Cecilia Zecchinelli Il premier turco inaugura lo sbarramento di Ilisu: «Nel 2013 qui ci sarà un mare» Il fronte del no: «Distruggerà un sito storico e molti villaggi. L’Europa intervenga» La città sul Tigri che rischia di venir sommersa risale alla Mesopotamia Nei secoli successivi fu conquistata da otto civiltà L’acqua che sommerge quasi senza rumore le case, le scuole e le moschee, i campi coltivati, le strade. Villaggi dagli
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IL RIFIUTO EUROPEO
ANGELO PANEBIANCO Il Vecchio Continente e la sicurezza di Israele La parte di EUROPA (nell’opinione pubblica e nei governi) che attacca ISRAELE che si difende da Hezbollah preferisce i buoni rapporti col Medio Oriente alla sopravvivenza di ISRAELE. È stata una singolare doppietta. Il ministro degli Esteri francese, Philippe Douste-Blazy, aveva appena lodato l’Iran esaltandone il «ruolo di stabilizzazione nella regione» e subito il presidente dello stesso Iran, Ahmadinejad, ha
Continua a leggereQuel vertice in gran segreto tra Damiano, sindacati e imprese per «dividere» il cuneo fiscale
Sergio Rizzo Il nodo della ripartizione delle risorse ROMA — All’«incontro che non c’è mai stato», come una fonte bene informata lo definisce, allo scopo di sottolinearne la riservatezza, hanno partecipato in sei. C’erano il ministro del Lavoro Cesare Damiano, il vicepresidente della Confindustria con delega per le relazioni industriali, Alberto Bombassei, il direttore generale dell’organizzazione Maurizio Beretta e i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni, e
Continua a leggereGas, l'asse Russia-Algeria spiazza l'Ue
Gabriele Dossena Accordo Gazprom-Sonatrach. I timori di Prodi e Bersani: l’Europa risponda Dalle parole ai fatti. La Santa alleanza russo-maghrebina nel gas ha preso corpo. Con il memorandum d’intesa siglato ieri a Mosca tra il colosso russo Gazprom e l’algerina Sonatrach il rischio di un duopolio nelle forniture di gas è diventato realtà: il primo e il quinto produttore mondiale di gas potranno gestire un potere contrattuale smisurato. E a
Continua a leggereUcraina, addio alla rivoluzione arancione
Fabrizio Dragosei Larga intesa tra filorussi, comunisti, socialisti e filoccidentali. Ma l’accordo rischia di arenarsi sulla spartizione delle cariche Yushchenko indica come premier il suo grande rivale Yanukovich. Timoshenko: capitolazione MOSCA — Un accordo per salvare il Paese, bloccato da mesi in un’impasse politico-istituzionale. Se questa è la spiegazione ufficiale della «Grosse Koalition» concordata ieri in Ucraina, certamente il patto non soddisfa il «popolo arancione» che due anni fa aveva
Continua a leggereL’asse Anglo-Tedesco
PAOLO LEPRI La nuova intesa fra GERMANIA e GRAN BRETAGNA, che hanno contrastato la linea della FRANCIA per la richiesta di una tregua immediata, può rafforzare l’integrazione della UE e favorire il suo avvicinamento agli USA. Domenica scorsa, mentre il mondo piangeva le vittime della strage di Cana, Tony Blair e Angela Merkel si sono parlati al telefono. Il premier britannico era a San Francisco, reduce dai colloqui di Washington
Continua a leggereVia libera del governo a 350 mila immigrati
L. Sal. Accolte tutte le domande di regolarizzazione per lavoro. Porte aperte con i nuovi Paesi Ue ROMA – La riapertura delle quote per un totale di 350 mila immigrati. Lo stop alla restituzione dei bonus bebè intascati dagli extracomunitari. La libera circolazione per i cittadini degli otto Paesi dell’Est da poco entrati nell’Ue. E poi l’impegno, confermato dal ministro dell’Interno Giuliano Amato, a cambiare la Bossi-Fini e velocizzare i
Continua a leggereDroga, false griffe, Viagra. Così si finanzia il Partito di Dio
Guido Olimpio Hezbollah ha finanziamenti non solo dall’IRAN, ma anche dalla comunità sciita sparsa per il mondo e da economiche gestite da suoi militanti. Lo stesso fanno altre organizzazioni integraliste (Hamas, l’egiziana Jaama…) Gli Hezbollah, da buoni libanesi, hanno il senso del commercio. E con l’obiettivo di aiutare la «resistenza armata» trafficano in tutto. Partite di cocaina in Sudamerica, gemme in Africa, sigarette negli Stati Uniti, false griffe in Europa.
Continua a leggereVia libera bipartisan su Kabul Quattro ribelli, Prc in difficoltà
Giuliano Gallo L’amarezza di Giordano: privilegiati. E Paolo Cacciari lascia la Camera PRODI OTTIMISTA «A Palazzo Madama non ci saranno problemi nella coalizione» ROMA – A guardare i numeri, parrebbe un plebiscito: 549 voti a favore, solo 4 i contrari. Maggioranza e opposizione, di fatto uniti dopo mesi di divisioni anche feroci, hanno votato insieme. Un plebiscito, appunto. E invece il rifinanziamento delle missioni italiane all’estero, approvato ieri dalla Camera
Continua a leggereE si lavora già alla nuova zona di sicurezza/Il mondo ci aiuti a disarmare Hezbollah
Davide Frattini Oltre il confine nord il governo Olmert sta preparando un’area cuscinetto, senza nascondigli nè alberi, che sarà controllata da droni telecomandati GERUSALEMME – «Non permetteremo che l’Hezbollah ritorni a distanza di sputo», ripete da giorni il ministro della Difesa Amir Peretz. O come chiarisce – con parole più diplomatiche – agli inviati delle Nazioni Unite: «Alla fine di questa guerra non accetteremo di vedere le bandiere dei fondamentalisti
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