Pubblichiamo questo articolo sulla montatura di diffamazione a danno del compagno Aldo Milani. Mentre ne sottoscriviamo in pieno l’indignazione espressa, invitiamo gli altri sindacati di base a mettere in pratica attivamente le parole d’ordine “Se toccano uno toccano tutti” e “Uniti si vince”, abbandonando qualsiasi remora o dubbio sulla necessità di unire le forze per lottare insieme al di là delle differenze di tessera sindacale: oggi è toccato ad Aldo
Continua a leggereCategoria: Repressione
Articoli sulla repressione statale e padronale
RISPEDITI ALL’INFERNO
Riprendiamo la denuncia comparsa su un articolo della rivista tedesca German Foreign Policy, del 31.01.2017: “Rückschub in die Hölle”, completandola con nostre annotazioni ******************** Il respingimento dei rifugiati è usato come motivo centrale dall’Unione Europea, e dai vari paesi Italia compresa, non solo per cercare la collaborazione con la guardia costiera libica, ma anche per installare un “governo di unità” a Tripoli. Questo governo, non riconosciuto da importanti fazioni libiche
Continua a leggereEGITTO – CONTINUA LA LOTTA OPERAIA CONTRO UN REGIME BARBARO
In questi giorni, nella ricorrenza della “rivoluzione egiziana” del 25 gennaio 2011, i media italiani stanno riproponendo le indagini sull’efferato assassinio, nel gennaio dello scorso anno, del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni, che stava scrivendo una tesi sui sindacati indipendenti egiziani, per opera degli apparati repressivi del governo del Cairo, che negli ultimi tre anni hanno operato ben 60 000 arresti. Mentre esprimiamo la nostra forte denuncia contro questa ennesima
Continua a leggereArrestato Aldo Milani: sbatti il mostro in prima pagina
Arrestato il compagno Aldo Milani, coordinatore nazionale del SI Cobas. Stato, governo, padroni, mafiosi, non riuscendo altrimenti a frenare le lotte dei lavoratori organizzati dal SI Cobas (in questo caso, nel distretto delle carni), cercano così di decapitare una realtà di sindacalismo di classe che fa loro paura. Piena solidarietà al compagno arrestato ed al SI Cobas! Mobilitiamoci per la sua immediata scarcerazione, e per respingere l’infame attacco al diritto
Continua a leggere25 novembre: giornata di lotta e protesta in Brasile
Il 25 novembre è stata la giornata culmine di una serie di lotte organizzate nel mese di novembre contro la PEC 55, le Riforme del Lavoro e Previdenziale, in difesa dell’impiego e del salario. Le Centrali Sindacali erano al completo: oltre a CSP-Conlutas, CUT, ForÇa Sindical, CTB, Nova Central, UGT, Intersindical, CGTB. In tutto il paese hanno partecipato alle mobilitazioni il settore educativo, con insegnanti, studenti, tecnici universitari, il pubblico
Continua a leggereNovembre 1956: l’imperialismo russo affoga nel sangue la rivoluzione ungherese
Sessant’anni fa, esattamente alle luci dell’alba del 4 novembre, i carri armati russi, supportati da un ingente Corpo d’Armata e dalla copertura aerea, intervengono a Budapest (e poi nel resto dell’Ungheria) per stroncare nel sangue la rivoluzione dei Consigli Operai sorta il 23 ottobre. Il comunicato ufficiale del Cremlino motiva l’invasione come “aiuto al governo rivoluzionario e operaio dell’Ungheria” (il governo del riformista Imre Nagy, che non riesce a frenare
Continua a leggereAyotzinapa 43, la menzogna storica due anni dopo
La notte del 26 settembre di due anni fa, ad Iguala (Guerrero-Messico), un centinaio di studenti della Escuela Normal Rural Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa, in gran parte figli di contadini di una zona rurale tra le più povere del Messico, vennero bloccati dalla polizia locale: due vennero uccisi, altri fuggirono sulle montagne, 43 di loro vennero consegnati al gruppo criminale dei Guerreros Unidos. Da allora non si sa più
Continua a leggereTurchia: quale repressione dopo il golpe
Epurazioni di stato, arresti, violenze, persecuzioni contro i curdi: questo il primo bilancio del dopo golpe La stretta autoritaria in Turchia è cominciata da tempo. Fino al 2009 arresti e repressione hanno riguardato principalmente i vertici dell’esercito, generali, capi di stato maggiore, con cui Erdogan ha pareggiato i conti (nel 98-99, quando era sindaco di Istanbul fu arrestato e imprigionato, in conseguenza del colpo di stato soft contro il governo
Continua a leggereDalla Puglia alla Calabria: la nostra lotta non si ferma!
I lavoratori immigrati possono essere una risorsa per il movimento operaio, la loro lotta e il loro coraggio un esempio anche per i lavoratori italiani. Lo dimostrano le lotte in corso nelle campagne del Sud Italia. Pubblichiamo la lettera di denuncia delle condizioni di vita e di lavoro contro le quali stanno combattendo. Ieri 30 giugno le strade di Bari e di San Ferdinando si sono riempite ancora una volta
Continua a leggereGiovane bracciante immigrato ucciso da un carabiniere nella terra dove comanda la mafia
Ora che è arrivato il morto i pennivendoli di regime si ricordano di Rosarno a 6 anni dalla rivolta che ha mostrato a tutto il mondo le condizioni di indicibile sofferenza e degrado in cui si trovavano i braccianti immigrati utilizzati nelle campagne della piana di Gioia Tauro. Questa triste vicenda dimostra tante cose: prima di tutto che tutte promesse solenni del governo e delle istituzioni locali relative alla volontà
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