Assalto al consolato italiano a Bengasi: strage

La polizia libica spara per fermare la folla che protesta contro le vignette. Almeno 11 morti ROMA – Ne ha dato notizia anche la televisione di Stato libica, solitamente poco incline a riferire di situazioni sfuggite al controllo. Una manifestazione di protesta contro le vignette su Maometto pubblicate nel 2005 da un giornale danese si è tradotta, per la prima volta, nell’assalto a un obiettivo italiano: il consolato generale di

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Londra, Berlino e Roma contro Guantanamo

Blair: «È una anomalia». La Farnesina: «Conciliare lotta al terrore e diritti umani» BERLINO – Anche Germania e Gran Bretagna si uniscono al coro internazionale che chiede la chiusura di Guantanamo. «E’ un’anomalia che prima o poi bisognerà affrontare» ha detto il primo ministro britannico Tony Blair, al termine dei colloqui berlinesi con Angela Merkel. Un’opinione condivisa anche dalla Farnesina, che ieri ha ribadito la necessità di conciliare la lotta

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Valanga di fango sui villaggi, una catastrofe

Filippine, centinaia di morti. «La montagna è esplosa, ho perso mia moglie e tre figli» Un forte vento, poi un boato. La montagna si trasforma in una valanga di fango. E, come un torrente, travolge case e scuole, adulti e bambini. Inghiottendo ogni forma di vita, sotto metri e metri di melma. È l’ennesima tragedia nelle Filippine, una frana mortale che, come altre negli ultimi anni, è seguita a giorni

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La Francia condanna l’Iran «Trama per l’arma nucleare»

CORRIERE Ven. 17/2/2006   Massimo Nava Teheran accusa la Ue: «Solo propaganda, fate eco alla America PARIGI – Con la giustificazione di un programma nucleare civile, l’Iran sta sviluppando un «programma nucleare militare clandestino». Per molti osservatori è il segreto di Pulcinella, ma detto senza sfumature diplomatiche dal ministro degli Esteri francese, Philippe Douste-Blazy, ha il tono dell’accusa diretta e accredita l’impressione che i margini di controllo sulle reali intenzioni di

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Più mercato nei servizi: compromesso in Europa

Giuseppe Sarcina L’europarlamento vara una Bolkestein «ridotta» Sulla direttiva a Strasburgo spaccatura nei Poli STRASBURGO – Consulenti, elettricisti, agenti immobiliari, contabili, pubblicitari, agenzie di viaggio «sì»; banche, assicurazioni, distributori di gas, luce, acqua «no». Il «grande compromesso» tra Popolari e socialisti regge alla prova dell’Europarlamento in seduta plenaria: l’ex «direttiva Bolkestein» è passata con 394 voti a favore, 215 contro e 33 astensioni. La liberalizzazione dei servizi in Europa, cioè

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Rice: «Siria e Iran fomentano la rivolta»

L’Europa invoca il dialogo con i Paesi islamici BRUXELLES – Il presidente Jacques Chirac chiede alla stampa francese di «evitare provocazioni». La cancelliera tedesca Angela Merkel fa sapere che è arrivato il momento di una «de-escalation». Il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero vedrà oggi i leader delle associazioni musulmane attive nel Paese iberico. L’Europa, insomma, cerca una via d’uscita «dialogante» alla «crisi delle vignette» su Maometto. Dagli Stati Uniti

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Cisgiordania, la folla attacca i carabinieri

La forza internazionale costretta al ritiro. I talebani: 100 chili d’oro a chi uccide i vignettisti HEBRON (Cisgiordania) – Alle 11 e 45 di mattina una trentina di rivoltosi riesce a penetrare nelle due palazzine. Tra gli osservatori internazionali cresce la paura. «Gli aggressori erano armati di pietre e bastoni. Sembravano ben organizzati, chiaramente qualcuno li stava dirigendo. Volevano la provocazione», raccontano i carabinieri italiani. Sono loro, tutti e diciassette,

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L’AUTO-DISTRUZIONE DELLA DEMOCRAZIA

Mentre in Occidente spesso la Democrazia ha permesso l’insediamento di una dittatura, nel mondo islamico le elezioni hanno rafforzato dei dispotismi.ALGERIA ‘92: grazie ai generali “antidemocratici” che non hanno rispettato le elezioni possiamo avere il metano senza ricatto islamico. Le elezioni non sono di per sé la Democrazia, ma solo un metodo di scelta dei capi. Per la Democrazia servono strutture democratiche e partiti che ne professano i valori. Non

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«Israele annetterà 4 grandi colonie»

Il premier ad interim Olmert indica il piano per i futuri confini coi palestinesi e ingloba aeree abitate da 180 mila ebrei Il programma del partito Kadima: ritiro dal resto della Cisgiordania GERUSALEMME – Presto via dalla Cisgiordania come da Gaza sei mesi fa? Per la prima volta da quando ha preso il posto di Ariel Sharon ai primi di gennaio, Ehud Olmert traccia a grandi linee il suo programma

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«Banche italiane, avanti con le aggregazioni»

CORRIERE Mer. 8/2/2006 Stefania Tamburello Profumo (UniCredit): il sistema deve riposizionarsi. Fabrizi (Mps): per noi il consolidamento strada obbligata Passera (Intesa): ma in Europa serve reciprocità. Arpe (Capitalia): essere grandi non basta Sportelli e strategie Prodi: gli istituti nazionali devono tornare cacciatori «Quello che mi aspetto dal nuovo governatore della Banca d’Italia è l’apertura del mercato e che le banche italiane da prede diventino cacciatori». Lo ha detto Romano Prodi,

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