12 mesi di guerra
Decine di migliaia di morti, ucraini ma anche russi
Milioni di sfollati, un paese distrutto
NO ALLA GUERRA IMPERIALISTA!
Non si tratta di parteggiare per Putin o Zelensky-Biden.
Non si tratta di essere neutrali o equidistanti, ma di opporsi a entrambi gli schieramenti bellicisti, per rovesciare il sistema di cui fanno parte, che genera la guerra. A partire da casa nostra.
Occorre costruire un terzo fronte, quello dei lavoratori, per unire i lavoratori di tutti i paesi nella lotta contro la guerra e i governi della guerra, per una società senza sfruttamento dell’uomo sull’uomo nella quale la guerra non avrebbe motivo di esserci.
Anche quella in Ucraina è infatti una guerra tra Stati imperialisti per conto dei grandi capitalisti, per chi ha il “diritto” di sfruttare il lavoro dei proletari ucraini, e le risorse della terra: i capitalisti russi, o quelli tedeschi, europei, americani? E’ una guerra sulla pelle dei proletari russi e ucraini, lanciati come carne di cannone gli uni contro gli altri per decidere chi li sfrutterà.
Il nazionalismo russo come quello ucraino sono le ideologie con le quali i governanti cercano di asservire le menti e i cuori dei lavoratori e fargli accettare l’idea che devono sacrificare la propria vita per la “nazione”. I lavoratori non hanno patria; la nostra patria è il mondo!
Uniamoci a chi in Russia come in Ucraina e nei paesi NATO si oppone alla guerra!
Occorre uscire dalla logica di parteggiare così come dalla illusione “pacifista” di chiedere ai potenti di essere buoni e trovare un accordo senza far decidere ai cannoni.
In Italia la nostra lotta contro la guerra è tutt’uno con l’opposizione al governo Meloni, il nuovo governo del grande capitale che toglie il reddito di cittadinanza ai disoccupati per destinare il maltolto al riarmo, che invia armi a Zelensky per diventare “azionista” dell’Ucraina Spa, schiera soldati e armi ai confini con la Russia e partecipa alla guerra con le sanzioni – che hanno contribuito a far salire i prezzi, dai generi alimentari a gas, benzina, elettricità decurtando il potere d’acquisto dei salari. Il nemico è in casa nostra!
Oggi purtroppo i lavoratori sono in gran parte privi di forza collettiva e della stessa coscienza di essere una classe con interessi opposti al capitale. In Italia milioni non stanno ancora reagendo neppure all’inflazione con la lotta per il salario come stanno facendo,anche se in maniera sporadica, i lavoratori in altri paesi dell’Europa (Francia, Inghilterra, Belgio, Germania).
Ma ristrette avanguardie, a partire dai lavoratori della logistica organizzati nel SI Cobas, che nell’ultimo decennio non hanno mai smesso di lottare per la dignità e migliori condizioni sul lavoro, il 25 febbraio , manifestano a Milano e Bologna contro la guerra e il governo della guerra, contro la sua politica anti-disoccupati e anti-immigrati tesa a dividere i lavoratori, contro la crescente repressione delle lotte.
A Milano partecipiamo alla manifestazione:
Sabato 25 febbraio ore 15,
concentramento Piazzale Loreto, angolo via Padova!
Tendenza internazionalista rivoluzionaria
Pagine Marxiste
https://www.combat-coc.org
https://pungolorosso.wordpress.com