CORRIERE Mer. 10/5/2006
Il Consiglio è stato varato
il 15 marzo da 170 voti contro 191 nell’Assemblea generale dell’Onu al posto
della Commissione per i diritti umani.
LA COMMISSIONE Fondata nel 1946, era composta da 53 rappresentanti
eletti dall’Ecosoc (Consiglio
economico e sociale dell’Onu). I candidati, nominati per gruppi regionali, di
solito passavano senza opposizione. La Commissione era stata criticata
perché includeva Stati membri noti per lo scarso rispetto dei diritti umani
(tra cui la Cina, Cuba, lo Zimbabwe, l’Arabia Saudita, il Pakistan e la Libia)
e perché spesso veniva usata come strumento per attacchi politici tra Stati
anziché per un dialogo costruttivo e l’effettiva promozione dei diritti. Nel
2001, gli Usa per la prima volta non furono eletti: la Ue rifiutò di
appoggiarli per via dell’opposizione di Washington alla creazione della Corte
penale internazionale. Nel 2004 gli Usa, riammessi, contestarono l’elezione
del Sudan tra i membri nonostante la responsabilità del governo sudanese nel
genocidio a Darfur.
IL CONSIGLIO Comprende 47 Stati membri, ripartiti per gruppi
regionali. Tra gli Stati eletti ieri dall’Assemblea generale (con
una maggioranza di 96 su 191) vi sono: Cina, Pakistan Arabia Saudita, Cuba,
Russia, Malesia, Algeria. Dovrebbero esserci periodiche verifiche del
rispetto dei diritti umani tra i membri. Ma Usa e Israele hanno votato contro
la creazione del Consiglio, perché convinti che non offra garanzie
sufficienti.