[Marghera] Solidarietà ai lavoratori della Fincantieri e dell’indotto!

Lavoratori/trici, cittadine/i, giornali e tv ne parlano pochissimo, ma da ben 3 settimane i lavoratori della Fincantieri di Marghera sono in agitazione e in sciopero. Il perché è presto detto. La Fincantieri pretende di passare dalla settimana lavorativa di 5 giorni a quella di 6, rendendo il sabato una normale giornata lavorativa, e avere mano libera nella gestione degli orari pluri-settimanali (del tipo: due settimane fai 32 ore, altre due

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Alma Shalabayeva: cinismo imperialista

Mentre ancora discute sull’opportunità di aver sospeso i propri lavori per tre ore anziché per tre giorni, il parlamento inizia a occuparsi di un caso internazionale più scottante: la consegna, da parte dello stato italiano, di Alma Shalabayeva, moglie dell’imprenditore kazako Mukhtar Ablyazov e dello loro figlia nelle mani del governo autoritario dal quale erano fuggite. Mukhtar Ablyazov è stato a lungo un uomo del regime di Astana, sia come

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Ancora un attacco di Fincantieri?

Da alcune settimane i lavoratori del cantiere di Marghera sono in lotta, con scioperi articolati e picchetti, contro la pretesa di Fincantieri di riorganizzare i cicli di lavoro sul modello del 6×6, di introdurre il turno di notte e di avere mano libera nell’uso degli orari plurisettimanali. In questa resistenza i lavoratori dei cantieri hanno ricevuto la solidarietà dei lavoratori degli appalti, decisi anche loro, come noi, a difendere la

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Il ricatto di Fincantieri va respinto!

Attenzione alla trappola di una finta trattativa! Teniamo duro, e allarghiamo la lotta! Lavoratori, lavoratrici, in pochi giorni Fincantieri vi ha sferrato due colpi, uno più violento dell’altro: ha disconosciuto la RSU appena eletta dai lavoratori e varato una nuova organizzazione del lavoro che prevede il turno di notte e il passaggio al 6×6, accompagnando le sue decisioni con il ricatto: o vi piegate, o la Viking Star non si

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I militari egiziani nel golpe hanno tenuto conto della posta economica in gioco

Al Monitor    130706 I militari egiziani nel golpe hanno tenuto conto della posta economica in gioco Pelin Cengiz (tradotto dal turco da Taraf, Turchia)  Le forze armate egiziane, 2 anni fa’ intervenute a sostegno delle manifestazioni anti-Mubarak, nella sollevazione di massa contro Morsi, hanno assunto una funzione dirigente, a difesa dei propri interessi economici. Il nuovo golpe ha radicalmente mutato la lotta di piazza in corso da due anni. –         

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Proteste in Turchia

Proteste in Turchia            130602 Scheda Turchia Da alcuni giorni piazza Taksim a Istanbul è teatro delle più importanti manifestazioni di massa mai tenute contro il governo turco. La polizia ha ferocemente represso il movimento con largo uso di elicotteri, cannoni d’acqua e gas irritanti (più di 1000 i feriti), ha arrestato 939 persone, ma alla fine ha lasciato la piazza ai manifestanti. (CNN 2 giugno) Secondo tutti i commentatori il parallelo

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L’elezione del nuovo presidente dell’Iran (14 giugno 2013)

L’elezione del nuovo presidente dell’Iran (14 giugno 2013)   L’elezione di Hassan Rouhani al primo turno, a sorpresa, con 18.613.329 voti, pari al 50,71% dei voti validi, ha suscitato commenti prudenti sulla stampa estera.   Dal punto di vista della strategia elettorale la vittoria è stata favorita dal ritiro, l’11 giugno, di Mohammad-Reza Aref, il candidato di Khatami. Khatami ha ritenuto opportuno infatti rinunciare a una candidatura “riformista” e concentrare i voti sul

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Granarolo: operai che non si piegano

Riuscitissimo sciopero alla Granarolo di Bologna. Fin dalle ore 3,00 di sabato 29 giugno si sono formati i primi presidii davanti ai cancelli. Poi, in un susseguirsi pressocchè ininterrotto, sono arrivati pulmann carichi di lavoratori in lotta: a partire dalle principali logistiche della provincia, poi di Piacenza, Milano, Brescia, Verona, Padova, insieme a compagni e lavoratori provenienti, oltre che da queste località, da Bergamo, Modena, Reggio Emilia, e pure da

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Cronaca di una persecuzione politica

Democrazia, libertà, Stato di diritto sono le parole con cui veniamo continuamente bombardati da giornali e televisioni al servizio della classe dominante. I mass media sono pronti a denunciare le violazioni di questi sacri principi in paesi stranieri, persino in quelli con cui la classe dominante del proprio paese fa lucrosi affari. Esempi recenti di questo comportamento dei media non ne mancano certo:dalla denuncia contro il”tiranno” Putin ai tempi del

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[Viterbo] Sabato 29 Giugno – Giornata di controinformazione alimentare

Viterbo : Arsenico nel bicchiere e monnezza nel piatto! Contro la logica del profitto ad ogni costo, per la libertà dell’uomo e della terra Contro lo scempio del panorama, perchè la bella galiana non sopporta la puzza di fritto Contro l’appiattimento del gusto e il business della filiera agro-alimentare Per la libera e consapevole scelta nell’alimentazione e nella vita Sabato 29 Giugno Giornata di controinformazione alimentare Via S. Paolo, fuori

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