Morire per Sebastopoli?

Nella tregua armata che ha preceduto il Referendum indetto per il 16 marzo dalle autorità secessioniste della Crimea, tutti si si chiedevano se fossimo alla vigilia di un conflitto armato le cui “conseguenze geopolitiche”, come amano scrivere gli opinionisti, andrebbero ben oltre il Mar Nero. Ora lo scontato risultato del referendum e la ratifica dell’annessione da parte della Russia hanno fornito la miccia di un eventuale conflitto al servizio di

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La lunga guerra russo-ucraina del gas fra Russia e il coinvolgimento europeo

Un articolo di Limes relativo al 2011 stimava che le fonti di energia dell’Ucraina si ripartivano in 38% di gas, 32% carbone, 18% nucleare, 10% petrolio, 2% altro (solare, etc.). Da almeno un ventennio i governi ucraini hanno messo a punto progetti di diversificazione delle fonti e di riduzione dei consumi, e quindi di riduzione dalle forniture russe (40 miliardi di metri cubi l’anno nel 2011). I consumi sono calati

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La “rappresentanza” è degli operai, non delle burocrazie sindacali!

Sta facendo un certo baccano, in CGIL, il “contenzioso” tra la segretaria della confederazione Susanna Camusso e il segretario della Fiom Maurizio Landini sul tema dell’ “Accordo sulla Rappresentanza”, siglato nel giugno scorso e definitivamente messo a regime il 10 gennaio di quest’anno. La Camusso ha deferito Landini davanti agli organi disciplinari della CGIL, in quanto quest’ultimo ha affermato che tale Accordo non vincolerebbe la federazione dei metalmeccanici da lui

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Bosnia, la lotta del proletariato travalica le divisioni etniche

Le rivolte che in questi giorni in Bosnia Herzegovina (BiH) hanno assunto un carattere insurrezionale sono partite da Tuzla, cuore industriale del Nord, con la lotta di lavoratori della fabbrica chimica DITA che da 14 mesi sono senza salario. Assieme a DITA nell’area sono collassate altre tre ex imprese di proprietà statale, che occupavano migliaia di lavoratori locali; ora a Tuzla sono centomila i disoccupati contro 80mila che hanno un

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Contro i licenziamenti alla TNT di Teverola: Siamo tutti facchini!

Martedì 4 febbraio alle ore 5:00 appuntamento fuori ai cancelli del magazzino TNT di Teverola (CE) per opporci ai licenziamenti e dare una risposta all’ennesimo attacco padronale! Venerdì scorso la Server Coop di Teverola (cooperativa che gestisce i lavori di facchinaggio per conto della TNT ed affiliata al consorzio Gesco) ha comunicato senza alcun preavviso la messa in cassa integrazione di 20 operai.i I lavoratori avevano gia’ finito il turno

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L’Ucraina, il paese “sul confine”, lacerata dalla contesa tra borghesia filo-europea e borghesia filo-russa

Dalla scorsa settimana in Ucraina sono riprese le proteste contro il governo del presidente Yanukovich, che a novembre 2013 aveva fatto marcia indietro sulla firma dell’accordo di associazione con la Ue a favore di un accordo con la Russia. Sarebbero scesi in piazza 100 000 manifestanti, nonostante il divieto del governo che ha proibito manifestazioni nel centro della capitale; gli scontri sono divenuti sempre più violenti, e negli ultimi giorni

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4 Novembre 1918: una “vittoria” imperialista

In molte piazze d’Italia -dai grandi centri ai paesi più piccoli- si può ancora oggi scorgere, scolpito sui muri degli edifici pubblici o sotto statue e monumenti, il famoso “bollettino della vittoria” della guerra ’15-’18, firmato dal comandante di Stato Maggiore Armando Diaz il 4 novembre del 1918. Come molti di noi hanno ormai imparato a memoria, esso così inizia: “La guerra contro l’Austria-Ungheria che sotto l’alta guida (sic) di

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A fianco del proletariato egiziano contro i padroni “vecchi” e “nuovi”

Gli avvenimenti egiziani sono di nuovo al centro dell’attenzione internazionale. Logicamente motivo di dibattito nella sinistra europea e internazionale. Si va da chi esalta l’esercito che si è felicemente interposto per impedire una guerra civile e ha finalmente detronizzato “per volontà del popolo” gli islamici reazionari, a chi vede nell’intervento dell’esercito egiziano l’ennesima interferenza dell’unico imperialismo cattivo, cioè quello Usa, a chi infine osanna la “seconda imminente rivoluzione” che spazzerà

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Prove di “Grosse Koalition”…

Dopo mesi di convulsioni politiche, ecco il governo Letta Dall’ “Habemus Papam” di Bergoglio (alias Francesco I), all’ “habemus governum” di Giorgio Napolitano II. Non c’è che dire, è un periodo di cambiamenti a ripetizione nel panorama italiano, e non solo…che passano dall’inedita e recente rielezione del presidente della repubblica, frutto a sua volta di un parlamento praticamente “bloccato” nell’esprimere uno straccio di governo. Questa situazione, a sua volta, non

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[Napoli] Sabato 27 Aprile – Presentazione libro “L’imperialismo italiano”

Presentazione Libro: L’imperialismo Italiano di Graziano Giusti Sabato 27 ore 17:00 – Villa Medusa Occupata a seguire Cena sociale L’imperialismo Italiano – Dall’unità d’Italia alla caduta del Fascismo (1861-1945) Non più di un anno fa si è consumata la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Fatte le solite, ridondanti, commemorazioni “ufficiali”; pubblicati i soliti libri più o meno “intriganti” per l’occasione; esaurito tutto l’armamentario retorico che è stato usato decine

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