Aggressione armata alla FedEx-Zampieri di Tavazzano: un lavoratore del SI Cobas in fin di vita!

Ci associamo alla denuncia pubblicata sul Pungolo Rosso che riportiamo di seguito: “Un nuovo, gravissimo episodio dell’aggressione padronale-mafiosa-statale alla lotta dei facchini TNT-FedEx di Piacenza e di tutta Italia. Chi ha un po’ di sangue nelle vene ed è rimasto finora alla finestra, ne tragga le debite conseguenze. Ha due occasioni immediate per farlo: lo sciopero della logistica del 18 giugno e la manifestazione nazionale a Roma del 19 giugno.

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Piena solidarietà allo sciopero generale del proletariato palestinese

Di seguito pubblichiamo l’articolo di denuncia e solidarietà alle lotte del proletariato palestinese del sindacato SiCobas ******************************************* Il SI Cobas esprime tutta la solidarietà alla lotta del popolo palestinese contro lo stato oppressore di Israele, e con lo sciopero generale indetto nella giornata di oggi 18 maggio, che ci auguriamo abbia un grande successo. Da parte nostra abbiamo organizzato/partecipato in diverse città d’Italia (da Milano a Bologna a Venezia a

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UNA DENUNCIA DELL’OPPRESSIONE DEI PALESTINESI

Riportiamo dal Pungolo Rosso l’intervento di Laila alla manifestazione di sabato 15 maggio a Venezia sotto il palazzo della RAI (che ha ignorato l’iniziativa) in solidarietà con il popolo palestinese; una vibrante denuncia dell’oppressione subita dai palestinesi. Laila “Noi, palestinesi di tutta la Palestina storica siamo uniti come UN SOLO POPOLO, una sola storia, una sola terra e per un’unica causa. Siamo scesi per le strade di ogni città e

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Strage di Viareggio: 80mila euro per i 6 RLS Parte Civile: una sentenza politica contro i lavoratori e i loro rappresentanti per la sicurezza

Pubblichiamo e sottoscriviamo la denuncia di CUB Rail sulla sentenza della Corte di Cassazione che oltre a lasciare impuniti per i reati più gravi i responsabili della strage impone ai 6 rappresentanti dei lavoratori costituitisi parte civile al processo il pagamento di 80 mila euro di spese processuali. Facciamo nostro l’appello per la raccolta fondi non solo come atto di solidarietà nei confronti dei lavoratori colpiti, ma anche per contrastare

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Myanmar, proteste contro la giunta militare e contro i capitali – cinesi

Il 14 marzo, lo stesso giorno della feroce repressione dei militari contro i manifestanti, che ha portato a 183 le vittime complessive a seguito del loro colpo di stato del 1° febbraio (cfr. art. https://www.combat-coc.org/sangue-sulla-birmania/), nella zona industriale Hlaung Tharyar di Yangoon, in cui sono state incendiate almeno dieci fabbriche, per lo più dell’abbigliamento, con capitale a partecipazione di imprenditori cinesi. I leader della protesta hanno accusato degli incendi forze

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Grave attacco repressivo a Piacenza contro lavoratori e coordinatori SI Cobas

Questa mattina alle ore 6 agenti della Polizia hanno perquisito le abitazioni di 21 lavoratori di Fedex-TNT e organizzatori SI Cobas, sequestrando indumenti, cellulari e quant’altro ritengano utile ad acquisire prove a loro carico, e hanno messo agli arresti domiciliari i coordinatori del SI Cobas Mohammed Arafat e Carlo Pallavicini, mentre altri 5 lavoratori hanno ricevuto il foglio di via e 7 la notifica della revoca del permesso di soggiorno,

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La rivolta di gennaio nel carcere di Varese

Pubblichiamo una lettera di sei detenuti trasferiti dal carcere di Varese a quello di Busto Arsizio. Spiegano i motivi della rivolta scoppiata a gennaio nel carcere di Varese: un suicidio, un carcerato lasciato morire senza cure, un altro che dopo un pestaggio si accascia ma non viene portato all’ospedale. Questi sei detenuti, cinque immigrati e un italiano, hanno avuto il coraggio di denunciare la violenza e il disprezzo con cui

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Putsch a Myanmar

Pubblichiamo le schede riassuntive di due articoli di German Foreign Policy e del Financial Times sul colpo di stato a Myanmar. Colpo di stato a Myanmar German Foreign Policy 03/02/2021 Dopo il colpo di stato di lunedì in Myanmar, la UE e gli USA stanno considerando nuove sanzioni contro il paese, a difesa della democrazia, dice la UE. In particolare si parla di sanzioni contro i gruppi economici delle forze

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Armi, calcoli politici ed etica umana

Nel pasticciato scontro politico in svolgimento dentro le stanze del parlamento italiano, uno dei contendenti, il pentastellato ministro degli Esteri Di Maio, si è ieri affrettato, sulla scia di Biden, a decretare lo stop delle vendite di armi italiane, missili e bombe, all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi, che fino ad oggi erano state solo sospese. Un tentativo di prendere le distanze su una questione morale dall’avversario Matteo Renzi, posizionandosi

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Le proteste preoccupano ancora il regime egiziano

Il 25 gennaio, l’Egitto ha celebrato il decimo anniversario della rivoluzione del 2011 che rovesciò il governo di Hosni Mubarak. Cosa è cambiato? Ben poco per i lavoratori e in generale per la popolazione egiziana, se, nonostante la forte repressione statale, anche nel settembre 2020, lo stesso giorno delle proteste del 2019, nei villaggi e nelle città che si estendono da Damietta nel nord a Luxor e Assuan nel sud,

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