A quasi 80 anni dalla “Liberazione” squillano le trombe del riarmo, del nazionalismo, dell’economia di guerra; e al governo sono tornati i nipotini di coloro dai quali ci saremmo “liberati”… Razzismo istituzionale contro gli immigrati, sfruttamento senza freni e morti nei luoghi di lavoro, militarizzazione delle scuole per preparare i cervelli della futura carne da cannone: i nipotini del fascismo e quelli dei “liberatori” ci stanno riportando verso la guerra mentre già partecipano con l’invio di armi ai massacri in Ucraina, a Gaza, in Africa.
La borghesia che mandò avanti i fascisti per schiacciare gli operai, che li lanciò nelle conquiste coloniali genocide e si era arricchita nel business della nuova grande guerra costato la vita di centinaia di migliaia di uomini e donne, il 25 aprile cambiò il colore della propria camicia ma rimase nei posti del potere vero, dove si esercita lo sfruttamento su chi produce. Attraverso lo Stato democratico hanno continuato a reprimere chi lotta contro lo sfruttamento e contro la guerra. E oggi, non solo in Italia, ammiccano ai nuovi fascismi, al nazionalismo al razzismo…
La battaglia per la liberazione dal capitalismo, dallo sfruttamento e dalle guerre è ancora tutta da combattere!
Per questo la nostra giornata di lotta è il Primo Maggio, la giornata internazionale dei lavoratori lanciata nel 1890 per la riduzione dell’orario di lavoro e per la liberazione dalla schiavitù salariata, per una società senza classi di liberi e uguali! Una giornata non nazionale, ma internazionale perché gli operai non hanno razza né nazione, perché la nostra patria è il mondo!
Il Primo Maggio manifestiamo insieme ai lavoratori di tutti i paesi contro le guerre del capitale, per formare un campo proletario e internazionalista contro entrambi i campi imperialisti che si scontrano in Ucraina, in Sudan, nel Congo; a fianco della resistenza palestinese contro il genocidio e la colonizzazione in corso a Gaza e in tutta la Palestina; contro il riarmo e l’economia di guerra che taglia salari, sanità e istruzione!
Il nemico è ancora in casa nostra!
I nostri alleati sono i fratelli e le sorelle di classe, tutti gli sfruttati del mondo!
Milano, 1° MAGGIO 2024
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