I regimi del Medio Oriente hanno due grandi paure: democrazia e potere sciita – M.Gergolet

Mara Gergolet (Ha collaborato Farid Adly) I governi del medio oriente guardano preoccupati sia all’estendersi del sistema democratico sia al nuovo potere sciita in un altro paese del Golfo «Sono impressionanti, quelle immagini di iracheni che si mettono in strada, il fiume di persone che si muove verso i seggi. Una prova di coraggio, di voglia di libertà». Nabil Khatib, palestinese, direttore delle news di Al Arabiya , la seconda

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Giudice Usa: a Guantanamo diritti violati – E.Caretto

Giudice federale USA riconosce ai detenuti di Guantanamo il diritto a ricorrere ai tribunali federali USA.Rivolta nel centro di detenzione di Camp Bucca (IRAQ): uccisi 4 detenuti. WASHINGTON – In un giorno di gioia per Bush, quello del dopo elezioni in Iraq, un giudice federale infligge una sconfitta giudiziaria al presidente. E’ una donna, Joyce Hens Green, del tribunale di Washington. Con una sentenza di 75 pagine, il giudice riconosce

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La stampa araba

AL HAYAT, GRAN BRETAGNA «Con la loro massiccia partecipazione, gli iracheni hanno dimostrato di volersi riprendere il loro Paese» ASSAFIR, LIBANO «Sarebbe facile ironizzare su questa democrazia importata sui cannoni dell’occupazione. Ma non si può non riconoscere che le elezioni hanno segnato un punto a favore dell’occupazione» ADDOSTUR, GIORDANIA «La partecipazione ha vinto contro la violenza. Coloro che hanno invitato al boicottaggio devono riflettere sull’errore e non sentirsi sconfitti: partecipino

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La stampa russa vede nero: «Libertà senza democrazia»

MOSCA – «Il voto c’è stato, la guerra continua»: così titolava ieri Rossiskaja Gazeta , organo del governo russo, e sullo stesso tasto insisteva il resto della stampa moscovita, che ha parlato di elezioni dalla legittimità molto dubbia a causa della «occupazione militare straniera» e di conseguenze potenzialmente catastrofiche per l’unità dell’Iraq. «L’Iraq ottiene il parlamento e la libertà senza democrazia», ha scritto il quotidiano Vremia Novostiei, sottolineando come non

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Londra invia altri 400 uomini. Via gli ucraini

L’UCRAINA annuncia di ritirare i suoi 1.600 uomini; la GRAN BRETAGNA invierà altri 400 uomini per garantire la sicurezza durante le elezioni Arrivano i fucilieri della Regina, partono i soldati ucraini. A tre settimane dal voto in Iraq, ieri da Londra è giunta la notizia del prossimo invio di altri 400 soldati per contribuire a garantire la sicurezza nel periodo delle elezioni previste per il 30 gennaio. Il segretario alla

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Washington studia una via d’uscita dall’Iraq – Ennio Caretto

Pressata da chi vuole l’uscita dall’IRAQ, l’amministrazione USA valuta il ritiro su eventuale richiesta del governo iracheno stesso Secondo il New York Times, nell’amministrazione USA si inizia a discutere una “exit strategy” dall’IRAQ sul modello del ritiro dalle FILIPPINE negli anni ’80, avvenuto su richiesta del governo locale. Negli USA crescono i pareri favorevoli a lasciare alle forze irachene il controllo del territorio. Per il ritiro dall’IRAQ (che non sarebbe

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E Bush sogna il New deal delle pensioni. Private – Massimo Gaggi

La riforma delle pensioni di BUSH prevede più spazio ai fondi privati, taglio delle prestazioni e introduzione del sistema contributivo. BUSH investe 40mln $ per propagandare la sua riforma delle pensioni La riforma prevede una drastica riduzione della quota pubblica della previdenza a favore dei fondi privati e di istituire il calcolo contributivo della pensione pubblica, che negli USA significherebbe un drastico calo delle prestazioni. L’obiettivo è di fare fronte

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Il ruolo di Hamas sarà il test decisivo – FRANCO VENTURINI

Dopo la vittoria di ABU MAZEN alle elezioni presidenziali dell’ANP, una trattativa reale fra ISRAELE e ANP si avrà se ABU MAZEN riuscirà ad assorbire nell’ANP gruppi più oltranzisti come Hamas, anche se incontrerà la contrarierà di ISRAELE o potrebbe frantumare ulteriormente l’ANP. Sarà determinante il ruolo degli USA. Tanto scontate nel risultato quanto rivoluzionarie nel messaggio politico che lanciano, le elezioni palestinesi di ieri dovranno attendere un complesso domani

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Indonesia, finita la tregua Tornano a parlare le armi – Francesco Battistini

Dopo il maremoto riprendono gli scontri in INDONESIA fra governo e guerriglieri separatisti islamici a Banda Aceh; SRI LANKA: nuove tensioni fra governo e Tigri tamil. Nello SRI LANKA i separatisti delle Tigri tamil minacciano di riprendere gli scontri se i soldati governativi non si ritireranno dai campi tamil. In INDONESIA i guerriglieri separatisti del GAM di Banda Aceh (musulmani integralisti) attaccano i soldati indonesiani per approfittare delle loro perdite

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Dal voto poteri straordinari al commissario Abu Mazen – Antonio Ferrari

Come presidente dell’ANP, ABU MAZEN avrà più poteri di ARAFAT. Ha riallacciato i rapporti coi paesi arabi, coi gruppi palestinesi più intransigenti, con gli USA.RAMALLAH – Orfani, e insieme liberati da Yasser Arafat, padre-padrone che alla fine si è rivelato troppo padrone e poco padre, un milione e novecentomila palestinesi scelgono oggi il suo successore al vertice dell’Anp. Non voteranno firmando cambiali in bianco ma con la mente, perché il

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