La guerra tra NATO e Russia in Ucraina, sulla pelle e la vita dei lavoratori ucraini (e russi), sta sempre più intensificandosi e incancrenendosi per effetto della volontà dell’amministrazione Biden di logorare la Russia e spezzare i legami tra Russia e Unione europea. Bisogna prenderne atto. E dare vita al massimo sforzo per denunciare questo corso delle cose dagli sviluppi imprevedibili, mettendo in luce che una sola forza può fermarlo:
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Comunicati generici
Putin, la destra russa e la destra europea
Putin ha motivato l’invasione dell’Ucraina con la necessità di “denazificare” l’Ucraina. In realtà il suo governo è probabilmente il maggior sostenitore di organizzazioni di destra parafasciste o naziste, che in un modo o nell’altro appoggiano la prospettiva imperialista di un blocco eurasiatico alternativo all’attuale blocco atlantico. Dato che anche in Italia, soprattutto fra i nostalgici dell’Urss, ci sono coloro che accreditano le tesi della denazificazione, riteniamo utile smascherarla, in quanto
Continua a leggereGli affari e la guerra
Mentre quotidianamente, ancora increduli, assistiamo quasi in diretta alle tragedie vissute dalla popolazione nella guerra d’Ucraina, e ci sentiamo scossi dallo strazio delle vittime che spesso non hanno ancora potuto avere sepoltura, dalle città e villaggi ridotti in macerie, dagli ormai 11 milioni di persone in fuga, dai 6 milioni che non dispongono più di acqua potabile, continua il commercio degli armamenti, su scala planetaria. Ricordiamo tutti la recente frase
Continua a leggereDI NUOVO IRAQ PER L’IMPERIALISMO ITALIANO
Scrivevamo in un precedente articolo che la guerra in Ucraina consente al governo italiano di sdoganare l’aumento della spesa militare al servizio della propria proiezione internazionale, nei numerosi teatri di guerra in cui è impegnato con le 40 missioni “di pace” approvate nell’agosto 2021 Una di queste è in IRAQ, da cui l’Italia non è mai partita e in cui è presente come membro della missione internazionale Inherent Resolve, ma
Continua a leggereLa pace, il condizionatore e la campagna riarmista
L’infelice uscita di Draghi nel presentare il DEF esprime tutta la sua sensibilità da banchiere abituato a gestire milioni di euro e convinto che se un lavoratore aspira alla pace è solo perché è preoccupato del prezzo della benzina o dell’elettricità, questioni banali che non hanno mai preoccupato la gente come lui. Lui e Mattarella, come del resto il grosso del PD, dove l’anima ex democristiana ormai prevale nettamente, si
Continua a leggereARMI ITALIANE all’Ucraina e armi italiane alla Russia
Della serie non sappia la mano sinistra che detta la politica estera quello che fa la mano destra che vende armi Il 18 marzo la Camera ha approvato l’invio di armi all’Ucraina con un decreto secretato (nota 1). Queste forniture ovviamente hanno attratto molto l’attenzione. Sono invece opportunamente (per i venditori di armi) entrate nel dimenticatoio le passate forniture di armi italiane alla Russia. Le truppe che hanno aggredito l’Ucraina
Continua a leggereA QUALI UOMINI AFFIDIAMO la difesa della “libertà“
E’ DI OGGI LA NOTIZIA CHE Boris Johnson, uno dei più solleciti ad inviare armi all’Ucraina per “difendere la libertà”, ha proposto di deportare in Ruanda quegli immigrati che riescano ad entrare nel Regno Unito senza un permesso legale. Il tutto condito con l’immonda retorica che in questo modo si colpiscono i trafficanti di uomini e si evita di far morire in mare donne e bambini. Ricordiamo ancora una volta
Continua a leggereIL CAPITALISMO DELLE CATASTROFI:
Due anni di pandemia e di lotta all’uso capitalistico dell’emergenza sanitaria
DOMENICA 10 APRILE CONVEGNO-ASSEMBLEA ONLINE SU ZOOM Link ZOOM: https://zoom.us/wc/join/6154963185 password: 091651 Il 17 aprile dell’anno scorso, in una riunione molto partecipata, l’Assemblea delle lavoratrici e lavoratori combattivi discusse in modo appassionato sulle cause della pandemia/sindemia in corso, e sul suo uso capitalistico da parte del padronato e dei governi Conte-bis e Draghi. Il rifiuto della mercificazione della salute, dell’aziendalizzazione delle strutture sanitarie e della monetizzazione della nocività; l’importanza centrale
Continua a leggereIl “pacifismo” peloso del nazionalista Orban
Orban è stato rieletto per un quarto mandato, certo grazie a una legge elettorale scritta a suo vantaggio, certo per il ferreo bavaglio imposto ai media, ma principalmente perché, mentre la maggior parte dei leaders europei ha infilato l’elmetto a fianco della Nato, ha scelto di rifiutare le armi all’Ucraina e di conservare buoni rapporti con la Russia in nome degli interessi specifici dell’Ungheria e per poter continuare impunemente a
Continua a leggereCUB FERROVIE: Contro ogni forma di guerra, contro ogni forma di violenza
Dai lavoratori portuali di Genova agli aeroportuali di Pisa ai ferrovieri, nascono dal basso azioni concrete contro la guerra. A Genova e Pisa sono stati organizzati scioperi e blocchi ai varchi per fermare il trasporto di armamenti; i ferrovieri, tramite la diffida di un’organizzazione di base inviata al Governo e alle imprese, rifiutano prestazioni lavorative che interessino treni di trasporti militari e di armi. Di seguito pubblichiamo la presa di
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