Lunedì 23 settembre, a Roma e a Milano, presidi di solidarietà con il Polo Obrero argentino, nel mirino del governo Milei (italiano – Español)

Lunedì prossimo, 23 settembre, si terranno due presidi di solidarietà con il Polo Obrero argentino messo sotto attacco politico e giudiziario dal governo ultra-reazionario di Milei, alla vigilia di una importante udienza giudiziaria che si terrà il giorno dopo a Buenos Aires, nel corso di un procedimento in cui Milei & Co. pretendono di arrivare a dichiarare il Polo Obrero, componente combattiva del movimento piquetero e protagonista da anni e anni

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Nella lunga estate calda, i soldati ucraini e russi hanno battuto il record di diserzioni – Gruppo anarchico Assembly Kharkov

Dal sito Il Rovescio riprendiamo questo interessante documento del gruppo anarchico “Assembly” di Kharkov. La sua importanza sta innanzitutto nel fatto che “buca” in modo essenziale e del tutto privo di retorica la menzognera cappa di ferro entro cui l’“informazione” ufficiale racchiude la narrazione della guerra fra NATO e Russia sul suolo ucraino. Una propaganda che, a seconda del fronte da cui proviene – qui in Italia ed Europa siamo martellati senza

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Signornò!

La guerra imperialista tra NATO e Russia sul territorio ucraino dura ormai da trentuno mesi ed ha tutta l’aria di voler continuare ed estendersi, non solo al territorio della Russia “in profondità”, ma anche a diversi altri paesi, coinvolgendo in varia maniera imperialismi e borghesie nazionali di ogni latitudine e di ogni schieramento. Come abbiamo scritto più volte, e ribadito in ogni occasione, per noi internazionalisti il compito principale di

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Bangladesh: il governo del banchiere “filantropo” Yunus reprime le lotte operaie, con la benedizione del capitale nazionale e internazionale

Da due settimane in Bangladesh sono riprese con forza le proteste dei lavoratori, in particolare nell’industria del tessile abbigliamento, cui il padronato ha risposto con la serrata. Il nuovo governo del “filantropico” Yunus ha coordinato e messo in campo, su richiesta dei padroni delle fabbriche nelle zone industriali di Savar, Ashulia e Gazipur, un’operazione congiunta di repressione che vede coordinati polizia, esercito, guardie di confine e… la “polizia di fabbrica”,

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Il Manifesto della Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660. Le prime adesioni

C’è stata nei giorni scorsi un’ampia consultazione sulla bozza di Manifesto proposta dai promotori delle assemblee on line del 21 luglio e del 4 agosto, e fatta circolare tra i partecipanti alle stesse. La grandissima parte degli organismi che hanno aderito a questa Rete ha accettato il testo così com’era; altri, invece, hanno presentato proposte di integrazione o di piccole specificazioni che abbiamo inserito, senza ovviamente modificare in nulla il

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Domenica 4 agosto, ore 10. Assemblea on line contro il nuovo “decreto sicurezza” / DDL 1660

Questo il link per la riunione di domenica 4 agosto, con inizio alle ore 10: https://meet.google.com/kot-gkjn-rpr Riportiamo qui di seguito la convocazione della riunione fatta alcuni giorni fa. Sappiamo bene di sfidare tutte le consuetudini consolidate nel chiamare una riunione in agosto e di domenica, ma nel momento in cui ci sono segnali di una volontà del governo Meloni di accelerare ulteriormente l’iter di esame nelle Commissioni del DDL 1660 Piantedosi-Nordio-Crosetto

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No alla pena di morte per Sherifeh Mohammadi Presidio a Milano in Piazza Cordusio sabato 13 luglio

Riceviamo e condividiamo questo appello dei compagni iraniani: Ai compagni e le compagne combattenti di Si Cobas: come gruppo di iraniani residenti in Italia, vi informiamo che la vita di un’attivista sindacale donna è in grave pericolo nelle oscure prigioni del regime iraniano.Sharifeh Mohammadi è stata condannata a morte dal “Tribunale Rivoluzionario Islamico di Rasht” in Iran. Nell’atto d’accusa il suo crimine è stato descritto come “coordinamento alla creazione di

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Un governo laburista per il grande capitale

I britannici hanno votato. Ma il risultato delle elezioni è tutt’altra cosa rispetto al loro voto. Valanga laburista? I laburisti hanno ricevuto 9,7 milioni di voti, perdendo oltre 500 mila voti sul 2019, e oltre 3 milioni sul 2017, ma sono balzati da 201 a 412 seggi, conquistando una maggioranza assoluta di 174 seggi in più rispetto alle opposizioni, analoga a quella conquistata dal primo governo Blair nel 1997 (418

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