Al via lo sciopero degli scrutini

E’ iniziato ieri lo sciopero degli scrutini nelle scuole italiane. Il movimento di opposizione dei lavoratori della scuola contro il disegno di legge governativo comunemente denominato “buona scuola” e in realtà aziendalizzazione della scuola pubblica italiana è cresciuto in intensità ed estensione ed è sicuramente da considerare come una delle novità più interessanti di questi ultimi anni. Noi ci auguriamo il pieno successo di questo sciopero e speriamo che la

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Aumentano le tensioni con il varo del nuovo governo israeliano

Come da copione, il nuovo governo israeliano nasce con una maggioranza risicata (61 seggi su 120), all’insegna dell’alleanza del Likud di Netanyau (30 seggi) con la destra: Kulanu (“Tutti noi”- 10 seggi), Shas (7 seggi) e Giudaismo unito dalla Torah (6 seggi), ma soprattutto Habayit Hayehudi (Focolare ebraico – 8 seggi) di Naftali Bennett, che ha ottenuto i ministeri della Giustizia, dell’Agricoltura e dell’Istruzione, tramite i quali potrà realizzare i

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Turchia: la lotta degli operai dell’auto continua

Una risposta di classe allo sfruttamento e alle manovre militari, politiche e diplomatiche della borghesia turca nella regione Dopo le lotte di inizio anno delle quali abbiamo già riferito su questo sito, è ora al suo nono giorno lo sciopero avviato giovedì 14 maggio, dai 5000 salariati di Renault in Turchia che poi si è trasformato in una battaglia che sta coinvolgendo circa 15 000 salariati di numerose fabbriche del

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24 MAGGIO 1915: viva i sovversivi, i disfattisti, i disertori!

Cento anni fa l’imperialismo italiano entrava in guerra. Il 24 maggio del 1915 l’Italia dichiarava guerra all’Austria-Ungheria, entrando così, dopo nove mesi dal suo inizio, nella Prima Guerra Mondiale. Questo conflitto, sorto per la spartizione dei mercati e delle zone d’influenza tra imperialismi vecchi e nuovi (Gran Bretagna e Germania in testa, poi nel marzo del ’17 si aggiungeranno gli USA), segna la definitiva affermazione dell’epoca imperialista, come “fase suprema”

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Vittoria dei facchini alla SDA di Bologna – Respinta aggressione squadrista a Roma

A fine aprile l’SDA – controllata da Poste Italiane per la quale movimenta i pacchi insieme a quelli di molti altri clienti, tra cui Amazon – rifiutava di firmare un accordo già concordato con il SI Cobas, che prevedeva tra l’altro la conservazione del posto di lavoro in caso di cambio di cooperativa. Poco dopo annunciava la chiusura dell’impianto di Sala Bolognese per ristrutturazione, e il licenziamento della maggioranza dei

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Napoli: Mimmo sceso dalla gru, la lotta continua!

Dopo una settimana di permanenza sulla gru, il compagno Mimmo Mignano è sceso acclamato dalla folla dei manifestanti. Licenziato dalla FIAT di Pomigliano, Mimmo non ha mai smesso di lottare insieme al Comitato cassintegrati e licenziati FIAT; durante la sua permanenza sulla gru la polizia ha attuato un vero e proprio assedio presidiando la zona impedendo l’invio di acqua e viveri. Sabato avrebbe dovuto essere la giornata della passerella mediatica

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Il dibattito sulle elezioni inglesi

I risultati delle elezioni inglesi del 7 maggio 2015 sono state oggetti di un dibattito in Italia tutto in funzione dell’Italicum e della recente riforma del sistema elettorale in Italia. In realtà i risultati inglesi devono inevitabilmente essere analizzati con due chiavi di lettura: la prima, pragmatica, è quella dei seggi vinti e perduti, quindi dell’assetto di potere dei prossimi cinque anni nel Regno Unito, la seconda quella delle percentuali

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SOLIDARIETA’ CON LA LOTTA DEI CASSINTEGRATI E LICENZIATI FIAT DI NAPOLI

Il compagno Mimmo Mignano, licenziato dalla FIAT di Pomigliano, in lotta con il Comitato cassintegrati e licenziati FIAT, resiste da 5 giorni sulla gru in piazza del Municipio a Napoli, in attesa dell’arrivo domani di Matteo Renzi che vorrebbe fare la passerella mediatica napoletana che il movimento di opposizione napoletano gli ha già rovinato il 7 novembre scorso. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al coraggio di Mimmo, e denunciamo l’azione

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Una legge elettorale per il grande capitale

Con la firma del Capo dello Stato, l’Italicum è legge. Le lamentele avanzate dalla cosiddetta “sinistra” del PD non si sono concretizzate in un voto contrario; solo a posteriori si registrano alcune fuoriuscite, ma fino all’ultimo i “dissidenti” non hanno mai voluto mettere in forse l’attività del governo. Va chiarito fin d’ora che il Parlamento non è un centro decisionale: da molto tempo i provvedimenti legislativi vengono stesi dal Consiglio

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Lavoratori della scuola: la lotta deve continuare!

Nonostante la straordinaria adesione del mondo della scuola allo sciopero del 5 maggio, che ha visto scendere in piazza in tutta Italia centinaia di migliaia di insegnanti, lavoratori della scuola e studenti, sabato 9 maggio la VII Commissione della Camera ha approvato il testo della controriforma della scuola, senza modifiche sostanziali. Resta il superpotere dei dirigenti-sceriffi, anche nella scelta del personale delle scuole; resta il licenziamento di massa dei precari

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