Dal 27 giugno, giorno dell’uccisione del 17enne Nahel da parte della polizia francese, le periferie francesi sono in fiamme. Decine di migliaia di giovani e meno giovani delle banlieues sono scesi in strada ad esprimere il loro dolore, la loro rabbia e il loro rancore per le discriminazioni di cui gli immigrati di prima, seconda, e terza generazione sono oggetto, odio contro le classi abbienti che li guardano e trattano
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Comunicati generici
Putin sceso a patti con il “traditore” Prigozhin
Poteva succedere nell’antica Roma. Mentre il grosso dell’esercito è impegnato in una difficile guerra di conquista, un generale con la sua legione prende il controllo di Roma. O nella Cina dei Signori della guerra. Stava per succedere sabato nella Russia dove non si muove foglia che Putin (e i suoi servizi) non voglia. E Putin è dovuto venire a patti con il cuoco-generale Evgenij Prigozhin, sua creatura, perché sabato 23
Continua a leggereA Tunisi ipocrisie e trattative a spese di lavoratori e immigrati
La partita nord africana nel contesto internazionale Può sembrare strano ma per capire cosa è successo durante il viaggio in Tunisia di Meloni, Von der Leyen e Rutte, occorre riferirsi alla guerra in Ucraina. Con questa guerra, gli Stati Uniti sono riusciti, almeno temporaneamente, a incidere sui rapporti tra Europa occidentale (Germania in testa) e Russia, sventando il rischio della formazione di un blocco eurasiatico. Ma ciò ha spinto gli
Continua a leggereBERLUSCONI, BERLUSCONISMO, BERLUSCONISTI
La morte di Silvio Berlusconi ha mandato in onda il solito, vomitevole, falso e interessato teatrino italiano composto da una maggioranza di “pro” ed una – solo per l’occasione – ridotta minoranza di “anti”. Entrambi gli schieramenti sono abbarbicati sul “personaggio” Berlusconi: sia da parte di chi lo ritiene uno dei più grandi e “longevi” statisti della storia d’Italia; sia da parte di chi fa risalire al suo operato l’origine
Continua a leggereVIDEO relazione 1° giugno, Milano: la lotta antifascista e il CLN
Pubblichiamo il video della terza relazione sul ciclo della resistenza tenuta il 1° giugno a Milano. Nel caso non riusciate a visualizzare il video, potete visualizzarlo da questo link.
Continua a leggereStellantis, dalla Francia un saluto di lotta internazionalista contro l’aziendalismo
Nel 2022 Stellantis, nata nel 2020 dalla fusione tra FCA (FIAT Chrysler) e PSA (Peugeot-Citroen), ha venduto oltre 6 milioni di autoveicoli e realizzato un utile netto di 16,8 miliardi di euro, pari a oltre 61.000 euro per ognuno degli oltre 272 mila dipendenti! Ogni mese ogni lavoratore ha prodotto 5.000 euro di profitti! Il doppio del salario lordo di un lavoratore italiano… Marx lo chiamava “sfruttamento”, il capo di
Continua a leggereMilano, 11 giugno, Assemblea internazionalista contro la guerra in Ucraina
Milano, 11 Giugno 2023Auditorium Teresa Sarti StradaViale Ca’ Granda 19ore 10.30 – 17.30 Milano, 11 giugno, Assemblea per rilanciare l’iniziativa di classe, internazionalista contro la guerra imperialista in Ucraina – FC, FGC, Iskra, TIR La guerra in atto tra il blocco USA-NATO-UE e Federazione Russa nel territorio ucraino conosce una continua escalation dagli esiti imprevedibili. Sul campo, centinaia di migliaia di soldati combattono un conflitto sanguinosissimo, con una terribile distruzione
Continua a leggereRelazione 1° giugno, Milano: la lotta antifascista e il CLN
Dopo il “vuoto di potere” seguito all’8 settembre ’43 e la formazione dei primi gruppi partigiani, il movimento popolare di opposizione alla guerra e di resistenza al nazi-fascismo viene incanalato nel patriottismo. I partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) indirizzano la lotta sociale e politica non contro le classi dominanti nel loro complesso, ma solo contro “l’invasore”, il “tedesco”, ed i suoi sgherri fascisti. In questo modo i sacrifici
Continua a leggereL’Ucraina, Eldorado dell’industria della morte
Abbiamo sostenuto che la guerra in Ucraina è una guerra imperialista per lo sfruttamento della classe lavoratrice e delle risorse naturali ucraine. La rapina era già in corso da anni, con i capitali occidentali ad occupare spazi ceduti dai gruppi capitalistici russi – e ucraini – in difficoltà. La Germania aveva tenuto una posizione attendista, non volendo guastare i rapporti con la Russia, principale fornitrice di energia e acquirente di
Continua a leggereSudan, una rivoluzione popolare incompiuta
Il conflitto tra due bande militari nel riassetto dei rapporti tra le potenze Lo scorso 15 aprile in Sudan è scoppiata la guerra tra due fazioni militari salite al potere a seguito del golpe del 2021. Da una parte le Forze di Supporto Rapido (FSR), gruppo paramilitare propaggine delle famigerate milizie janjaweed accusate di crimini di guerra nella regione orientale del Darfur capeggiate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo (noto come
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