Stamattina più di 5mila tra studenti, lavoratori e disoccupati sono di nuovo scesi in piazza a Napoli. Dopo le cariche di Venerdì scorso dove un nostro compagno è stato fermato e pestato a freddo dalla polizia, la risposta degli studenti e delle realtà di lotta della provincia campana è stata forte e determinata. Siamo scesi in piazza ancora più numerosi dopo le cariche all’assessorato alla regione, a dimostrazione che la repressione non fermerà le nostre lotte.
La manifestazione ha attraversato tutto il centro storico in corteo non autorizzato, raggiungendo e collegandosi con i disoccupati organizzati Banchi Nuovi e Mda di Acerra, i quali stamattina hanno occupato i binari della stazione centrale per chiedere l’apertura di un tavolo interistituzionale con governo ed enti locali sull’emergenza occupazionale ed ambientale. Il corteo, a cui ha preso parte anche una delegazione di cassintegrati Fiat di Pomigliano e di lavoratori Astir, ha immediatamente puntato verso la stazione, per mostrare nei fatti come le rivendicazioni dei disoccupati siano tutt’uno con quelle di studenti e lavoratori: a gran voce chiediamo di non pagare più noi i costi della crisi, e immediatamente abbiamo messo in pratica l’unica soluzione che ci risulta possibile: unire le vertenze di lotta, i settori del proletariato sempre più frammentati e divisi. Gli slogan e le parole d’ordine del corteo hanno voluto lanciare un messaggio chiaro alla citta’, alle istituzioni e mille volti del proletariato metropolitano: di fronte a uno stato e un potere economico che ci negano il futuro, ci sfruttano, ci affamano e che in nome dei loro profitti ci devastano i territori e ci ammazzano quotidianamente di tumore, noi non abbiamo più nulla da difendere e tutto da (ri)conquistare, e per farlo non abbiamo altra strada che unirci sotto un’unica bandiera in una lotta senza quartiere per l’abbattimento della classe dominante.
Il corteo di oggi non voleva essere la “vendetta” dei fatti di Venerdì 15, ma una risposta decisa e determinata nella prosecuzione dei percorsi di lotta che da anni portiamo avanti in tutta la Campania. Dalle lotte nelle scuole (negli ultimi giorni 2 sgomberi con circa 30 denunce per gli studenti di due scuole, ma si moltiplicano gli istituti occupati), a quelle operaie, passando per il diritto al trasporto e la difesa del territorio! Su quest’onda dopo la ricongiunzione con il movimento dei disoccupati, il corteo è ripartito ancora una volta. Abbiamo gridato a viva voce la nostra rabbia e il nostro disprezzo verso la Cgil sotto alla sua sede provinciale, strenuamente difesa da blindati e celerini pronti a caricare per proteggere un “sindacato” che da anni e’ oramai diventato un comitato d’affari dei padroni, per poi raggiungere, ancora una volta, l’assessorato regionale all’ambiente, blindato come non mai e chiuso per l’occasione. Siamo tornati per esprimere chiaramente che andremo sempre sotto i palazzi del potere a proclamare il nostro sdegno verso l’infame gestione che i politici nostrani hanno avuto del nostro territorio, denunciandone le operazioni criminali ed assassine.
La lotta non si ferma: le occupazioni a tappeto proclamate dagli studenti, le continue mobilitazioni dei disoccupati e delle vertenze in lotta, la resistenza contro la devastazione dei territori continuerà nelle prossime settimane!
Contro lo sfruttamento, contro la precarizzazione del lavoro, contro la disoccupazione dilagante, contro la repressione dello stato e dei suoi servi, contro la devastazione dei nostri territori, contro ogni tipo di lavoro a nero e sottopagato; a fianco dei facchini in lotta nella logistica, del movimento No-Tav, dei movimenti di lotta per la casa e di tutti i proletari e i lavoratori che resistono alle politiche di macelleria sociale del governo Letta e, in Campania, della giunta Caldoro; fuori e contro ogni logica di addomesticamento e/o istituzionalizzazione delle lotte: non abbiamo governi amici!
- per il diritto al trasporto gratuito per studenti e lavoratori
- per il diritto all’istruzione garantito a tutti
- per ottenere il pagamento degli stages lavorativi svolti dagli studenti
- per il reintegro a salario pieno di tutti i cassaintegrati e i licenziati politici
- per il lavoro stabile e sicuro o un salario garantito per disoccupati e precari
- per una vera bonifica dei suoli inquinati e un diverso ciclo integrato dei rifiuti basato sulla raccolta differenziata e non su discariche ed inceneritori
Operai, studenti, disoccupati: vinceremo organizzati!!
PAGHERETE CARO, PAGHERETE TUTTO!!!
Laboratorio Politico La Scintilla Agroaversano
Laboratorio Politico Iskra
CSOA Spartaco Santa Maria Capua Vetere
COC Napoli