Nagorno Karabakh: la guerra, eredità avvelenata dello stalinismo, trova nuova linfa nelle contese energetiche del multipolarismo

I meno giovani ricordano fra i feroci conflitti interetnici che insanguinarono il Caucaso, all’indomani dell’implosione dell’URSS, quello del Nagorno Karabakh (nota 1). Questa piccola enclave armena dentro l’Azerbaijan, oggi 140 mila abitanti circa, una superficie pari a metà della Sardegna, prevalentemente montuosa, fu uno stato indipendente, infeudato alla Persia, fino al 1813, quando fu assorbito dall’impero russo. Nel 1923 Stalin volle attribuirlo all’Azerbaijan, benché il 98% della popolazione fosse armena.

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Le metamorfosi della Lega

Da “Roma Ladrona” a “Prima gli Italiani” 280 pagine, euro 15. Disponibile dal 2 ottobre. Info e ordini: abbonamenti@paginemarxiste.it La Lega per Salvini, ex Lega Nord, diventato praticamente il primo partito italiano, ambisce a coronare il suo lungo inseguimento al premierato. Il suo leader, Matteo Salvini, ha portato questo movimento a sfondo partitico ai “fasti” del governo nazionale con i pentastellati (2018-2019) con un ruolo “egemone” nella coalizione di Centro-Destra.

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Indo-Pacifico, futuro teatro di uno scontro armato tra le grandi potenze?

L’area dell’Indo-Pacifico è divenuta terreno di contesa tra i tre maggiori blocchi imperialisti del globo, USA, Cina e UE, quest’ultima ai suoi primi passi per una strategia che unitaria. Le dispute territoriali del Mar cinese meridionale vengono utilizzate dalle potenze per condurre una guerra per procura… [Nostro riassunto da: German Foreign Policy, ed. tedesca, 03/21-sett. 2020; SCMP, 5 ag. /13 sett.] Il primo paese europeo a proporsi come potenza mediatrice inclusiva

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Con i lavoratori bielorussi in lotta

Pubblichiamo il Comunicato Commissione Internazionale SI Cobas ——————————– Il SI Cobas segue con partecipazione e augura successo al grande movimento di protesta bielorusso che chiede con forza la caduta del regime. Di fronte alla dura repressione delle prime proteste da parte delle forze dell’ordine, il movimento non solo non si è piegato, ma si è esteso a centinaia di migliaia di persone, costringendo il governo a rilasciare gran parte dei

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Lavoratori bielorussi in movimento

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un secondo articolo di Yurii Colombo, sull’evoluzione degli scioperi e delle proteste operaie in Bielorussia contro il regime. Lavoratori bielorussi in movimento Ieri 16 agosto la situazione ha fatto un balzo in avanti. E lo ha fatto fare lo sciopero generale massiccio dalle fabbriche alla metrò fino ai musicisti della filarmonica. Non solo i lavoratori hanno scioperato ma hanno fatto spesso assemblee dentro le aziende e

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COSA STA ACCADENDO IN BIELORUSSIA

Riproduciamo di seguito la traduzione di un comunicato del raggruppamento ZabastovkaBY (Sciopero), che condividiamo nella sua visione e prospettiva di lotta. Al momento l’intero paese sta protestando. Le autorità hanno usato una quantità di violenza senza precedenti contro manifestanti pacifici e passanti innocenti. Ci sono numerose segnalazioni di torture e detenzioni illegali. Questo ha portato le masse di malcontento nei confronti del regime. I lavoratori si sono sollevati contro la

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Scioperi operai in Bielorussia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di Yurii Colombosugli scioperi e le proteste operaie in Bielorussia contro il regime. Anche se si tratta di un movimento ancora frammentato e limitato a pochefabbriche, il fatto che gruppi di operai osano manifestare la loroopposizione nonostante la dura repressione, è indicativo di un generalemalcontento che potrà estendersi con l’acuirsi della crisi economica epolitica. Sull’onda dell’indignazione per le elezioni-farsa, un altroreparto del proletariato internazionale

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In Cile la quarantena non ferma le lotte: ”pane, salute, lavoro!”

Sesto paese al mondo per numero di contagi da Covid-19 (323.700 casi e più di 7000 morti a metà luglio), il Cile sta affrontando una delle più drammatiche crisi sociali della sua storia; le contraddizioni preesistenti allo scoppio della pandemia si sono approfondite ed è il proletariato che sta pagando il prezzo di gran lunga più alto in termini di vite umane, disoccupazione, povertà e oggi anche fame diffusa. Le

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Rifiutò di mandare allo sbaraglio il personale senza DPI: ora il coordinatore rischia il licenziamento

Riportiamo un caso di repressione dei lavoratori della sanità preso dal sito nursetimes.org Si prospettano molti guai per il coordinatore infermieristico che si è rifiutato di “eseguire” gli ordini ricevuti dalla dirigenza sanitaria dell’ospedale Mandic di Merate. La sua colpa sarebbe stata quella di non avere voluto mandare allo sbaraglio infermieri e operatori sociosanitari, con dispositivi di protezione individuale improvvisati. È cosa tristemente nota come molti professionisti della salute si

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Lotte operaie in India nella pandemia

Pubblichiamo la traduzione di un articolo di maggio di Gautam Mody, segretario generale del sindacato indiano New Trade Union Initiative (Nuova Iniziativa Sindacale), per la partecipazione alla giornata di lotta unitaria tenutasi il 22 maggio, perché costituisce una chiara denuncia della politica borghese e antioperaia del Governo del BJP di Narenda Modi a fronte della pandemia – che si sta ulteriormente diffondendo in queste settimane in India – e pone

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