Una catena di disastri capitalistici, che non debbono essere pagati dalle classi lavoratrici

Siamo entrati in una grande crisi, forse la più colossale della storia del capitalismo. L’innesco è stato la diffusione a scala mondiale del Covid-19. Questo virus è un prodotto della natura, ma all’origine di tutti i coronavirus c’è un insieme di attività capitalistiche: la deforestazione su grande scala, gli allevamenti intensivi e l’agro-industria, il furto delle terre nei paesi del Sud del mondo per impiantare monoculture, lo sregolato sventramento dei

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Al confine tra Turchia e Grecia: se non è guerra neo-coloniale agli emigranti/immigrati questa, quale lo è?

Dai compagni di Cuneo Rosso di Marghera riceviamo e pubblichiamo il testo che segue in merito alla guerra agli emigranti dal Medio Oriente e dall’Africa, condividendone appieno i contenuti. Da giorni, ai confini di terra e di mare tra Turchia e Grecia è in atto un altro capitolo della guerra dell’Unione Europea e dell’Italia agli emigranti dal Medio Oriente e dall’Africa. Delle brutalità e infamie di questa guerra ci arriva

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Le proteste popolari contro il regime iraniano si intensificano in risposta all’abbattimento di un aereo passeggeri da parte dell’Iran

Traduciamo e pubblichiamo un nuovo articolo dell’Alliance of Middle Eastern and North African Socialists (Alleanza dei socialisti del Medio Oriente e del Nord Africa) sull’ultima ondata di proteste di massa in Iran. ———————- Le eloquenti dichiarazioni e gli slogan espressi dall’ultima ondata di proteste di massa in Iran sembrano segnalare che la rivolta è entrata in una nuova fase. Gli sforzi del regime per far deragliare le proteste dopo l’assassinio

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L’Intifada araba è ripartita. Sostegno incondizionato alle piazze in rivolta!

“Non sono le pallottole ad uccidere, è il silenzio.” (Muhammad Taha) Pochissimi se ne sono accorti, specie alla sinistra radicale indaffarata a rincorrere le chiappe del duo Salvini-Meloni frignando sul Mes e a prepararsi a nuovi flop elettorali, ma sulla sponda sud del Mediterraneo e in Medio Oriente è ripartita l’Intifada araba, e alla grande. Nell’ultimo biennio le piazze di alcune capitali e di molte città arabe si sono riempite,

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TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!

Riceviamo e sottoscriviamo l’appello a partecipare alle manifestazioni contro la repressione indette per la giornata di sabato 29 novembre: Nel pressochè totale silenzio dei media, il governo Conte bis, dopo esser venuto meno all’impegno di abolire le leggi sicurezza di Salvini, sta continuando ad usare la portata repressiva di quelle leggi e del precedente decreto Minniti al fine di azzerare e cancellare ogni forma di conflitto sindacale e sociale. L’azione

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Libano

C’è parecchia indifferenza nella sinistra europea e italiana in particolare per le lotte in corso in Medio Oriente, Questo è particolarmente vero per il Libano (le uniche manifestazioni di solidarietà sono venute da libanesi negli Usa). Una indifferenza doppiamente colpevole perché in parte “copre” le responsabilità dell’imperialismo europeo e italiano in particolare, ma anche perché impedisce di capire una battaglia che è componente imprescindibile della battaglia intera della nostra classe.

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Con la sollevazione cilena, contro il capitalismo

In Cile continuano le manifestazioni per un radicale cambiamento del sistema, politico, economico e sociale. Il “miracolo economico” liberista, imposto dalla dittatura di Pinochet con una feroce repressione sostenuta dagli USA, è stato un miracolo per i capitalisti (tra cui l’attuale presidente Sebastián Piñera, che ha accumulato 2,8 miliardi di dollari, pari al salario annuo di quasi 600 mila operai), ottenuto a scapito della massa dei proletari, che hanno visto

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Ecuador, lavoratori insorgono contro prestito FMI per regali a banche e imprese fatti pagare con meno salari e più lavoro

In Ecuador, il 3 ottobre migliaia di persone si sono mobilitate contro le nuova misure di austerità annunciate il 1° ottobre dal presidente Lenin Moreno a seguito degli accordi con il Fondo monetario internazionale (FMI) in cambio di un prestito da 4,2 miliardi di dollari. Il prestito è stato contratto sostanzialmente per coprire il condono, attuato dal governo nel 2018, di 4,5 miliardi di $ del credito che lo Stato

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Cile – Contro le diseguaglianze dello sviluppo capitalistico

Le proteste della popolazione cilena contro l’aumento del costo della vita, iniziate come una manifestazione di studenti, continuano nonostante la repressione ordinata dal presidente Sebastian Piñera, che ha proclamato lo stato di emergenza e imposto il coprifuoco nella capitale Santiago, e in diverse altre città, come Antofagasta al nord, Valdivia al sud, Valparaiso, Temuco e Punta Arenas, facendo scendere in strada le forze di polizia e oltre 10 000 militari,

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Contro l’aggressione turca e degli imperialismi! Coi curdi e le masse oppresse in Siria e Medio Oriente!

Dopo 8 anni di insurrezione, guerra civile e imperialista in Siria, con più di mezzo milione di morti e 6 milioni di rifugiati all’estero in gran parte ammassati negli stati limitrofi e altri milioni di sfollati, gran parte del paese ridotta in macerie, mancava l’invasione dell’esercito turco dell’unica isola di relativo autogoverno democratico multietnico (anche se a predominanza curda) e di dignità della condizione femminile, il Rojava. L’obiettivo di questa

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