Pagine Marxiste n. 39 (gennaio 2016)

Editoriale Reagire si può e si deve Una finanziaria per i ceti proprietari Le guerre della “pacifica” Italia Guerre, Profughi e mercato di vite umane Il movimento comunista e il caos mediorientale La tormentata maturazione capitalistica del Medio Oriente Il Califfato dei petrodollari I Curdi nei conflitti del Medio Oriente Il rientro della Russia nel Mediterraneo Dibattito sui Gap Gli ultimi anni di un rivoluzionario antitotalitarista

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L’ennesimo scandalo bancario distrugge un altro mito

L’Italia ha una lunga tradizione di scandali bancari (vedi riquadro), interventi di salvataggio da parte dei governi, feroci scontri politici su metodi e tempi dei salvataggi, in cui non è mancato talvolta il diretto intervento della malavita più o meno organizzata, compresi assassini di magistrati, banchieri e testimoni. Il recente scandalo che riguarda Banca Popolare di Etruria e Lazio, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio

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Editoriale 40. La grève e la Brexit

Non c’è purtroppo un rapporto diretto tra le lotte proletarie e studentesche di Francia e il distacco della Gran Bretagna dall’U.E. dovuto al prevalere del “leave” nel referendum. Nel senso che la prima vicenda (lotta di piazza e scioperi contro il Jobs Act francese in corso da oltre tre mesi) è la rimessa i discussione “sul campo”, orgogliosa e tenace, da parte dei diretti interessati, delle politiche antioperaie attuate da

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Editoriale 44. Uno sciopero da generalizzare. Sciopero generale per ripartire.

La politica italiana si muove tra il teatrino della legge elettorale e una politica estera ultra-attivista di continuità imperialista, rivolta soprattutto verso il tradizionale “giardino di casa” libico, e spacciata come politica per risolvere il problema dell’immigrazione; il tentativo di un settore della Lega di rilanciarsi con il referendum per l’autonomismo lombardo-veneto facendo leva tra i lavoratori sull’illusione che i loro problemi di precarietà del lavoro, perdita salariale e aumento

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DOPO LA BARBARIE DI PARIGI

Pubblichiamo la traduzione di un articolo della francese Initiative Communiste Ouvrière, collegata alla corrente del Comunismo Operaio di Iran e Iraq sugli attentati di Parigi, l’ISIS e la situazione mediorientale ************************** I barbari attacchi commessi da Daesh a Parigi e a Saint-Denis non possono che far inorridire chiunque abbia un minimo di umanità. Colpendo, un venerdì sera, uno stadio, dei bar e ristoranti e il Bataclan, l’obbiettivo dei terroristi era

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PER UNA LOTTA UNITARIA CONTRO LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La riforma della pubblica amministrazione, ancora da completare con i diversi provvedimenti di delega, già è la premessa del riordino prossimo del pubblico impiego mediante un Decreto Legislativo e si tradurrà in maggiore flessibilità nell’impiego dei lavoratori, minori garanzie sul piano normativo (ad es. nei licenziamenti) e retributivo (politica dei premi e degli incentivi a cura delle nuove figure dirigenziali). Il ricatto sul posto di lavoro diventerà la norma a

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Una finanziaria per i ceti proprietari

Il nuovo Decreto di Programmazione Economica e Finanziaria per l’anno 2016 che oggi ha iniziato ad essere discusso al Senato punta a una riduzione della pressione fiscale tutta a vantaggio delle varie frazioni della borghesia, riduzione finanziata con tagli alla spesa pubblica e aumento del deficit. Investi 100, detrai 140 Consistente il taglio di tasse per le imprese: oltre all’eliminazione della TASI sugli “imbullonati” (cioè i macchinari di grandi dimensioni),

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Grecia – FINE DELLE ILLUSIONI?

Il 12 novembre centinaia di migliaia di greci hanno espresso con forza la loro protesta con uno sciopero generale di 24 ore contro le nuove misure di austerità che il governo intende attuare per accedere al terzo “piano di salvataggio” dei finanziamenti dei creditori internazionali (per complessivi €86MD). Chiusi uffici e servizi pubblici, interrotto il trasporto pubblico in tutto il paese; i traghetti sono rimasti all’ancora nei porti, chiusi musei

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Per una risposta proletaria al terrorismo reazionario

Centoventinove i morti ammazzati a Parigi mentre stiamo scrivendo, colpiti a casaccio mentre passavano una serata di svago. L’obiettivo è seminare terrore in tutti i francesi e far arrivare la minaccia anche in Gran Bretagna, USA e Italia (con l’imminente Giubileo). Mentre esprimiamo tutto il nostro cordoglio per queste nuove vittime di questa guerra che ha ormai raggiunto le sponde europee, e denunciamo con forza la barbarie reazionaria dell’ISIS, che

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Armi e petrodollari non olent

Con la visita a Riad, il premier Matteo Renzi prosegue i suoi viaggi di promozione del Made in Italy nelle petromonarchie del Golfo. Non lo fermano né le loro continue violazioni dei diritti umani (fra cui la condanna a morte del diciassettenne Ali Mohammed Baqir al-Nimr per “partecipazione a manifestazioni antigovernative”), né le complicità col più feroce terrorismo mediorientale, né i bombardamenti sulla popolazione Houthi dello Yemen. Un cinismo perfettamente

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