenten Asarow am Freitagabend in Sotschi einen Vorschlag gemacht, der aus Sicht der ukrainischen Staatsräson wie ein unsittlicher Antrag klang: Der russische Monopolist Gasprom solle mit dem viel kleineren, aber ebenfalls riesigen ukrainischen Staatskonzern Naftogas Ukrainy vereinigt werden.

–   Der Vorschlag rührt an die Grundfesten dessen, was vor allem das vor kurzem abgewählte „westliche“ Lager in der Ukraine für einen Kern der Souveränität des Landes hält. Der Staatsmonopolist Naftogas Ukrainy ist mit seinen 170.000 Angestellten nicht nur das bei weitem wichtigste Unternehmen der Region.

–   Er ist mit seiner Verfügungsgewalt über die Gasleitungen und Gasspeicher, die die Ukraine 1991 von der Sowjetunion geerbt hat, auch ein zentraler Spieler im europäischen Gashandel.

–   Durch die 38.200 Kilometer Transitleitungen, die Naftogas kontrolliert, fließen gegenwärtig etwa 80 Prozent des russischen Gasexports nach Westeuropa.

Hebel, die den ukrainischen Widerstand überwinden

–   Die 13 gigantischen unterirdischen Gasspeicher von Naftogas, die immer im Sommer befüllt werden, sind die Winterreserve Europas.

–   Deswegen war Naftogas immer mehr als nur ein Unternehmen: Wegen des Druckpotentials gegenüber Gasprom, das in seinen Röhren und Speichern steckt, galt der Konzern immer als die entscheidende Waffe der Ukraine im Kampf gegen russische Hegemonieansprüche.

–   Wie diese Waffe wirkt, zeigte sich zuletzt im Januar 2009, als der Gasstrom infolge eines russisch-ukrainischen Streites für ein paar Wochen abbrach: Gasprom machte damals Milliardenverluste, und Europa, das in einigen Regionen kein Gas erhielt, fror. Wegen dieser Bedeutung hat keine ukrainische Regierung Naftogas je aus den Händen geben wollen.

–   Putins Vorschlag, Naftogas und Gasprom zu „verschmelzen“, ist bisher nicht näher erläutert worden. Da aber Gasprom viel größer ist als Naftogas, fürchten Fachleute, dass der Effekt die totale Kontrolle Russlands über Naftogas und damit eine Gefahr für die Selbständigkeit der Ukraine sein könnte. Moskau glaubt offenbar, diesmal Hebel zu besitzen, mit denen es den ukrainischen Widerstand überwinden kann.

Empfindliche Einbußen bei Transitgebühren

–   Bald sollen zwei von Gasprom betriebene Gasleitungen die Ukraine umgehen: Schon gebaut wird „Nord Stream“, die durch die Ostsee nach Deutschland führt, geplant ist „South Stream“ durch das Schwarze Meer nach Westen.

o    Diese Leitungen könnten das wichtigste Druckmittel der Ukraine (Unterbrechung des Gasflusses) unterlaufen, weil Russland dann Ausweichrouten besäße.

–   Außerdem könnte Russland drohen, den Gasstrom durch die Ukraine zu reduzieren, was Naftogas empfindliche Einbußen bei den Transitgebühren brächte.

–   Nun bietet Moskau offenbar an, die ukrainischen Leitungen weiterhin in vollem Maß zu nutzen – aber nur, wenn sie gemeinsames Eigentum werden. Putins Sprecher Peskow hat nach dem Gespräch der Ministerpräsidenten darauf hingewiesen, dass „vor dem Hintergrund“ der neuen russischen Ausweichstrecken eine Fusion garantieren könnte, dass die Röhren durch die Ukraine weiter genutzt werden.

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Upi.com          100503

KIEV, Ukraine, May 3 (UPI) — A possible merger between Russian gas monopoly Gazprom and Ukrainian utility Naftogaz contradicts Ukrainian national interests, a former president said.

Ukrainian President Viktor Yanukovych is in the process of redefining the gas relationship with Moscow. He lobbied for revised gas contracts since taking office in February, reaching an April agreement for a 30 percent discount for gas.

Gazprom cut gas supplies to Ukraine in January 2009 because of disputes over contracts and debts. A contract signed in 2009 by Prime Minister Yulia Tymoshenko placed stiff penalties and obligations on Kiev.

Russian Prime Minister Vladimir Putin last week proposed incorporating Naftogaz into Russian gas monopoly Gazprom as part of the revised relationship.

Former Ukrainian President Viktor Yushchenko, however, said the proposal gave Moscow too much leverage in the regional energy sector.

The proposal "contradicts Ukrainian national interests and crosses out all Ukraine’s successful groundwork for the last 18 years on the Ukrainian energy sector’s integration to the civilized European energy space," the Interfax-Ukraine news agency quoted the former president as saying.

Lawmakers in the Ukrainian parliament scuffled during last week’s debate over the revised gas deal, thought the measure ultimately passed Thursday.

Bloomberg      100504

Putin Seeks to ‘Unify’ Gazprom, Ukraine’s Naftogaz (Update2)

April 30, 2010, 12:42 PM EDT

 (Updates with comments from analyst in fifth paragraph.)

By Maria Levitov and Anna Shiryaevskaya
April 30 (Bloomberg) –

–   Russian Prime Minister Vladimir Putin proposed uniting state-run OAO Gazprom and Ukraine’s state energy company, NAK Naftogaz Ukrainy, while seeking closer political and economic ties with the neighboring country.

–   “We talked about integration in nuclear energy, and we can do the same thing with gas,” Putin told reporters today in Sochi, southern Russia, after meeting with his Ukrainian counterpart, Mykola Azarov, for the third time on 10 days. “I propose unifying Gazprom and Naftogaz.”

–   Earlier this week in Kiev, Putin suggested forming a nuclear energy holding company between the two former Soviet Union[e] republics after Russia agreed to invest as much as $45 billion in Ukraine in fuel subsidies in the next decade.

–   Ukraine moves about 80 percent of Russia’s Europe-bound gas exports via the Soviet-era transportation network. The world’s biggest gas company, Gazprom cut supplies to Ukraine, reducing flows to Europe, twice in the last four years because of pricing disputes amid strained political ties.

“This is part of Russia’s campaign to extend influence in Ukraine and would achieve its long-held ambition to control the transmission of gas,” Chris Weafer, chief strategist at UralSib Financial Corp., said by phone.

Asset Swaps

–   Russian and Ukrainian officials will meet after the May holidays to discuss merging the companies, Gazprom Chief Executive Officer Alexei Miller told reporters in Sochi. Gazprom is ready to consider asset swaps with Naftogaz, he said. To expand into global markets, Gazprom has swapped assets with Germany’s E.ON Ruhrgas AG and Italy’s Eni SpA.

–   Naftogaz has assets in gas production, transportation and underground storage, from exploration to end user, that interest Gazprom, Miller said.

–   Control over Naftogaz’s large gas storage capacity in western Ukraine would allow Gazprom to fine-tune flows to Europe according to demand, Mikhail Korchemkin, director of East European Gas Analysis in Malvern, Pennsylvania, said by phone. The Russian export monopoly meets about a quarter of European gas needs, and seeks to boost that to 32 percent.

The proposal to unify the companies was met “with an enthusiastic positive response” at a meeting of officials from the two countries today, Miller said.

Impromptu Proposals

–   The proposals weren’t discussed, Unian reported, citing the Ukrainian prime minister’s spokesman, Vitaliy Lukyanenko. The government will consider “the impromptu” and study specific proposals, the Ukrainian news agency said.

–   Russia last week pledged $40 billion to $45 billion of investment in gas supply subsidies during the next 10 years in exchange for Ukraine extending its lease to a navy base on the Crimean Peninsula to 2042. Putin cut the gas export tax for Gazprom to compensate for the gas price discount to Ukraine.

–   Putin called the agreement, reached two months after Ukraine elected Viktor Yanukovych as its new president, an “expensive” necessity.

–   Relations between the countries had grown strained under Yanukovych’s predecessor, Viktor Yushchenko, who had pledged closer ties with Europe and the North Atlantic Treaty Organization, angering Russia.

‘Absorption of Naftogaz’

–   “Russia wants to strengthen and develop its success on the political level with an economic success,” said Volodymyr Omelchenko, an analyst at the Kiev-based Razumkov Center for Economic and Political Studies. “This can only mean one thing – absorption of Naftogaz by Gazprom.”

–   The Russian gas export monopoly needs to work with Ukraine to keep transit fees low, allowing it to invest in its planned Nord Stream and South Stream pipelines to Europe, Omelchenko said.

–   South Stream, owned by Gazprom and Eni, may be unnecessary if Gazprom gets control of Naftogaz, Korchemkin said. Nord Stream, designed to link Russia and Germany under the Baltic Sea, earlier this month entered the construction phase.

–   Putin started pushing South Stream after the first gas dispute with Ukraine led to a cutoff to clients in Europe in 2006. Last week he traveled to Vienna to seal Austria’s participation in the project, which would bypass Ukraine by crossing under the Black Sea and up the Balkans to central and southern Europe.

–   Russia is on track with South Stream and may also increase capacity of Nord Stream, if needed, Putin said on Monday.

–   The yield on Naftogaz’s $1.6 billion, 9.5 percent bonds due in 2014 extended a decline, falling 48 basis points, the biggest drop in more than two months, to 7.582 percent by 5:10 p.m. in Kiev, according to Bloomberg data. Bond prices move inversely to yields.

–   Gazprom shares fell 2.4 percent to 170.33 rubles.

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