Gas, Bersani chiede l´intervento Ue

LUCA PAGNI

Il ministro italiano al commissario per l´Energia: serve
un maggiore coordinamento delle politiche continentali

"L´asse Gazprom-Sonatrach farà salire i prezzi
europei" 

L´accordo russo-algerino mette in apprensione i paesi più
esposti all´import


Lettera di BERSANI alla UE: chiede coordinamento fra i
consumatori di gas UE per fare fronte al cartello russo-algerino creatosi con
l’accordo tra Gazprom e Sonatrach.


MILANO – Bruxelles era già intenzionata a
intervenire. Da ieri, ha un motivo in più: la lettera con cui il ministro per
lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, ha chiesto al Commissario europeo
all´Energia Andris Piebalgs di prendere al più presto posizione sull´accordo
sottoscritto tra il colosso del gas russo Gazprom e quello algerino Sonatrach.
Un´alleanza (di cui fa parte anche la società petrolifera Lukoil) che sta
mettendo in ambasce più di un governo dell´area dell´euro, essendo Gazprom e
Sonatrach di gran lunga i maggiori fornitori di gas del Vecchio Continente. Il
timore è quello di finire nelle mani di un monopolio di fatto
.
«L´accordo – si legge nella lettera di Bersani – conferma le preoccupazioni già
espresse sugli effetti del sistema europeo degli approvvigionamenti del gas e
su quello italiano in particolare, derivanti dalla dipendenza delle
importazioni da un limitato numero di paesi fornitori, che andrà crescendo nei
prossimi anni». Il pericolo insito nell´accordo tra il colosso russo e quello
algerino sono evidenti. Perché nessuno – fa intendere Bersani – crede che le
due società si limitino ad una alleanza per lo sfruttamento congiunto di nuovi
giacimenti. Le intese – scrive ancora il ministro diessino – non potranno non
riguardare anche «lo sviluppo del settore del gas naturale liquido e la
possibilità di formazioni di imprese congiunte e di ottimizzazione delle
forniture, benché non abbiano impatti immediati, data la struttura
dell´importazione prevalentemente caratterizzata da contratti a lungo termine,
determinano in prospettiva la eventualità di pressioni economiche sui prezzi
europei del gas». Urge al più presto un intervento congiunto dell´Unione.
Bersani lo individua in «un maggior coordinamento a livello continentale tra
politica energetica e politica estera, in modo da definire un quadro di accordi
comuni con i paesi produttori, entro il quale possano inserirsi le strategia di
approvvigionamento delle singole imprese europee»
.
Non solo. Bersani propone al Commissario Piebalgs una scaletta di
interventi. Si parte con la richiesta «ai due paesi interessati di dettagliate
informazioni sul contenuti degli accordi al fine di valutarne i potenziali
effetti sul mercato europeo». Si prosegue con «l´intensificare la
diversificazione degli approvvigionamenti». Per concludere con il «garantire
effettive condizioni di reciprocità tra imprese europee e imprese direttamente
controllate dai paesi produttori nel caso queste ultime intendano accedere al
mercato europeo del gas»
.
A Bersani è arrivata ieri una prima risposta da parte di uno dei portavoce
della Commissione: «Seguiamo con attenzione gli sviluppi del mercato e i
riflessi sul rifornimento energetici. Guarderemo con attenzione a questa
intesa, che è un accordo commerciale, e chiederemo alcuni dettagli in
più".
E sul tema del gas ieri c´è stato un nuovo provvedimento dell´Autorithy per
l´Energia, presieduta da Alessandro Ortis che fa seguito al decreto del 4
agosto scorso, sempre a firma del ministro Bersani per fronteggiare
un´eventuale emergenza gas per il prossimo inverno. Lo scopo è quello di
spingere le grandi utenze industriali a sottoscrivere contratti che prevedano,
all´occorrenza, la possibilità che le forniture siano interrompibili. In modo
che il gas sia destinato alle centrali in caso di richiesta di energia sopra la
media. Gli incentivi consistono nella riduzione del 50% delle tariffe di
trasporto del gas. Secondo i quantitativi di gas richiesti nel corso del 2005
si tratta di uno sconto che può arrivare per il sistema nel suo complesso fino
ai 50 milioni di euro.

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