Dall'Iran all'energia, asse tra Italia e Francia

Alessandra Coppola

Prodi incontra il premier de
Villepin: impegno comune per la pace in tutto il Medio Oriente


Dichiarazioni di collaborazione fra
ITALIA e FRANCIA su IRAN, immigrazione ed energia.

Sia ITALIA sia FRANCIA
considerano insufficiente la politica energetica europea; VILLEPIN prospetta
che l’Enel possa acquistare parte delle attività dimesse da Suez e Gaz de
France e riconosce all’ITALIA un possibile ruolo nella trattativa sul nucleare
iraniano; PRODI e VILLEPIN dichiarano comune volontà di affrontare insieme il
problema dell’immigrazione.


ROMA — Due «Paesi fratelli», che si sono ritrovati
e promettono adesso di accantonare diffidenze e incomprensioni. «L’Italia è
vicina al cuore della Francia» dice Dominique de Villepin. La visita a Roma del
premier di Parigi, ieri dal presidente del Consiglio Romano Prodi, salda un
asse che negli ultimi tempi si era incrinato e rilancia un’intesa a tutto
campo. Dall’immigrazione alla forza Onu in Libano; dal dialogo con l’Iran, fino
alla pagina delle più recenti liti «in famiglia»: l’energia
.
«Perfetta armonia», «forte azione comune»: evaporata con l’ultimo governo
Berlusconi l’ostilità francese per una gestione considerata troppo atlantista,
Villepin ha mostrato nei confronti di Prodi una nuova apertura.
ECONOMIA — Già nella visita a Parigi a giugno, il presidente del
Consiglio aveva affrontato l’argomento: ristabilire una simmetria nelle
relazioni economico- industriali tra i due Paesi
. La risistemazione della
scacchiera comprende diverse pedine, dalle compagnie aeree al settore bancario,
fino all’importante partita energetica. Sul tavolo la presenza di Edf in
Italia e soprattutto le conseguenze della fusione annunciata tra i due colossi
Gaz de France e Suez
(decisa a Parigi a febbraio come reazione alla
possibilità di un’Opa Enel). Entrambi «insoddisfatti» della politica energetica
europea comune, Prodi e Villepin spiegano che la questione sarà affrontata, per
cominciare, a livello bilaterale: incontro il 28 settembre tra il ministro per
lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani e il collega François Loos
. Il
premier francese difende la creazione del colosso Gdf-Suez (sarà discussa in
Parlamento dal 7 settembre): «Interesse nazionale». Ma apre a correzioni su
indicazione di Bruxelles (che sta valutando se l’operazione restringe la
concorrenza e ha già inviato le prime osservazioni critiche). Il che potrebbe
anche far rientrare l’Enel nella partita.
IRAN — Sciolte le difficoltà nella creazione di una forza di pace in
Libano Sud, Roma diventa «partner di riferimento» anche in Medio Oriente
.
Dice Villepin: «L’impegno diplomatico e sul terreno dei nostri due Paesi è
elemento importante per la pace e la stabilizzazione della regione». Critica
condivisa a Teheran per la mancata sospensione del programma nucleare. Con una
importante sottolineatura: «L’Italia, primo partner commerciale dell’Iran —
riconosce il premier francese — , ha un’esperienza che può essere estremamente
utile in questa situazione». Suona come un invito nel gruppo dei Paesi
mediatori
.
IMMIGRAZIONE — Più scontata l’intesa, ma anche più urgente il tema. Prodi
lo indica in cima alla lista: «L’immigrazione è "il" problema, non
uno dei tanti. Un’emergenza». In cantiere progetti che coinvolgano le due
sponde del Mediterraneo, ancora nel segno di questa rinnovata cooperazione
.
Il nostro, marca il premier, «è un rapporto stretto».

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