Comunicato CUB trasporti: PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51%

Ripubblichiamo il comunicato stampa della CUB Trasporti che accanto alla denuncia delle manovre finalizzate a alla restrizione del diritto di sciopero da parte del governo, nella persona del ministro dei Trasporti Delrio, mette in evidenza la piena connivenza degli apparati del sindacalismo confederale. DIRITTO DI SCIOPERO: PER GOVERNARE UN PAESE A LORO BASTA il 20% A NOI PER SCIOPERARE SERVE il 51% SIGNORE (CUB TRASPORTI): IL MINISTRO DELRIO ATTACCA IL

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Usa – La borghesia americana, senza distinzione di razza, fa reprimere le rivolte sociali a difesa del proprio predominio di classe

Migliaia di lavoratori e studenti hanno manifestato mercoledì 28 aprile a Baltimora, Maryland, sfidando il potente apparato di repressione statale messo in campo. La protesta si è subito diffusa per solidarietà ad altri centri, tra cui New York, Boston, Denver, Houston, Milwaukee, Minneapolis e Washington DC. La rabbia della popolazione è stata scatenata dall’assassinio del giovane 25enne nero Freddie Gray per opera della polizia, ma le sue cause profonde sono

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Contro fascismo e democrazia borghese

Settant’anni fa, il crollo militare del fascismo nel nord d’Italia. Il regime che aveva schiacciato un proletariato già in ritirata dopo la fine dell’occupazione delle fabbriche, portato l’Italia per la seconda volta in un massacro mondiale e ancora prima nelle guerre contro l’Etiopia e a fianco del golpe franchista, attuato stragi, rastrellamenti e torture nei territori occupati militarmente, instaurato un sistema repressivo senza precedenti, fatto il cane da guardia per

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SCIOPERO NELLA SCUOLA OGGI 24 APRILE

Oggi il personale della scuola sciopererà contro il disegno di legge governativo che si propone di “rivoluzionare” il sistema scolastico italiano. Il contenuto di tale disegno di legge è ampiamente noto e pertanto ne riportiamo solo i tratti salienti. In esso si prevede l’assunzione di una parte degli attuali insegnanti precari che però non andrebbero a ricoprire una cattedra loro assegnata ma verrebbero inseriti in un “organico funzionale” predisposto secondo

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CONTRO I BASSI SALARI LA DISOCCUPAZIONE, IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO. BASTA CON I REGALI AI PADRONI, AI BANCHIERI E AGLI AZIONISTI

Rivalutazione dei salari,[1] riduzione dell’orario di lavoro, e tutte le misure necessarie per accrescere l’occupazione, sono le parole d’ordine dei lavoratori francesi scesi in sciopero generale giovedì 9 aprile contro la politica di austerità del governo di centro sinistra di François Hollande. Contro il progetto di legge Macron[2] e quello sulla sanità, contro il patto di responsabilità e l’attacco generale ai diritti dei lavoratori, per la difesa del salario e

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Verso una rete internazionale di classe?

Una coalizione-movimento-rete anticapitalista, Blockupy, sta prendendo forma ed organizzandosi nel cuore stesso dell’imperialismo europeo. “Basta con la precarietà! È ora di agire. L’austerità è la nostra crisi. Tagli della spesa pubblica, bassi salari, e insicurezza occupazionale sono le cause del nostro stare male quotidiano. L’incertezza del futuro e la paura di decadimento sociale caratterizzano la nostra vita e il nostro lavoro. Proprio il regime Hartz IV che ha spinto ampie

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Pirelli “nazionalizzata”… dalla Cina con capitali… americani

Uno dei marchi blasonati della grande industria italiana, dopo essersi accasato coi russi, passa sotto controllo cinese. Un epilogo che è un compendio della geopolitica del capitale. Non plaudiamo né esecriamo, né ci stupiamo: il mercato è mondiale e il capitale è internazionale. Marx lo scrisse già più di 160 anni fa, vent’anni prima che nascesse la Pirelli. E concludeva: “Proletari di tutti i paesi, unitevi!”. È questa parte della

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La Coalizione sociale in piazza il 28 marzo

Sabato 28 marzo si svolgerà a Roma la manifestazione contro il Jobs Act. Una manifestazione che dovrebbe servire da battesimo per la cosiddetta “Coalizione Sociale” lanciata dal segretario FIOM Maurizio Landini oltre una settimana fa. Una coalizione – ma non un partito – che dovrebbe unire diverse forze di azione politica (organizzazioni non governative e di volontariato, organismi sindacali come la stessa FIOM, e altri) per un’azione di difesa del

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Sciopero alla Fiat di Melfi: un primo passo verso l’unità tra gli operai combattivi

Proprio nel giorno in cui Landini e i vertici Fiom erano impegnati nell’ennesimo tentativo di riassemblare i resti della sinistra parlamentare e i trombati eccellenti dal PD di Renzi, i suoi stessi iscritti fuori ai cancelli Sata di Melfi scioperavano non solo contro i sabati e le domeniche lavorative voluti da Marchionne, ma anche contro la volontà dello stesso Landini, il quale è arrivato al punto di minacciare di “espulsione”

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La lotta di classe dei migranti contro la barbarie delle borghesie del Golfo

Dubai, uno dei sette Emirati Arabi Uniti (EAU) situati nel Golfo Persico (nota 1). Una monarchia assoluta araba di fede islamica, a maggioranza sunnita (85%), che vive in gran parte di rendita petrolifera; la sua popolazione è costituita, con il tasso migratorio netto più alto del mondo per circa l’85% da immigrati, che sono anche il 99% della sua forza lavoro. Un milione e duecentomila di loro lavora nell’edilizia. La

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