Era Trump

È iniziata l’era Trump. Meno tasse per padroni e parassiti, meno welfare e meno diritti sul lavoro per i proletari, protezionismo per riservare il mercato interno alle imprese americane, misure anti-immigrazione per sfruttare ancora più liberamente i 12 milioni di clandestini, più armi per riaffermare la supremazia mondiale USA, alleanza con la Russia contro Cina e Germania, disgregando l’Unione Europea e mettendo in discussione la Nato… Sotto lo slogan “faremo

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Di capitalismo si muore

In nome del profitto il capitale uccide ogni giorno in Italia più di tre lavoratori Vogliamo ricordare le vittime morte in Italia per il profitto del padronato per chiamare tutti i lavoratori, immigrati o italiani a reagire uniti contro queste tragedie con una parole d’ordine comuni: Riduzione generalizzata dell’orario di lavoro garanzia del salario abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi precarizzanti Nell’ultima settimana di novembre 2016: il

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Novembre 1956: l’imperialismo russo affoga nel sangue la rivoluzione ungherese

Sessant’anni fa, esattamente alle luci dell’alba del 4 novembre, i carri armati russi, supportati da un ingente Corpo d’Armata e dalla copertura aerea, intervengono a Budapest (e poi nel resto dell’Ungheria) per stroncare nel sangue la rivoluzione dei Consigli Operai sorta il 23 ottobre. Il comunicato ufficiale del Cremlino motiva l’invasione come “aiuto al governo rivoluzionario e operaio dell’Ungheria” (il governo del riformista Imre Nagy, che non riesce a frenare

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Il beato (comunista)

“Ci sono volti, tra i cristiani, che in maniera straordinaria fanno trasparire la luce del Risorto e quindi la luce del Paradiso”. “Il suo volto è sereno, i suoi occhi luminosi”, di un “candore evangelico”. Così scrive il giornalista cattolico Antonio Socci, nel suo libro “Avventurieri dell’eterno”, a proposito del volto raffigurato nella foto. Ma negli ambienti cattolici, come le sue se ne trovano davvero moltissime, di citazioni che parlano

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I BUONI LAVORO, BUONI PER IL PADRONE

Il nuovo precariato di massa in Italia è quello dei voucher, i “buoni lavoro”, che ha sostanzialmente sostituito altri contratti di lavoro parasubordinato già esistenti – cococo, cocopro, finte partite IVA, ritenute d’acconto – offrendo soluzioni più flessibili e meno costose per le aziende, creando nuove sacche di precariato sfruttate da piccole aziende, cooperative “sociali”, etc., per abbattere il costo del lavoro con un sistema di pagamento poco costoso anche

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Lo scontro fra feroci bande della borghesia turca

Più di 260 morti e 1440 feriti bastano a dare la misura della ferocia dello scontro in atto in Turchia. Ed è lo stesso Erdogan a definire i protagonisti della resa dei conti: lui e il suo governo, l’esercito, il movimento di Gulen. Cioè tre frazioni della borghesia turca che in vario modo si sono alleate o contrapposte negli ultimi quattordici anni di storia turca. Non c’è nessun fronte “democratico”

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Stallo in Spagna

Le nuove elezioni del 26 giugno confermano la situazione politica di stallo creatasi con le prime elezioni politiche del 20 dicembre 2015; nessun partito ha la maggioranza assoluta di 176 seggi alla Camera, non si intravede un’ipotesi di formazione agevole del governo. Clamorosamente smentiti gli exit poll, resta la stessa graduatoria all’interno dei quattro partiti maggioritari, cioè il Partido Popular di Mariano Rajoy, il PSOE di Pedro Sanchez , Unidos

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BREXIT: obiettivo di alcune frazioni borghesi, non alternativa per i lavoratori

L’Unione Europea, nata da esigenze economiche e geopolitiche, ha avuto un percorso storico lento e punteggiato da insuccessi e battute d’arresto, di cui il Brexit è un episodio, certamente importante ma non inatteso, già prefigurabile dopo le elezioni politiche del maggio 2015. La Gran Bretagna è fin dalla sua entrata nella UE un paese a forte componente euroscettica, che entra in Europa più per condizionarla che per farla velocemente progredire,

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SULLE REGIONALI TEDESCHE PESA SÌ LA QUESTIONE PROFUGHI, MA SOPRATTUTTO PESANO PRECARIETÀ E INSICUREZZA SOCIALE

Le elezioni regionali tedesche del 13 marzo scorso hanno riguardato oltre 1/5 della popolazione complessiva (12,6 milioni di aventi diritto al voto, hanno interessato tre Land, due nella Germania Ovest – Baden-Württemberg, Renania-Palatinato (Rheinland-Pfalz), e uno dell’ex Germania Est – Sassonia-Anhalt (Sachen-Anhalt). Si tratta di un parziale sondaggio, utile alla borghesia tedesca per “correggere il tiro”, per elaborare cioè una linea politica di mediazione tra le sue frazioni che le

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L’imperialismo italiano e la torta libica

Mentre il presidente del Consiglio Renzi e il ministro degli Esteri Gentiloni continuano a invitare alla cautela, di fatto l’Italia sta lentamente “scivolando” verso un intervento militare diretto nel paese, come hanno già fatto altre nazioni imperialiste. Secondo il governo, tale intervento dovrebbe avvenire solo su richiesta di un governo libico che unifichi le fazioni di Tripoli e Tobruk, con una coalizione autorizzata dall’ONU di cui l’Italia avrebbe la guida.

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