[Roma] Sgomberata occupazione “Sher Khan” in via Giusti 13

  Questa mattina, un numero ingente di “forze dell’ordine” ha sgomberato lo stabile occupato, in Via Giusti 13, “Sher Khan”. Tale occupazione è parte della generale lotta per la casa, in una città che vive da sempre una endemica emergenza abitativa, ora notevolmente aumentata in tempi di crisi economica e sociale. In attesa di conoscere i risvolti repressivi di questa azione poliziesca, ribadiamo con forza che nessuno sgombero può arginare

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[Roma] Comitato occupazione via Giusti 13

Oggi venerdi 1 novembre i morti anticipano il loro ritorno. Alle ore 6:00 di questa mattina sono usciti dalle tombe per risorgere in via Ferruccio, a poche decine di metri dall’occupazione abitativa “Sherkhan”. Prendiamo atto di quest’ennesima provocazione fascista volta al solo scopo di supplicare un intervento dell’autorità pubblica che si occupi di spazzare via ció che loro, da soli, non riescono ad arginare. Dunque rimandiamo al mittente il soprannome

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Spunti di riflessione sul 19 ottobre e oltre…

(ovvero: riuscirà il movimento di classe a liberarsi dalla sindrome del “grande evento”?) Come accade da tempo, attorno alla giornata di assedio ai palazzi del potere romano si era da tempo concentrato il grosso delle attese, delle aspettative e delle speranze del grosso del movimento nostrano, in un gioco di specchi che faceva il paio con la consueta opera di criminalizzazione e di terrorismo psicologico-mediatico messa in campo dal governo,

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19 ottobre: Unifichiamo le lotte! Uniti si vince!

La giornata di oggi, che vede in piazza molte realtà di lotta impegnate a non abbassare la testa di fronte all’attacco del capitale, deve essere un momento di spinta verso l’unificazione delle lotte di tutti i settori del proletariato. Dopo anni in cui la crisi si è abbattuta pesantemente sui salari e sulla condizioni di vita di milioni di lavoratori, precari, disoccupati e studenti, è venuto il momento di reagire

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Contro la Costituzione

La costituzione è la forma variabile della regolazione sociale. Frutto del compromesso resistenziale, amministra il diritto truffaldino borghese. Matrigna del lavoro salariato e dell’ipocrisia giuridica della “legge uguale per tutti”. Pacifista a chiacchiere, copertura ideologica della guerra di classe nei fatti. Difendere la costituzione, oggi come ieri, vuol dire difendere il sistema. Il contrario, cioè, di rivoluzionarlo. 19 ottobre: prendiamoci Roma! Soldi e morti a palate! 2 facce della medaglia

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Una nuova strage delle frontiere chiuse

Mentre ancora si stanno recuperando i corpi dei migranti morti nella notte della strage avvenuta il 3 ottobre al largo di Lampedusa, un nuovo naufragio nel Canale di Sicilia. Il bilancio fin’ora è di 214 naufraghi salvati, circa 150 dispersi e 38 cadaveri recuperati. Nulla di nuovo purtroppo: le acque del mediterraneo sono da tempo un crocevia di migrazioni illegali che grazie alle legislazioni anti-immigrazione spesso si trasformano in tragedie.

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Migranti: un’altra strage politica

Riportiamo qui un comunicato del Coordinamento Migranti sulla strage avvenuta a Lampedusa Le centinaia di morti della strage di migranti che si è consumata oggi si aggiungono alle migliaia degli ultimi vent’anni. Nonostante il variare dei numeri, queste stragi sono diventate la norma da quando l’Europa di Schengen, mentre celebrava la libertà di movimento al suo interno, ha armonizzato il sistema dei permessi di soggiorno e scaricato sui paesi di

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Lampedusa: una normale strage capitalista

L’ultimo naufragio di migranti a Lampedusa ha un bilancio pesantissimo: al momento vi sarebbero solo 155 superstiti su un totale di circa 400 migranti che hanno viaggiato stipati su una delle numerose carrette che solcano il mediterraneo. I “passeggeri” di questa nave sarebbero in prevalenza eritrei e somali, in fuga da una guerra o da un regime oppressivo. Ma che sia per guerra, per repressione o per povertà, il flusso

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I minatori d’oro sudafricani scioperano per “salari da schiavi in un’economia da bianchi”

I minatori d’oro sudafricani scioperano per “salari da schiavi in un’economia da bianchi” Bbc News      130903   In sciopero i minatori d’oro del Sud Africa + vari –       In Sudafrica da un mese è scoppiata un’ondata di scioperi nelle costruzioni, auto, miniere d’oro. –       Il 3 settembre, circa 80 000 minatori scioperano per aumenti fino al 60%, il sindacato minatori – National Union[e] of Mineworkes (NUM) ha abbassato la richiesta al

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27 settembre, da Pomigliano a Napoli e in direzione Roma… E’ solo l’inizio!

Quello che i media, soprattutto quelli “di sinistra” e “di base”, ci tengono a non raccontare… 27 settembre, da Pomigliano a Napoli e in direzione Roma… E’ solo l’inizio! All’indomani della giornata di lotta e di picchetti iniziata a Pomigliano fin dalla notte tra giovedì e venerdì, proseguita col corteo e con le azioni di lotta portate a segno nel centro di Napoli, possiamo dire che il proverbiale sasso nello

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