Il sollevamento dei lavoratori in Kazakistan

Riportiamo la traduzione di una interessante ricostruzione del sollevamento operaio e popolare del gennaio 2022 in Kazakistan, da parte del Movimento Socialista del Kazakistan (http://socialismkz.info/). Ne esce confermato il carattere operaio delle proteste, che hanno unito rivendicazioni economiche e politiche, e il carattere borghese della repressione, che ha visto unite tutte le potenze imperialiste a sostegno del potere borghese, garante dei loro interessi nell’area. Ciò che è importante non è

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BRASILE, AMAZZONIA, MONDO, I MUNDURUKU HANNO DENUNCIATO l’INTERO SISTEMA

In Brasile, una minoranza amazzonica, i Munduruku, combatte per la sopravvivenza propria, del territorio, e dell’ecosistema, e denuncia con questo la violenza ed irrazionalità del sistema economico-sociale capitalista. Selvaggia corsa all’oro, massiccio sfruttamento delle risorse del suolo, delle risorse idroelettriche, deforestazione, interessi economici e politici e corruzione sistemica, violenta violazione dei diritti umani con l’attiva compartecipazione del potere politico interno e internazionale contrapposti alla concezione dell’equilibrio uomo-natura delle popolazioni autoctone

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Squallida Europa: Est e Ovest uniti nella guerra agli emigranti dai paesi musulmani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo del Pungolo Rosso: Al confine tra Bielorussia e Polonia l’Europa “patria dei diritti umani” sta facendo il proprio autoritratto, e ne vien fuori un’accozzaglia di stati e statisti uno più infame razzista dell’altro, dall’una e dall’altra parte del confine. Naturalmente la stampa dell’Unione europea tuona in coro contro il “dittatore Lukashenko” e il grande puparo Putin che lo muoverebbe come una sua marionetta, esempi

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Decine di migliaia di lavoratori in tutta l’India sfidano il divieto di partecipare allo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali, non vi aderisce il BMS

Pubblichiamo due schede sulle ultime proteste in India basate su due articoli del periodico Frontline The Hindu: Il 26 novembre, non scoraggiati dagli idranti e dalle ordinanze interdittive, migliaia di lavoratori hanno scioperato in risposta a un appello di 10 sindacati centrali (nota 1). Lo sciopero ha ricevuto ampio sostegno da parte delle organizzazioni contadini e agricoltori che avevano indetto una protesta di due giorni il 26-27 novembre. Il governo

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A migliaia in marcia contro il reazionario governo Modi

Pubblichiamo due schede sulla condizione dei contadini indiani e sulla loro lotta contro le riforme del governo Modi: La coalizione di governo nazionalista Bharatiya Janata Party (BJP) dell’India, guidata dal reazionario e razzista primo ministro Modi, sta attuando una serie di riforme, nel tentativo di uscire dalla crisi economica già in atto prima della pandemia Covid, e da essa accentuata. Nel mese di novembre sono state approvate quelle riguardanti il

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Stati Uniti. Le 8 ore sono lettera morta: la lotta operaia alla Dana e l’offensiva padronale alla Stellantis

Riprendiamo dal sito WSWS di agosto-settembre (i link sono in coda) un articolo sulla resistenza operaia in atto, negli stabilimenti statunitensi del gruppo Dana, nei confronti di un’intesa di svendita conclusa tra la proprietà e lo United Auto Workers, e sulla loro protesta contro un orario settimanale monstre di 84 ore a settimana e i bassi salari – un trattamento che i padroni di Stellantis vorrebbero estendere anche ai loro

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I lavoratori tunisini e il colpo di stato

La crisi istituzionale tunisina è arrivata al capolinea, con il colpo di stato “democratico” del presidente Kais Saied. Inevitabili le conseguenze sull’intero quadro nord africano e medio orientale. Di qui l’attenzione di tutte le borghesie arabe, ma anche di Turchia, Francia e Italia. Saied cavalca l’onda lunga del malcontento popolare e proletario, per proporre una soluzione autoritaria. Soluzione che ovviamente non andrà a vantaggio del generoso movimento di protesta che a intervalli regolari occupa le piazze denunciando la situazione di disoccupazione, lavoro nero, crollo dei redditi e da ultimo fallimento della assistenza sanitaria. Un movimento che già dal 2013 ha registrato come tutte le promesse della politica borghese all’indomani della cacciata di Ben Ali  siano andate deluse e che deve emanciparsi in nome dei suoi interessi di classe.

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Insegnanti nuovi protagonisti delle lotte in USA

Le lotte degli insegnanti Usa fra il 2018-19 si sono caratterizzate per avere affiancato a richieste prettamente di categoria (lotta contro i tagli salariali), pressanti richieste per conservare alla scuola pubblica un livello di qualità nell’interesse degli studenti. Separati distretto per distretto, vincolati da pesanti leggi antisciopero, minacciati ogni anno di non essere riassunti, hanno creato una rete di solidarietà (Red for Ed), che si è collegata alle associazioni di

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Lo sciopero a oltranza dei minatori dell’Ontario – Canada

Poche ore dopo l’inizio dello sciopero nel complesso minerario di Sudbury (Ontario-Canada) da parte dei 2600 minatori della VALE Inco nickel (nota 1), la compagnia ha chiamato la polizia contro gli scioperanti impegnati in un picchetto, perché “erano troppo numerosi”.  I minatori sono membri della United Steelworkers (USW), sezione locale 6500 (nota 2), ma hanno respinto compatti (presenti l’87% degli addetti, vota no il 70%) l’accordo raggiunto da azienda e

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Cina / La collana delle perle armate lungo la Via della Seta

Riportiamo la sintesi di un articolo documentato di un esponente dell’Asia Policy Society Institute (ASPI), ex funzionario del Dipartimento di Stato USA, che analizza le implicazioni anche militari della Belt and Road Initiative (o Nuova Via della Seta) per l’espansione dell’influenza cinese nel mondo. Da che pulpito viene la predica! Gli USA, con circa 800 basi militari all’estero, sono allarmati dall’ascesa della Cina che per ora ne ha una sola,

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